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Parte il raccolto 2025 del pomodoro cannellino flegreo con un tour speciale e la costituzione del comitato dop

Il pomodoro cannellino flegreo apre la stagione del raccolto 2025 con un evento che segna una tappa fondamentale: la nascita ufficiale del comitato per il riconoscimento della denominazione di origine protetta . L’iniziativa punta a valorizzare questa varietà storica, tipica dei campi flegrei, legata strettamente alla tradizione agricola e culturale del territorio. Il tour organizzato dall’azienda Cumadoro ha portato alla scoperta degli orti immersi nell’area archeologica di Cuma, elevando a simbolo il connubio tra natura e storia locale.

Costituzione del comitato promotore per il riconoscimento dop

Il momento più significativo dell’edizione 2025 del pomodoro cannellino flegreo tour è stata la firma dell’atto costitutivo del comitato promotore per la denominazione di origine protetta. A questo nuovo organismo partecipano diversi agricoltori della zona: Generoso Colandrea, eletto primo presidente, Vincenzo Tammaro designato vicepresidente, oltre a Giovanni Tammaro, Vincenzo Di Meo, Nicola Laezza, Giuseppe Lanni e i fratelli Ciro, Emilio e Franco Pignata. La formazione del comitato rappresenta un passo concreto verso la tutela ufficiale del prodotto.

Il comitato avrà il compito di unire le forze dei produttori, promuovendo la qualità e assicurando che il pomodoro cannellino flegreo mantenga le caratteristiche che lo distinguono da altri pomodori. La denominazione di origine protetta permetterà di consolidare una filiera produttiva e commerciale impostata su tradizioni secolari, salvaguardando la storia dei campi coltivati nell’area flegrea e sostenendo, allo stesso tempo, l’economia locale.

Questa iniziativa, naturalmente, nasce dall’impegno diretto dei produttori interessati a mantenere saldi legami con il passato, ma apre anche orizzonti importanti per il futuro commerciale della varietà.

Il tour tra archeologia e agricoltura al parco archeologico di cuma

Il luogo scelto per celebrare l’avvio del raccolto è il parco archeologico di Cuma, un sito che testimonia l’antichità e ricchezza storica dell’area flegrea. In questa cornice, i campi di pomodoro cannellino flegreo si intrecciano con i resti dell’abitato greco-romano, e l’evento ha permesso di scoprire questa interazione unica tra agricoltura e patrimonio culturale.

La visita al parco è stata guidata da Fabio Pagano, direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, che ha accompagnato i partecipanti negli spazi simbolo, dall’Antro della Sibilla alle Terme del Foro, fino alla Città Bassa e alla necropoli monumentale della Porta Mediana. L’apertura straordinaria di queste aree ha offerto uno sguardo raro su come l’agricoltura moderna conviva con reperti millenari.

Il paesaggio, con i campi di pomodoro incastonati nella natura circostante, disegna una tela vivente che rappresenta l’identità del territorio. Questa esperienza ha dato valore anche turistico al pomodoro cannellino flegreo, collegando a doppio filo il prodotto agricolo alla storia e alla cultura dell’area flegrea.

Promozione e sviluppo territoriale grazie al progetto monterusciello agro city

Il territorio di Pozzuoli ha avviato da tempo una serie di interventi di rigenerazione, tra cui il progetto Monterusciello Agro City , grazie a un finanziamento europeo. Questo piano ha previsto azioni di riqualificazione urbana che hanno contribuito all’aumento delle superfici coltivate a pomodoro cannellino flegreo. Nel 2025 i terreni coltivati sono arrivati a circa 55 ettari, un’estensione superiore rispetto agli anni precedenti e che riflette un rinnovato interesse per questa coltivazione.

L’espansione di nuove aree agricole si affianca a un rinnovato impegno dei piccoli produttori di zona, impegnati a sostenere la filiera e ad ampliare la diffusione del prodotto anche fuori dai confini regionali. Nel giro di pochi anni il pomodoro cannellino flegreo sta guadagnando spazio nei mercati nazionali e internazionali: la presenza a fiere in Spagna, Francia e Emirati Arabi testimonia la volontà dei produttori di esportare un prodotto con caratteristiche uniche.

Il sostegno pubblico e privato si concretizza anche attraverso accordi commerciali importanti. L’intesa con Rossopomodoro, catena di pizzerie e ristoranti in Italia e all’estero, ha favorito l’inserimento del pomodoro cannellino flegreo nei menù di diverse sedi, portando così il prodotto direttamente al consumatore finale in un circuito commerciale qualificato.

Il ruolo degli enti locali e culturali nella valorizzazione del prodotto

L’evento del 2025 è stato promosso con il patrocinio di enti territoriali di rilievo: il Parco Archeologico dei Campi Flegrei, l’Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei e il Comune di Pozzuoli. La collaborazione tra questi soggetti ha contribuito a definire un nuovo format per l’evento, inserito nella rassegna enogastronomica itinerante Gustosissimo Tour Fest.

La rassegna si propone di mettere in relazione diretta produttori e pubblico, trasformando ogni tappa in una vetrina per mettere in luce la qualità e la storia dei prodotti locali. Il pomodoro cannellino flegreo è così inserito in un circuito che valorizza non solo la produzione agricola ma anche le peculiarità culturali del territorio, creando occasioni di incontro e conoscenza.

L’assessore all’agricoltura della regione Campania, Nicola Caputo, ha sottolineato l’importanza di questo percorso, evidenziando come l’evento rappresenti un momento di scoperta a più livelli, tra agricoltura e archeologia. Il sostegno diretto della regione al comitato per la DOP rafforza l’idea di un progetto condiviso, destinato a rafforzare il legame tra prodotto, produttori e identità territoriale.

Questa sinergia tra istituzioni e operatori è decisiva per aumentare la visibilità del pomodoro cannellino flegreo e valorizzarne le caratteristiche, contribuendo a proteggere un elemento fondamentale della tradizione coltivata nell’area flegrea.

Il pomodoro cannellino flegreo tra crescita produttiva e mercati emergenti

Da quasi un decennio il pomodoro cannellino è tornato a occupare gli orti dei campi flegrei, riaccendendo un’attività storica e rafforzando l’economia rurale locale. Il 2025 segna una nuova fase, con un aumento del numero di addetti impiegati nella coltivazione e con una superficie più estesa rispetto agli anni scorsi.

L’incremento recente, pari a circa cinque ettari, dimostra una rilanciata fiducia nelle potenzialità di questa coltura e nei vantaggi di un prodotto tipico. Il pomodoro cannellino flegreo sta trovando anche un pubblico crescente, dato dal riconoscimento ottenuto in circuiti commerciali specifici e dalla diffusione ai consumatori diretti attraverso accordi con ristoranti e distribuzione nei mercati locali.

Le attività di promozione hanno coinvolto fiere internazionali, dove produttori campani hanno presentato il pomodoro cannellino flegreo, allargando gli orizzonti commerciali. Gli eventi di degustazione, i tour e la valorizzazione sul territorio contribuiscono a consolidare l’immagine di un prodotto radicato nella storia ma vivace sul piano commerciale.

Il lavoro di chi coltiva, unito al sostegno degli enti e alla partecipazione a iniziative come il Gustosissimo Tour Fest, crea una rete che promette di rafforzare il pomodoro cannellino flegreo negli anni a venire, sia in Italia sia sui mercati esteri.

Paolo Ludovichi

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