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La storica locomotiva del 1911 torna protagonista a Polla grazie a un evento di arte e partecipazione

Nel cuore del Vallo di Diano, a Polla in provincia di Salerno, si è svolta una giornata dedicata alla storica locomotiva del 1911, un pezzo importante della linea ferroviaria Sicignano-Lagonegro, dismessa nel 1987. Quest’evento ha ripercorso la memoria del territorio attraverso una serie di iniziative artistiche e di impegno civico, valorizzando un bene che da anni giace in uno stato di abbandono. Scoprire ciò che è stato fatto intorno a questo simbolo locale aiuta a capire come la storia possa tornare a vivere grazie all’azione delle comunità.

Il recupero simbolico della locomotiva dopo decenni di abbandono

La locomotiva del 1911 ha rappresentato per anni un segno tangibile del passato ferroviario di Polla e del Vallo di Diano. Trasferita nel paese salernitano nel 1987 per celebrare il centenario della linea Sicignano-Lagonegro, quel treno ha segnato l’ultima corsa di un percorso storico ormai fuori uso da quel momento. Da quando è arrivata a Polla, la locomotiva è custodita in largo della Stazione, ma l’area che la ospita è da tempo trascurata e rimane di proprietà di Ferrovie dello Stato, abbandonata e semi dimenticata.

Un impegno sporadico ma significativo

Il Comune di Polla ha assunto la custodia del convoglio, impegnandosi in restauri sporadici che hanno cercato di mantenere intatta la struttura. Il valore del treno va al di là del semplice mezzo meccanico: è diventato un simbolo identitario per la comunità che lo circonda. Questo treno è un ricordo tangibile delle trasformazioni nel trasporto locale e della storia industriale della zona che merita attenzione e cura. Nonostante tutto, la zona circostante resta degradata, un nodo aperto che limita il pieno recupero di quella memoria.

L’iniziativa di volontariato e arte per rilanciare la stazione dismessa

A fine marzo 2025, l’associazione Voltapagina ha promosso una giornata di riscoperta del luogo con il sostegno dell’otto per mille della Chiesa Valdese e del CSV Sodalis di Salerno. Nell’ambito del progetto “Futuro Remoto”, che punta alla valorizzazione dei siti meno visibili di Polla, gruppi di volontari e membri della Pro Loco si sono ritrovati per ripulire lo spazio intorno alla vecchia stazione ferroviaria. Il lavoro manuale ha coinvolto persone di ogni età, segno di un desiderio condiviso di riportare quel punto alla vita.

Confronto e partecipazione aperta

L’iniziativa ha avuto lo scopo di creare un’occasione di confronto e partecipazione aperta, unendo lavoro e creatività. Il coinvolgimento attivo della gente ha aperto possibilità concrete di riattivare un luogo finora marginale. Queste azioni mostrano un metodo di recupero culturale basato su piccoli gesti di cura diretta, senza bisogno di grandi investimenti immediati, ma con effetti che si fanno sentire nel tempo.

La performance collettiva “eppur si muove” come metafora del risveglio

Il punto più emotivo della giornata è stata la performance guidata dall’artista Ulderico Di Domenico. Con il titolo “Eppur si muove”, il progetto ha coinvolto decine di partecipanti che, con i loro corpi, hanno dato simbolicamente impulso alla locomotiva. Questa azione ha espresso lo sforzo collettivo fatto per far emergere dalla polvere un simbolo quasi fermo, caricandolo di energia e volontà di riscatto.

La forza dell’evento non si è limitata all’aspetto visivo, ma si è fatta presente nell’azione concreta e condivisa di un gruppo. Il treno, immobile da anni, è diventato così un’occasione per ribadire il legame con la memoria storica, infondendo nuova vita a un luogo che non deve restare solo un reperto isolato. La performance ha dimostrato il potere della collaborazione e dell’arte come strumenti di rigenerazione sociale.

Il concerto finale celebra la tradizione musicale con uno sguardo contemporaneo

A chiudere la giornata, un concerto acustico ha scandito il passaggio da passato a presente. Michele Cancro e Alessia Mazzariello si sono esibiti proponendo un repertorio che spaziava da Amy Winehouse a Pino Daniele, sino a brani classici della tradizione napoletana. Questa scelta sonora ha accompagnato il pubblico in un viaggio emotivo, passando attraverso epoche e atmosfere diverse, tutte accomunate dal legame con il territorio.

La musica ha ulteriormente rafforzato il senso di comunità e appartenenza, creando un clima di festa moderata ma sentita. La selezione dei brani ha messo in luce come le radici culturali e le influenze moderne possano convivere e dare voce a una realtà locale che guarda avanti senza dimenticare da dove viene. Il coinvolgimento dei giovani ideatori dell’evento ha mostrato l’intenzione di tenere viva la memoria almeno per le generazioni future.

L’iniziativa a Polla rappresenta uno degli esempi concreti di come la cultura, l’arte e il volontariato possano alimentare processi di riqualificazione locale partendo da una storia da non lasciare perdere. La locomotiva del 1911 non è più solo un pezzo fermo in un angolo dimenticato, ma una presenza viva nel racconto quotidiano dei cittadini.

Clarissa Abile

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