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Nessun rischio di stop alle attività chirurgiche durante i lavori di riqualificazione del blocco operatorio a pescara

La Asl di Pescara ha chiarito la situazione riguardo ai lavori di ristrutturazione del blocco operatorio del principale ospedale cittadino, dopo le notizie apparse in alcune testate sulla possibile interruzione degli interventi chirurgici. L’azienda sanitaria ha escluso qualsiasi sospensione sia per le attività programmate che per le emergenze, spiegando le ragioni della tempistica scelta per i lavori e lo stato dei cantieri aggiornato a inizio settembre 2025.

La scelta del periodo estivo per i lavori di ristrutturazione del blocco operatorio

I lavori di rifacimento del blocco operatorio dell’ospedale di Pescara sono stati programmati nel periodo estivo non a caso. La Asl ricorda che gli anni precedenti mostrano chiaramente che l’afflusso di pazienti nei mesi estivi è più ridotto rispetto al resto dell’anno. Per questo motivo, si è deciso di avviare i cantieri proprio in estate, così da limitare le ripercussioni sull’attività chirurgica e facilitare una consegna più rapida degli ambienti rinnovati.

Durante l’esecuzione dei lavori si è resa necessaria una revisione degli impianti elettrici, che ha causato dei ritardi nella riapertura delle prime quattro sale operatorie al primo piano. Questa necessità è emersa solo durante i lavori stessi, per garantire che le nuove sale rispettino tutti i requisiti di sicurezza e funzionalità. La Asl si sta occupando di completare gli allacci elettrici e i collaudi relativi anche agli impianti dei fluidi, indispensabili per il corretto funzionamento delle strutture.

Tempistiche aggiornate per il blocco operatorio

Pur nell’attuale fase di completamento, il blocco operatorio nuovo, conforme ai criteri Iso 5 e provvisto di tecnologie moderne, sarà pienamente operativo entro la seconda metà di settembre. Questo fine tempistiche è fondamentale per assicurare il passaggio rapido a una condizione di normale attività, senza brusche interruzioni.

Le sale operatorie attualmente disponibili e la continuità delle attività chirurgiche

Nonostante i lavori in corso, l’ospedale di Pescara continua a operare senza interruzioni. La struttura dispone oggi di sette sale chirurgiche attive, dedicate sia agli interventi ordinari che alle emergenze. A queste si aggiunge la sala operatoria riservata al blocco parto, utilizzata in caso di necessità urgenti.

Il presidio ospedaliero basa la sua operatività anche su due sale operative attive all’ospedale di Penne e tre sale a Popoli. Questa distribuzione territoriale delle sale supporta la continuità degli interventi senza impatti rilevanti sul servizio. L’attenzione è posta sulla garanzia che gli interventi urgenti e programmati possano svolgersi senza disagi, usando le sale indoor distribuite tra i presidi sanitari della provincia.

La presenza di queste varie strutture operatorie permette alla Asl di fronteggiare il periodo di lavori nel blocco chirurgico di Pescara senza necessità di sospendere né rallentare l’attività chirurgica complessiva nella zona.

Il piano di riqualificazione a fasi e l’incremento delle sale operatorie

Il progetto di ristrutturazione prevede uno sviluppo progressivo su più fasi. Dopo il completamento e la messa in funzione delle prime quattro sale rinnovate, verranno riqualificate le successive stanze secondo un calendario ben definito. Le fasi seguono cicli di quattro e tre sale per volta, fino a completare l’ammodernamento totale del blocco operatorio.

Strategia operativa per garantire continuità

La strategia evita chiusure simultanee di tutte le camere operatorie, riducendo drasticamente eventuali interruzioni o rallentamenti nella gestione delle attività chirurgiche quotidiane. Il numero complessivo di sale disponibili durante la ristrutturazione resterà infatti invariato.

Una volta terminati tutti i lavori, l’ospedale di Pescara disporrà di 15 sale operatorie, un aumento significativo rispetto alle 11 attuali. Questo rinnovamento non solo porterà sale più moderne e tecnologicamente avanzate, ma offrirà anche più spazi per interventi chirurgici simultanei, potenziando la capacità di risposta dell’ospedale.

Il miglioramento strutturale e funzionale del blocco operatorio punta a influire positivamente sulle operazioni sanitarie future, senza impattare l’attività presente durante i lavori.

Clarissa Abile

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