Gli esami di maturità 2025 si sono conclusi ieri all’istituto tecnico industriale “Tulliano” di Arpino, coinvolgendo 164 studenti dei diversi indirizzi. Tra le prove finali spicca la storia personale di Marco Mosconi, ragazzo di Arce che ha affrontato l’ultimo anno di liceo con responsabilità familiari importanti e difficoltà da superare. La sua esperienza si intreccia con quella dei compagni, con docenti e famiglie presenti a sostenere un traguardo delicato e intenso.
il quadro degli esami di stato all’IIS Tulliano di Arpino
Alla conclusione delle prove finali, l’istituto “Tulliano” ha visto al via della maturità 164 studenti guidati verso il diploma nelle diverse classi quinte. Tra questi, 90 appartengono all’ITIS Chimica e Materiali, 48 sono iscritti al liceo classico e 26 frequentano il liceo scientifico. Ogni studente si è misurato con un percorso di studio che ha richiesto impegno e concentrazione, chiudendo così un ciclo di cinque anni.
Le prove hanno coinvolto sia la parte scritta che quella orale, con l’esposizione davanti a commissioni di docenti. La tensione è stata palpabile in ogni aula, un misto di attesa e speranza che contraddistingue il momento finale del percorso scolastico. Nel complesso, studenti, famiglie e insegnanti hanno vissuto questa esperienza con la consapevolezza sia delle difficoltà incontrate sia degli sforzi compiuti per portare a termine il proprio percorso formativo.
la storia di Marco Mosconi, tra famiglia e studio
Marco Mosconi, studente della classe VB Chimica e Materiali, è uno degli esempi più significativi di questa maturità. Originario di Arce e da cinque mesi diventato padre della piccola Sofia, Marco ha affrontato il suo ultimo anno scolastico con un carico di responsabilità nuovo e impegnativo. La sua famiglia, presente durante la prova orale, ha sostenuto ogni sua parola e gesto, con la compagna che teneva in braccio la bambina mentre Marco dialogava con la commissione.
Il percorso di Marco non è stato facile. Ha dovuto superare insufficienze, due bocciature e i corsi di recupero, senza mai perdere di vista l’obiettivo. Tra avvenimenti personali delicati, ha mostrato tenacia. La nascita della figlia ha rappresentato un motivo in più per impegnarsi e portare a termine il diploma. Per lui, quello “pezzo di carta” significava garantire un futuro migliore alla sua famiglia e a se stesso, dimostrando una forza di volontà che non si è mai spenta.
il ruolo della scuola e dei docenti nel percorso di Marco
Nel sostegno a Marco grande è stato il contributo della scuola e in particolare degli insegnanti del “Tulliano”. La professoressa Rosalba Lauro, docente di matematica e membro della commissione interna, ha raccontato come il corpo docente si sia impegnato non solo a trasmettere le nozioni tecniche ma anche a sostenere lo studente nei momenti più difficili. In alcune occasioni, Marco sembrava voler lasciare, ma gli interventi decisi degli insegnanti hanno aiutato a ritrovare la motivazione.
Questo tipo di attenzione supera il semplice ruolo didattico. L’istituto ha dimostrato di essere un luogo di relazione dove si lavora con umanità, mirando non solo a completare il percorso scolastico ma a sostenere la crescita personale degli studenti. Il team docente ha seguito Marco come una squadra, evitando di lasciarlo solo di fronte alle difficoltà, un esempio tangibile di dedizione quotidiana.
La famiglia come supporto fondamentale verso il diploma
Il papà di Marco ha raccontato con emozione quanto la famiglia sia stata determinante durante il lungo cammino. Ammette che non sono mancati momenti di contrasto e discussioni con il figlio, ma sempre con l’intento di spingerlo a non mollare. La presenza costante e la ripetizione di frasi come “ce la farai” hanno accompagnato ogni passo, mantenendo vivo l’obiettivo finale.
Per la famiglia, la maturità di Marco rappresenta un risultato collettivo più che individuale. La condivisione di un percorso segnato da momenti di sconforto e di riscatto coinvolge tutti coloro che lo hanno visto crescere e si sono messi al suo fianco. Quel diploma, conseguito con fatica, è il simbolo di un impegno che ha valicato i confini della scuola, si è radicato nel quotidiano e ha trovato sostegno nelle relazioni familiari.
Un messaggio di forza e determinazione per il futuro
L’esperienza di Marco, giovane papà e studente, lascia tracce di una realtà complessa ma carica di significato. Ha raggiunto la fine di un percorso importante ma sa che le sfide non finiscono qui. La responsabilità verso la piccola Sofia, la compagna e la famiglia segna l’inizio di nuovi impegni, forse più gravosi e sconosciuti ma altrettanto necessari.
L’ambizione di Marco non è solo personale, riguarda anche la capacità di affrontare le difficoltà con forza e costanza. In momenti complessi, il ricordo delle persone care è stato la spinta più grande. Da questo esempio emerge un racconto intimo che si incrocia con il rito della maturità, una prova in cui al centro resta la vita e la volontà di non arrendersi davanti agli ostacoli che si presentano.