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Primo confronto a Frosinone tra il sindaco Mastrangeli e Fratelli d’Italia: nodo politico e urbanistico in vista della fine della consiliatura

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Il dialogo tra sindaco Riccardo Mastrangeli e il gruppo di Fratelli d’Italia a Frosinone ha segnato una svolta dopo mesi di tensioni e richieste inevase. L’incontro durato due ore e mezza ha messo a fuoco alcune delle questioni più calde segnalate dal partito di maggioranza, soprattutto in vista della chiusura dell’attuale mandato. Dalle infrastrutture al trasporto pubblico, dalle intitolazioni simboliche a polemiche su progetti urbanistici, la riunione ha lasciato aperti i temi strategici su cui attendere sviluppi concreti.

Le presenze e i temi del primo faccia a faccia

Il confronto si è svolto nella giornata di fine giugno 2025, a Frosinone, con il sindaco Mastrangeli che ha dialogato con esponenti del partito di Fratelli d’Italia su mandato di Giorgio Trancassini, coordinatore regionale del partito. A rappresentare i meloniani c’erano il capogruppo consiliare Franco Carfagna, la coordinatrice cittadina Alessia Turriziani e il coordinatore provinciale Massimo Ruspandini. L’incontro, a lungo atteso dopo mesi di tensioni e incomprensioni, si è concentrato su una lista di criticità emerse nel lavoro amministrativo, che il gruppo ha sollecitato vengano riviste con rapidità.

La durata di due ore e mezza ha permesso di entrare nei dettagli delle questioni e di confrontarsi apertamente senza rigidi “no” da parte del primo cittadino, come accaduto in passato. Mastrangeli ha riconosciuto la necessità di una correzione di rotta su molte tematiche, pur mantenendo qualche punto fermo, specie su progetti strategici. Emerge così uno scenario politico complesso, in cui il sindaco si trova a mitigare le tensioni dell’interno della coalizione, accogliendo in parte i rilievi e mantenendo un atteggiamento cauto su decisioni importanti.

Richieste di fratelli d’Italia su infrastrutture e circolazione

Tra i temi esaminati c’è la rotatoria in viale Europa all’incrocio con corso Francia, da tempo un obiettivo del gruppo di Fratelli d’Italia. Dopo una lunga attesa e nonostante una precedente delibera di giunta risalente a tempo fa, questa volta l’amministrazione ha mostrato disponibilità ad attivarsi concretamente per realizzarla. Si tratta di un intervento ritenuto necessario per migliorare la fluidità del traffico in una zona ad alta intensità.

Altra questione rilevante riguarda via del Casone, strada chiusa da tempo e di cui FdI ha chiesto la riapertura. Dalle ultime risposte emerge una possibile strada verso un’apertura parziale o totale, soddisfacendo una richiesta che da tempo trova chi critica l’immobilismo del Comune. Parallelamente, un punto simbolico ha trovato spazio nelle discussioni: l’intitolazione di una strada a Sergio Ramelli, giovane militante del Fronte della Gioventù morto durante gli anni di piombo a Milano, richiesto come tributo storico e presidio politico. Questo tema tocca la dimensione culturale e identitaria, molto sentita dal gruppo meloniano.

Per quanto riguarda piazzale Kambo, il gruppo consiliare ha rimarcato come i lavori sulle palazzine ex Stefer siano ormai conclusi, mentre il lato verso la stazione ferroviaria rimarrà ancora isolato per 4-5 anni. La proposta è di riaprire almeno una corsia con un senso unico da via Verdi verso viale Monteverdi, per alleggerire le difficoltà di traffico. Il sindaco ha mostrato apertura a valutare la richiesta, ma ha posto condizioni precise per evitare rischi economici e legali per il Comune.

Tensioni sul progetto brt e prospettive per il trasporto pubblico

Il progetto della corsia preferenziale brt, collegamento tra De Matthaeis e lo scalo merci, si è rivelato uno dei più controversi. Il gruppo Fratelli d’Italia ha espresso chiaramente la volontà di abbandonare del tutto il piano, proponendo di usare i finanziamenti destinati all’opera per potenziare il trasporto pubblico locale in modo più efficace, soprattutto considerando i quartieri e le periferie che attualmente restano fuori dal servizio. Questa posizione ha sorpreso per la nettezza, mettendo in discussione una linea sostenuta fino a oggi dall’amministrazione meloniana.

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Il sindaco Mastrangeli ha spiegato che non ci sono veti totali a condizione che l’ente non debba restituire fondi o incorrere in penali. Ha suggerito una possibile delibera in consiglio comunale, in cui egli stesso potrebbe astenersi in caso si decidesse di cambiare rotta, per scongiurare la crisi della maggioranza sul filo di lana. La discussione su brt ha lasciato apertissimo un capitolo che nei prossimi mesi rischia di avere ripercussioni forti sulla vita politica e amministrativa del Comune.

I lavori del consiglio comunale e il polo logistico

Il consiglio comunale di Frosinone si è riunito il 30 giugno 2025, alle ore 19, affrontando diverse delibere importanti per la gestione cittadina. Tra i punti principali il bilancio di previsione con due variazioni; l’approvazione delle tariffe tari per l’anno 2025; e la riproposizione della questione del polo logistico a Selva dei Muli, di nuovo al centro delle discussioni politiche e urbanistiche.

Il tema del polo logistico si divide in più atti: la sdemanializzazione e cessione di un’area stradale nella località “Le Stazze”, poi il cosiddetto “progetto gruppo Ziaco”, che richiede un accordo di programma e comporta una variante urbanistica al piano regolatore territoriale del consorzio industriale del Lazio. Il progetto necessita di un’approvazione preliminare e passerà attraverso una procedura di valutazione ambientale .

Contemporaneamente sono state discusse altre due delibere: una variante puntuale del piano regolatore per opere di urbanizzazione in area peep e il riconoscimento di un debito fuori bilancio. Sul polo logistico, la discussione lascia presagire tensioni legate ai finanziamenti pregressi assegnati al Comune per realizzare opere compensative, attualmente ricadenti sotto la responsabilità del privato. La situazione richiederà approfondimenti e dibattiti nelle prossime sedute.

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