La rassegna Brividi d’Estate 2025 a Napoli ospita un’opera teatrale che invita a fermarsi sulle piccole cose. Da sabato 19 luglio, alle 21, va in scena “l’eleganza del riccio”, interpretata da Rosaria De Cicco, Nico Ciliberti e Sabrina Bruno nel suggestivo contesto del Real Orto Botanico. Questa rappresentazione porta sul palcoscenico una riflessione profonda sulla superficialità dei rapporti umani e la ricerca di senso nella vita quotidiana.
La trama e il contesto di “l’eleganza del riccio”
L’azione si svolge nel cuore di Parigi, al numero 7 di rue de Grenelle, in un palazzo che ospita famiglie dell’alta borghesia. Il racconto si concentra su Renée, la portinaia del palazzo, una donna colta e riservata che sceglie di nascondere la propria vera natura sotto la maschera richiesta dal suo ruolo. Renée osserva e partecipa alla vita borghese da dietro la portineria, mantenendo un distacco critico verso l’ambiente che la circonda.
Personaggi principali e dinamiche
Accanto a lei c’è Paloma, dodicenne figlia di un ministro poco aperto di mente, che finge di essere come le coetanee, una ragazza qualunque, mentre in realtà nasconde una sensibilità e intelligenza fuori dal comune. Il loro incontro è condizionato dall’arrivo di monsieur Ozu, un personaggio che ha l’unico merito di vedere oltre le apparenze e scoprire la vera identità di Renée. Questa dinamica crea un confronto tra due mondi che all’apparenza sembrano lontani ma condividono un’intimità nascosta.
I temi centrali e le riflessioni filosofiche
Il racconto si sviluppa attraverso le riflessioni di Renée e Paloma, immerse in un ambiente che non le riconosce e non le valorizza per quello che sono realmente. La società borghese rappresentata appare vuota e superficiale. Dietro l’apparenza elegante e ricca si celano ipocrisia e solitudini. L’eleganza a cui si allude nel titolo è metafora di un modo d’essere nascosto, fatto di sensibilità e profondità non evidenti agli occhi superficiali.
Paralleli con pirandello e maschere sociali
Questo testo è strutturato come una cipolla, dove ogni strato racconta un diverso aspetto dei personaggi e della loro visione del mondo. Il confronto con il tema della maschera, già presente in Pirandello, si declina qui in termini di maschere sociali e interiori. Le discussioni si intrecciano con tocchi di filosofia, osservazioni sull’arte, la cucina e la vita, che restano sullo sfondo per segnare profondamente il carattere dei protagonisti.
L’amore sotto forma di eleganza nascosta
Al centro della storia, nascosto sotto strati di scetticismo e humor, c’è un sentimento che si fa largo solo a chi sa aspettare e osservare con attenzione. L’amore si manifesta come qualcosa di delicato, timido, quasi fragilissimo nei confronti di un mondo che non lo sa cogliere. È l’ultimo strato della cipolla, spesso protetto dagli aculei del riccio, che rappresentano la diffidenza e la necessità di guardarsi attorno senza farsi ferire.
L’affetto tra Renée e Paloma, e in generale il modo in cui entrambe mostrano il loro mondo interiore, dà corpo all’idea che dietro la durezza e l’apparente chiusura si nasconda la volontà di trovare gioia e legami genuini. La scrittura della storia si muove con leggerezza e poesia, senza cedere a sentimentalismi, raccontando come piccoli gesti e momenti di bellezza rendano la vita sopportabile e persino felice.
Messa in scena e dettagli di produzione
La regia è affidata ad Annamaria Russo, che ha scelto di valorizzare la profondità dei personaggi attraverso una recitazione misurata e scenografie curate da Giorgia Lauro. Gli attori protagonisti, Rosaria De Cicco, Nico Ciliberti e Sabrina Bruno, si muovono in uno spazio teatrale che richiama l’intimità del palazzo parigino, con suggestioni che richiamano l’ambiente borghese e le sue contraddizioni.
L’atmosfera del real orto botanico di napoli
L’appuntamento al Real Orto Botanico di Napoli offre un’atmosfera particolare: la natura e il silenzio del giardino contrastano con la storia di apparenze e maschere che si sviluppa sul palco. La prima rappresentazione si svolge sabato 19 luglio alle 21, con una replica il giorno successivo. L’allestimento fa parte di Brividi d’Estate, una rassegna che propone spettacoli pensati per avvicinare il pubblico a riflessioni importanti legate alla vita contemporanea.