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Pescara, il centrosinistra annuncia ricorso al Consiglio di Stato contro il voto del 24 e 25 agosto

La coalizione di centrosinistra a Pescara ha definito strategie precise per affrontare la prossima tornata elettorale dopo l’annullamento disposto dal Tar. L’obiettivo principale è riabilitare il diritto di voto di tutti i cittadini pescaresi, evitando un turno elettorale fissato nella settimana di Ferragosto, considerata poco accessibile per l’elettorato.

Il dibattito sulla data delle elezioni e la richiesta di modifica

Costantini ha criticato apertamente il sindaco Masci, suggerendo che non dovrebbe temere lo spostamento delle elezioni a settembre o ottobre. Per il leader di centrosinistra, Masci dovrebbe mettere da parte le logiche di parte e riconoscere che votare in piena estate rappresenterebbe un grave svantaggio per l’elettorato pescarese. L’accusa è che portare i cittadini alle urne all’inizio di agosto significherebbe raggirarli una seconda volta, dopo l’annullamento dei risultati precedenti.

La proposta avanzata non riguarda solo la data, ma include anche l’intenzione di istituire un centro di formazione permanente per presidenti di seggio e scrutatori. Questo servirebbe a preparare al meglio chi gestisce le operazioni di voto, riducendo così la possibilità di errori o irregolarità. Costantini ha spiegato che l’episodio del voto annullato dovrebbe rappresentare un momento di riflessione per Pescara, per recuperare il rispetto della legge e un senso di appartenenza alla città. Ha anche richiamato l’attenzione su problemi che riguardano la gestione degli appalti comunali, sottolineando che la comunità non può ignorare situazioni di illegalità come quelle che hanno coinvolto la cocaina negli uffici pubblici.

Le reazioni dei leader politici e il tema della legalità

Alla conferenza stampa erano presenti anche il segretario regionale del Pd Daniele Marinelli, Erika Alessandrini del Movimento 5 Stelle e Daniele Licheri di Avs, oltre a Donato Di Matteo per le liste civiche. Marinelli ha parlato apertamente di “irregolarità gravissime” che hanno compromesso l’intera tornata elettorale. Per affrontare questo vulnus, ritiene necessario far tornare a votare tutta la città.

Erika Alessandrini, portavoce del M5S, ha sollecitato il sindaco Masci a collaborare affinché la giustizia si esprima senza ostacoli, sottolineando la portata del problema anche pensato rispetto ai numeri del voto: la differenza che ha influito sul risultato finale supera appena i 400 voti, ben lontana da diecimila. Questo pone in evidenza l’importanza di garantire procedure trasparenti e corrette.

Daniele Licheri di Avs ha affermato che il percorso intrapreso va nella direzione giusta, puntando al recupero del rispetto delle regole e alla trasparenza nel voto, uno snodo cruciale per la città in un momento segnato da tensioni e incertezze.

Anche Donato Di Matteo, rappresentante delle liste civiche, ha sostanzialmente appoggiato l’idea che la città abbia bisogno di ritrovare fiducia nelle istituzioni elettorali.

Gli obiettivi della coalizione di centrosinistra per il ricorso al Consiglio di Stato

Carlo Costantini, durante una conferenza stampa tenutasi nella Sala consiliare del Comune di Pescara, ha illustrato i passi che la coalizione intende seguire. Prima di tutto, vuole assicurarsi che tutti i pescaresi possano votare, nell’ambito del ricorso che verrà portato avanti al Consiglio di Stato. Il secondo punto riguarda la possibilità di estendere l’annullamento del voto a più sezioni rispetto alle 27 già invalidate dal Tar. Questo perché, a distanza di più di un anno dalle elezioni originarie, il corpo elettorale ha subito cambiamenti significativi che potrebbero incidere sul risultato. Infine, Costantini ha evidenziato la necessità di evitare il calendario attuale, che prevede il voto nei giorni subito dopo Ferragosto. Votare in quella settimana rappresenterebbe infatti un ostacolo per molti cittadini: un momento in cui diversi sono in vacanza, e dunque poco disponibili a partecipare.

Gli strumenti per raggiungere questi scopi sono complessi e prevedono un insieme di azioni legali e tecniche. La coalizione si prepara a muoversi in modo articolato, senza tralasciare alcun dettaglio che possa comprometterne le chance di successo.

Il dibattito sul voto di fine agosto divide la città, ma gli esponenti della coalizione di centrosinistra sembrano determinati a battere tutte le strade legali per proteggere il diritto degli elettori e assicurare un voto più giusto e accessibile. L’attesa ora è tutta per le prossime decisioni del Consiglio di Stato e per il prossimo capitolo di questa vicenda che tiene banco a Pescara.

Monica Ghilocci

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