A Napoli, tra stazione ferroviaria, porto e aeroporto di Capodichino, la guardia di finanza ha scovato tassisti abusivi che offrivano corse a turisti italiani e stranieri verso il centro città e località turistiche come Sorrento e la Costiera Amalfitana. Le operazioni, condotte negli ultimi due mesi, hanno portato a sequestri di auto e multe rilevanti.
Controlli nelle principali aree di transito di napoli
Negli scali di Napoli, gli uomini della guardia di finanza hanno intensificato le verifiche per fermare il fenomeno dei taxi abusivi. La zona coinvolta comprende la stazione ferroviaria centrale, il porto marittimo e l’aeroporto di Capodichino, punti nevralgici per l’arrivo di numerosi turisti. Qui, i militari hanno controllato decine di veicoli e autisti che businavano servizio taxi irregolare.
Conducenti abusivi e veicoli sotto fermo
Dal monitoraggio è emerso che sei conducenti operavano senza autorizzazione. Tra loro, due guidavano senza patente valida. Le loro auto erano veicoli di grossa cilindrata o SUV, probabilmente utilizzati proprio per attirare la clientela più esigente e disposta a pagare di più. Altre due automobili sono state poste sotto fermo amministrativo, in attesa di ulteriori accertamenti.
L’azione della guardia di finanza ha voluto disinnescare il rischio di sfruttamento ai danni di turisti, specie stranieri, poco informati sulle tariffe ufficiali e sulle modalità di trasporto pubblico o autorizzato. La presenza di tassisti abusivi infatti crea non solo problemi di sicurezza ma mette in difficoltà chi visita la città per la prima volta.
Modalità di operazione degli abusivi e comportamenti illeciti
Dalle verifiche è risultato chiaro che i tassisti irregolari proponevano le corse direttamente ai turisti appena usciti dai terminal. Non si limitavano a offrire un trasporto, ma attuavano una vera e propria strategia per ottenere guadagni maggiori con tariffe elevate. “Praticamente nessuno degli utenti sapeva in anticipo quanto sarebbe costato il viaggio.”
Questa pratica di non comunicare preventivamente il prezzo creava confusione e spesso portava a pagamenti sopra la normale tariffa ufficiale. Il meccanismo era semplice: il cliente, magari stanco e alle prese con bagagli, accettava la proposta, ignaro di poter ricorrere a mezzi o servizi istituzionali certificati.
Multe e sanzioni
A testimonianza della gravità del fenomeno, le multe hanno raggiunto cifre ingenti. I finanzieri hanno notificato sanzioni che complessivamente si avvicinano ai 73 mila euro. Le multe hanno colpito 15 soggetti coinvolti a vario titolo nella gestione abusiva di servizi di taxi o noleggio con conducente.
Conseguenze per la sicurezza e il diritto dei turisti
Il lavoro della guardia di finanza a Napoli sottolinea un problema che tocca direttamente la protezione dei turisti e la regolarità del trasporto pubblico. La circolazione di tassisti non autorizzati mette a rischio la sicurezza degli utenti sotto molti aspetti, dalla copertura assicurativa alle condizioni del veicolo e delle autorizzazioni.
Inoltre, la confusione tariffaria e la mancanza di trasparenza nel prezzo riducono il diritto di scelta del consumatore e possono generare situazioni di sfruttamento economico. Dalle indagini è emerso che l’abusivismo colpisce soprattutto le mete molto frequentate da visitatori internazionali, meno informati delle regole locali.
Azioni concrete nelle aree critiche
Le operazioni di Napoli rappresentano un passo concreto contro queste pratiche, con sequestri precauzionali e multe rilevanti che hanno un duplice effetto: dissuadere chi tenta di approfittare dei turisti e garantire un trasporto più sicuro e ordinato nelle aree più frequentate.
La prospettiva è di mantenere alta la guardia, proprio dove il flusso di turisti arriva ogni giorno e dove diventa fondamentale un servizio di trasporto trasparente e regolare. Le autorità locali, insieme alle forze dell’ordine, continuano a presidiare questi punti critici per tutelare la città e i visitatori.