Le difficoltà di spostamento per gli abitanti del quartiere isole e delle aree vicine continuano da oltre due anni a causa della chiusura del ponte di via isole-via pacinotti, necessario per la ristrutturazione. La chiusura, inizialmente prevista per pochi mesi, si è prolungata senza una riapertura ufficiale. I disagi si fanno sentire soprattutto per chi abita oltre il blocco stradale, obbligato a percorsi molto più lunghi per raggiungere aprile e tornare a casa. La situazione ha scatenato un malcontento crescente, con richieste pressanti al comune per una soluzione rapida.
La chiusura del ponte e le difficoltà quotidiane dei residenti
Il ponte di via isole-via pacinotti è stato chiuso al traffico veicolare da quasi due anni per lavori di ristrutturazione che avrebbero dovuto durare poche settimane. Invece, la chiusura forzata ha costretto centinaia di residenti a percorrere tragitti alternativi, con conseguente allungamento del tempo di viaggio di diversi chilometri. Il percorso più comune, adesso, passa per via spaccasassi e via carano, una soluzione che rallenta gli spostamenti e complica la logistica per famiglie e lavoratori.
Impatti su vita e lavoro
Questo allungamento ha un impatto concreto sull’organizzazione della vita quotidiana: genitori che accompagnano i figli a scuola, persone che si recano sul posto di lavoro o attività commerciali che risentono della ridotta affluenza di clienti. Nonostante la fine dei principali interventi sulla riduzione dell’affluente spaccasassi sia ormai vicina, la strada rimane chiusa. La motivazione ufficiale riguarda il mancato collaudo dell’opera. Senza l’ok delle autorità competenti il ponte non può riaprire al traffico.
La situazione del collaudo e il ritardo dell’apertura del ponte
Secondo le informazioni raccolte, i lavori sul ponte sono da tempo completati, ma il collaudo tecnico per garantire la sicurezza e l’idoneità della struttura non è ancora stato eseguito. I cittadini sollecitano l’amministrazione comunale a intervenire tempestivamente per completare questa fase. Il signor michele, uno dei residenti più attivi nella protesta, riferisce che da oltre un mese la struttura è pronta, ma nessuna data è stata fissata per il controllo che dovrebbe consentire la riapertura.
Conseguenze sul periodo estivo
La mancanza del collaudo rischia di protrarre la chiusura almeno fino a settembre, con conseguenze gravi anche per il periodo estivo, quando moltissimi spostamenti intensificano la necessità di una viabilità libera. Il rischio è che le aziende della zona soffrano ulteriormente, colpite da una situazione di isolamento che compromette la loro operatività e il lavoro quotidiano delle famiglie. Il prolungamento imprevisto dei disagi ha portato a proteste e minacce di mobilitazioni pubbliche se non si dovessero vedere segnali chiari di un intervento rapido.
Impatti economici e sociali per le attività commerciali e agricole
Il blocco del ponte ha ridotto drasticamente il passaggio di persone e veicoli nel quartiere isole, penalizzando le attività che qui operano. Il tessuto commerciale, già limitato, ha subito una caduta di clientela. Un esempio è la pizzeria locale: chi arriva da aprile deve guadagnare almeno sei chilometri in più per raggiungere il locale. Questo allunga i tempi e scoraggia molte persone a frequentare l’area. Lo stesso vale per negozi di alimentari e altre attività che vivono grazie al passaggio quotidiano.
Difficoltà per gli imprenditori agricoli
Anche le attività agricole risentono visibilmente della chiusura. Molti imprenditori vivono da una parte del ponte e lavorano dall’altra. Michele, imprenditore agricolo, racconta come ogni giorno si trova a dover compiere un giro lungo attraverso via spaccasassi con attrezzature e mezzi agricoli. Questo comporta sprechi di tempo e risorse, riduce la produttività e aumenta il rischio di danni alla merce e alle colture. Le difficoltà hanno sensibilizzato gli abitanti che chiedono al comune di risolvere la situazione al più presto, per non aggravare ulteriormente la crisi del quartiere.
Le richieste dei cittadini e le possibili azioni future
I residenti del quartiere isole hanno aumentato la pressione sulle autorità locali per ottenere la riapertura del ponte prima delle vacanze estive. La promessa iniziale di una chiusura limitata a pochi mesi non si è avverata. La lunga attesa ha generato forte esasperazione. I cittadini hanno preso a cuore la situazione annunciando anche la possibilità di una protesta pubblica davanti al municipio, nel caso in cui non si vedessero interventi concreti nei giorni prossimi.
L’appello principale è rivolto al sindaco e agli uffici del comune affinché accelerino il collaudo e autorizzino la riapertura. Il blocco a oltranza del ponte rischia di compromettere definitivamente l’economia locale e la qualità della vita. Il quartiere chiede di uscire da questa impasse, dove il ponte pronto resta chiuso, mentre gli abitanti continuano a subire disagi non affrontati dalle istituzioni. La risposta del comune, attesa da tempo, sarà decisiva per evitare uno scontro aperto con la comunità locale.