Al museo nazionale etrusco si è svolta l’edizione 2025 del premio “Arte: Sostantivo Femminile”, con una cerimonia dedicata a nove figure femminili di rilievo. Questo riconoscimento, promosso dall’associazione A3M – Amici dell’Arte Moderna, celebra ogni anno donne che hanno segnato con il loro lavoro campi diversi come arte, cultura, scienza e impresa, sia in italia che all’estero. L’iniziativa mira a mettere in luce il contributo femminile e a contrastare le disuguaglianze di genere, valorizzando talenti spesso poco riconosciuti nel panorama pubblico.
La storia e il significato del premio arte: sostantivo femminile
Il premio “Arte: Sostantivo Femminile” è giunto al suo diciassettesimo anno nel 2025. Nato per offrire visibilità a donne che si sono distinte professionalmente in ambiti tradizionalmente dominati dagli uomini, si è affermato come un appuntamento fisso nel calendario culturale italiano. L’associazione promotrice, A3M – Amici dell’Arte Moderna, da sempre si è impegnata per riconoscere meriti e capacità femminili in diversi contesti. Le premiazioni avvengono annualmente con una cerimonia pubblica, che attira attenzione e riflessione sui temi di genere e sulla presenza femminile nelle arti e nelle professioni.
Un percorso di crescita e riconoscimento continuo
Negli anni passati il premio ha raccolto nomi di rilievo, fotografando un cambiamento lento ma costante nel riconoscimento delle donne in ambiti creativi e imprenditoriali. La manifestazione segue un percorso coerente: selezionare personalità capaci di incidere, portandole all’attenzione di un pubblico più vasto. L’obiettivo non è semplicemente celebrare un risultato, ma raccontare storie di donne che, con la loro passione e dedizione, aprono nuove strade.
Le nove donne premiate e il loro impatto culturale e sociale
La cerimonia del 2025 ha visto la premiazione di nove donne che operano in diversi ambiti, unite dal filo conduttore della loro influenza culturale e sociale. Tra le premiate ci sono Sveva Alviti e Ludina Barzini, conosciute rispettivamente nel mondo del cinema e del giornalismo, Alessandra Sardoni, nota per la sua attività nel campo dell’informazione politica, Maria Grazia Calandrone, figura affermata nella letteratura e nella poesia, e Cristina Bowerman, celebre chef con riconoscimenti internazionali.
I volti dietro il premio 2025
Completano la lista Marina Apollonio, artista visiva e promotrice di progetti legati all’arte contemporanea, Francesca Cappelletti, storica dell’arte con focus sul rinascimento, Veronica De Romanis, produttrice cinematografica capace di coniugare estetica e contenuti, e Anna Pirozzi, soprano di fama internazionale. Queste donne rappresentano modi diversi di raccontare la cultura e la società, ognuna con un percorso che ha saputo superare ostacoli e resistenze.
Ogni premiata è stata scelta per la capacità di incidere non soltanto nel proprio mestiere, ma anche nel tessuto sociale, ispirando nuove generazioni. Il riconoscimento sottolinea l’importanza di un lavoro quotidiano fatto di professionalità, studio e creatività, elementi spesso passati in secondo piano quando si parla di successo femminile.
Il ruolo di maddalena santeroni e la missione del premio
A guidare il premio e a firmarne la nascita è Maddalena Santeroni, presidente dell’Associazione A3M e ideatrice dell’iniziativa. Nel corso della cerimonia, ha sottolineato come questa edizione rappresenti non solo il riconoscimento di nove singole figure, ma un’affermazione del valore delle donne in ambiti diversificati collegati dal comune linguaggio dell’arte. Santeroni ha evidenziato la volontà di promuovere una cultura inclusiva, che sappia guardare alla diversità come risorsa e punto di partenza per un dialogo più ampio.
Promuovere una società più giusta
La sua azione si è focalizzata sull’idea che valorizzare le donne significa anche costruire una società con basi più giuste e attente alle differenze. Il premio si propone quindi come un mezzo per mettere in risalto il talento femminile non solo in termini artistici ma anche come modello da seguire nelle relazioni sociali e lavorative. L’esperienza della diciassettesima edizione conferma che la strada intrapresa da A3M continua a raccogliere attenzione e partecipazione, rispondendo al bisogno di dare spazio alle voci femminili nel dibattito pubblico.
Allo stesso tempo, Santeroni ha ricordato che il riconoscimento è un punto di partenza, una chiamata all’azione per la società tutta, perché si riconosca il valore delle donne in tutte le sue sfaccettature, con uno sguardo rivolto anche alle future generazioni. La presenza delle premiate, a testimonianza di impegno e qualità, rafforza il significato di un evento ormai integrato nel calendario culturale nazionale.
Il premio oggi nel contesto culturale e sociale attuale
L’edizione 2025 del premio “Arte: Sostantivo Femminile” si inserisce in un momento storico in cui il tema del riconoscimento femminile in ogni campo sta assumendo crescente peso. Al di là della singola premiazione, l’evento aiuta a mantenere alta l’attenzione sul ruolo che le donne possono avere nella diffusione della cultura, nella gestione di carriere scientifiche e imprenditoriali, e nella costruzione di una società più equa. In italia e nel mondo, esperienze simili contribuiscono a rompere stereotipi e a offrire nuovi modelli di successo.
Un luogo simbolo per un dialogo tra passato e presente
Il museo nazionale etrusco, teatro della premiazione, conferma l’importanza di legare cultura e memoria storica con le sfide contemporanee. Il luogo diventa così simbolo di confronto tra passato e presente, tra le radici delle società complesse e le istanze nuove che si affermano nel campo dei diritti e delle opportunità. La chiamata a superare disuguaglianze e ad aumentare la rappresentazione femminile nelle posizioni di rilievo è parte di un dibattito che riguarda tutti, non solo chi lavora nel mondo dell’arte o della scienza.
Premiare donne di spicco in diversi ambiti consente anche di evidenziare il valore della multidisciplinarietà. Le storie di chi ha vinto dimostrano quanto cultura, impresa e innovazione possano intrecciarsi. Premiare chi ha dato forma a progetti culturali, chi ha portato avanti ricerca o ha introdotto nuove visioni aiuta ad alimentare un confronto che tiene conto della complessità del presente. I premi allargano lo sguardo e fanno emergere temi che riguardano non solo le vincitrici ma la società intera.
