Il premio michetti 2025 ha scelto i suoi vincitori, confermando la sua importanza nel panorama artistico italiano. La premiazione si è svolta a francavilla al mare, città che ospita da sempre questo riconoscimento dedicato alle arti visive. L’edizione di quest’anno ha visto un ex aequo tra due protagoniste della scena contemporanea accompagnato da menzioni speciali che sottolineano ulteriori contributi di rilievo.
Luisa Russo, sindaca di francavilla al mare, ha definito il premio michetti un elemento chiave per valorizzare le radici culturali del territorio. Per lei, questa manifestazione collega il passato, la storia artistica e le nuove generazioni di creativi che si confrontano con il presente. La presenza costante del premio sostiene l’identità collettiva della città, portandola nel novero delle realtà italiane con tradizione artistica solida.
A livello locale l’evento rappresenta anche un’occasione di confronto e di sviluppo culturale che coinvolge cittadini, artisti e pubblico. Francavilla al mare rafforza così il suo ruolo come città culturale, grazie anche alla capacità del premio di attirare attenzione e partecipazione. Il riconoscimento testimonia, attraverso le sue scelte, quanto importante sia promuovere la cultura come tessuto connettivo tra passato e futuro di una comunità.
Caterina de nicola, nata a ortona, vive e lavora a zurigo e rappresenta una voce radicata e al tempo stesso aperta al confronto globale. Michela de mattei risiede a milano, città dove ha sviluppato gran parte del suo percorso. Infine, il collettivo invernomuto, formato da simone bertuzzi e simone trabucchi, entrambi di piacenza, opera a milano e vernaca dal 2003 con un lavoro condiviso che si propone di indagare con strumenti contemporanei temi spesso legati alla cultura e alla memoria.
La doppia assegnazione del premio mostra come la fondazione voglia valorizzare diversi approcci, individuali e collettivi. In particolare, il legame con il contemporaneo si manifesta nel modo in cui questi artisti connettono la tradizione a forme espressive nuove. Le loro opere spesso affrontano questioni di identità, territorio e tempo. A rendere ancor più significativo questo premio è la loro capacità di dialogare con un pubblico ampio e di mantenere vivo il legame tra arte e società.
Pier Luigi Sacco ha evidenziato come la fondazione michetti si sia posta il compito di consolidare il premio michetti come osservatorio capace di seguire passo passo la ricerca artistica attuale. L’intento è preservare la rilevanza storica del premio mantenendolo in sintonia con le evoluzioni più attuali dell’arte. La fondazione ha programmato di rafforzare le collaborazioni con istituzioni culturali, curatori e artisti italiani e internazionali.
Questa apertura riflette una strategia tesa a creare un ponte tra il patrimonio culturale locale e le spinte innovative globali. Il premio si configura così come spazio di incontro tra passato e futuro, favorendo contaminazioni creative. In questo senso il premio michetti si propone come appuntamento fisso dove tradizione e sperimentazione si influenzano a vicenda. La fondazione punta infatti a diventare un polo dinamico per la promozione e la diffusione delle arti visive contemporanee.
Il premio michetti nasce nel 1947 in memoria di francesco paolo michetti, pittore celebre e simbolo del territorio abruzzese. Con gli anni si è imposto tra i riconoscimenti più longevi e custoditi in italia dedicati all’arte contemporanea. La città di francavilla al mare, dove si tiene ogni anno, conserva intatta la funzione di riferimento per artisti emergenti e affermati.
Questa manifestazione raccoglie nomi di rilievo e propone un dialogo tra tradizione e innovazione nelle arti visive. Il premio continua a ribadire la sua vocazione al confronto con le ricerche più attuali, aprendo alla contaminazione con linguaggi e tecniche diverse. La risonanza del premio si riflette oltre i confini locali, contribuendo a dare visibilità al lavoro creativo italiano nel contesto internazionale.
Il premio michetti 2025 è stato assegnato con decisione unanime da una giuria di esperti nelle arti visive presieduta da giuliana setari carusi, figura di rilievo nel campo dell’arte contemporanea. Oltre a lei, hanno partecipato pier luigi sacco, presidente della fondazione premio michetti, insieme a maurizio morra greco della fondazione omonima di napoli. Il gruppo comprendeva anche fabiola naldi, docente e critica d’arte, insieme a lorenzo benedetti della fondazione antonio ratti di como e valentino catricalà, curatore e critico riconosciuto.
Questo team ha lavorato per individuare le realtà artistiche che meglio rappresentano le tendenze e le esigenze attuali delle arti visive in italia e all’estero. La scelta è caduta su due vincitrici che portano avanti una ricerca e uno sguardo contemporaneo molto sentito. Vanno inoltre segnalate le menzioni speciali attribuite a sergio limonta e angelo mosca, a testimonianza dell’attenzione rivolta anche a percorsi paralleli di rilievo.
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