Un violento scontro tra due gruppi familiari ha scosso la tranquilla giornata di mercoledì 9 luglio a Sora, su viale San Domenico. Carabinieri aggrediti, feriti trasportati in ospedale, scene di violenza in pieno centro e otto persone denunciate per rissa: è questo il quadro emerso da una giornata di tensione in città. Le tensioni tra i due gruppi, radicate in passate controversie mai risolte, sono esplose in una battaglia davanti a persone che non potevano che restare sbalordite.
La lite iniziale con l’operaio enel e il preludio della rissa
Tutto è nato in mattinata, quando un uomo di 45 anni, nato nel 1979, ha avuto un duro confronto con un operaio Enel chiamato per un danno a un contatore. Secondo l’uomo, l’operaio avrebbe minacciato di aggredirlo con un’arma da taglio, accecando la situazione verso un’escalation di violenza. Non appena la tensione è salita, il 45enne ha sferrato un pugno all’operaio che poi è riuscito a risalire sul suo furgone. L’episodio era già noto alle forze dell’ordine della compagnia di Sora, chiamate intorno alle 18:50 per gestire una persona in stato di agitazione al condominio di viale San Domenico.
Presenza dei carabinieri e scorta all’uomo
A quel punto, i carabinieri hanno raccolto le testimonianze e, su richiesta dell’uomo, hanno deciso di scortarlo fino alla sua auto parcheggiata sul retro. Qui, l’inquietudine cresceva, perché il 45enne temeva di imbattersi in alcuni parenti con cui conviveva da tempo un pesante rancore.
L’esplosione della violenza su viale san domenico
Il momento di calma è durato poco. Appena usciti dalla palazzina, l’auto è stata bloccata da un gruppo di uomini e donne appartenenti alla famiglia rivale. Tra loro, il capofamiglia di 66 anni ha aperto con forza lo sportello dall’altra parte, obbligando il 45enne a scendere.
La violenza è scoppiata immediatamente: il 45enne è stato accerchiato e colpito al volto più volte, mentre la sua compagna, una donna di 57 anni, è stata schiaffeggiata, trascinata per i capelli e segregata in mezzo alla strada dalla moglie del 66enne.
Scontri e intervento delle forze dell’ordine
La scena è rapidamente degenerata in due schieramenti distinti, con calci, pugni e urla che hanno terrorizzato chi passava o viveva in zona. Una delle donne della famiglia rivale, la figlia di 30 anni, è finita anche lei tra i feriti della colluttazione. Due carabinieri, intervenuti per cercare di separare i contendenti, hanno resistito a spintoni e colpi diretti al corpo e al volto. L’arrivo in supporto anche di un agente della polizia di stato fuori servizio e dei carabinieri di Isola del Liri ha infine ristabilito un fragile ordine dopo diversi minuti concitati.
Le conseguenze: feriti ricoverati e otto persone denunciate
Il bilancio della violenza comprende cinque feriti: il 45enne, la sua compagna e la figlia 30enne della seconda famiglia, tutti portati al pronto soccorso dell’ospedale Santissima Trinità di Sora, oltre ai due carabinieri coinvolti durante l’intervento. Alle visite mediche sono state attribuite prognosi comprese tra 4 e 10 giorni per le persone coinvolte.
Gli otto individui responsabili della rissa, tra cui cinque uomini e tre donne, sono stati identificati e denunciati a piede libero per rissa dal pm di Cassino, Mattei. Tra questi figurano l’uomo di 45 anni, la compagna 57enne, lo zio di 59 anni, e cinque membri della famiglia rivale: il capofamiglia di 66 anni, la moglie, i tre figli di 26, 30 e 36 anni . Il pubblico ministero ha deciso di non pesare con misure più severe come l’arresto, mancando elementi sufficienti.
L’episodio ha lasciato un segno sulla cittadina di Sora, mostrando come rancori mai sopiti possano scatenare violenze in luoghi pubblici dove la sicurezza dovrebbe essere garantita per tutti. Le indagini restano aperte per chiarire ogni dettaglio e valutare eventuali ulteriori sviluppi giudiziari.
