Negli aeroporti americani, dopo oltre vent’anni dall’introduzione di misure restrittive imposte in seguito all’11 settembre 2001, si registrano cambiamenti significativi nelle procedure di sicurezza. La Transportation Security Administration ha eliminato la regola che obbligava i passeggeri a togliersi le scarpe ai controlli di sicurezza. Parallelamente, si discute di una possibile revisione del limite sui liquidi ammessi a bordo degli aerei, una norma che da anni crea disagi ai viaggiatori. Mentre in Italia si sta procedendo a semplificazioni alle procedure di imbarco, negli Stati Uniti si apre una nuova fase per l’esperienza di volo.
La decisione di abolire l’obbligo di togliersi le scarpe ai varchi di sicurezza rappresenta una svolta significativa nella gestione dei controlli aeroportuali negli Stati Uniti. Questa misura, introdotta subito dopo gli attacchi dell’11 settembre 2001, mirava a prevenire attentati con esplosivi nascosti nelle calzature. Ma con il passare degli anni, strumenti e tecniche di sicurezza si sono evoluti. Ora, la tsa ha scelto di rimuovere questa pratica che aveva creato lunghe file e clienti insoddisfatti.
Questa novità si riflette su milioni di viaggiatori che ogni giorno transitano negli aeroporti americani. Le procedure in precedenza rallentate da questi controlli più rigidi diventano così più snelle, soprattutto per chi viaggia frequentemente o per motivi d’affari. Negli aeroporti tedeschi e italiani l’abbandono dell’obbligo di mostrare una carta d’identità al gate è un ulteriore segnale di semplificazione globale, che punta a rendere meno stressante il passaggio dagli screening di sicurezza.
Nonostante il cambiamento, rimangono comunque in vigore altre verifiche e controlli che garantiscono una vigilanza stretta sugli oggetti pericolosi. L’attenzione della tsa è oggi concentrata sull’introduzione di tecnologie più precise e meno invasive, che dovrebbero sostituire gradualmente alcune delle misure più visibili ma criticate dai passeggeri, come proprio l’ispezione delle calzature.
Oltre alla fine dell’obbligo di togliersi le scarpe, la tsa sta considerando un altro cambiamento importante: la revisione del limite di 100 millilitri sui liquidi nel bagaglio a mano, introdotto nel 2006 per far fronte a una minaccia terroristica sventata a Londra. Questa regola costringeva i passeggeri a trasportare piccoli flaconi e a inserire ogni contenitore in un sacchetto trasparente. Quest’ultima norma, molto osteggiata per via dei continui controlli e l’impossibilità di portare liquidi di dimensioni più grandi, potrebbe venire meno.
Kristi Noem, segretario alla sicurezza interna degli Stati Uniti, ha accennato a questa possibilità durante un incontro a Washington, alimentando aspettative tra viaggiatori e addetti ai lavori. “L’ipotesi di un aumento o di una diversa modalità per il trasporto di liquidi non è ancora confermata, ma è legata all’impiego di tecnologie più avanzate per il controllo, come scanner tomografici capaci di rilevare esplosivi liquidi senza dover limitare la quantità in modo rigido.”
La vera sfida per la tsa rimane però coprire tutti gli aeroporti americani con queste apparecchiature. Ad oggi, infatti, molti scali di piccole dimensioni non dispongono di tali scanner sofisticati. Caleb Harmon-Marshall, ex funzionario tsa, ha sottolineato che “senza una copertura totale, l’eliminazione della regola sui liquidi potrebbe rimanere solo un progetto lontano nel tempo.” La stima più pessimistica indica il 2040 come termine per completare l’installazione di modelli moderni in tutti gli aeroporti Usa.
Non mancano già esempi concreti in Europa di aeroporti che hanno allentato le restrizioni sui liquidi grazie all’adozione di nuove tecnologie di sicurezza. A Edimburgo e Birmingham, infatti, è possibile portare fino a due litri di liquidi in bagaglio a mano senza doverli riorganizzare in miniflaconi o in sacchetti trasparenti separati. Queste città britanniche si sono adeguate alle nuove apparecchiature in dotazione agli ingressi di sicurezza, permettendo ai passeggeri di mantenere i prodotti liquidi nel bagaglio senza particolari limitazioni.
Altri scali del Regno Unito stanno aggiornando le regole per agevolare i controlli, sempre sulla base della presenza o meno di tecnologie capaci di individuare possibili minacce nascoste in liquidi. Questi esempi europei rappresentano un punto di riferimento per gli Stati Uniti, che guardano a modelli di sicurezza più pragmatica e meno invasiva nei confronti dei viaggiatori.
Questa svolta mostra come migliorare l’esperienza degli utenti non significa rinunciare alla sicurezza, ma impegnarsi per impiegar tecnologie smart che garantiscano controllo e rapidità. Cambiare le regole sui liquidi, come già fatto oltre Manica, potrebbe presto rappresentare un passo avanti per facilitare gli spostamenti aerei a livello internazionale.
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