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Scomparso da nove mesi a cassino, ricerche serrate sull’ultimo segnale del cellulare tra valle e monte cassino

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Nel cuore del Lazio, a Cassino, continua senza sosta la ricerca di Franco Vettese, pensionato di 77 anni disperso dalla mattina del 7 ottobre 2024. L’uomo è sparito durante una passeggiata abituale senza lasciare tracce, suscitando allarme tra familiari, autorità e volontari. L’ultimo segnale del suo cellulare, registrato sulle pendici di monte Cassino, ha guidato le operazioni di ricerca che non hanno ancora portato a nessun risultato concreto.

L’episodio della scomparsa e il contesto familiare

Franco Vettese, ex dipendente della Telecom Italia, viveva a Cassino con la famiglia: era sposato e padre di una figlia. La mattina del 7 ottobre 2024 è uscito di casa con l’intento di fare una passeggiata, un’abitudine che teneva assiduamente. Prima di allontanarsi, ha parlato al telefono con il cognato, comunicazione che è risultata l’ultimo contatto diretto con l’esterno. Da quel momento non si sono avute più sue notizie.

L’uomo, descritto come tranquillo e abitudinario, non ha mai manifestato intenzioni di allontanarsi a lungo. Gli accertamenti sui movimenti bancari e telefonici non hanno restituito alcuna anomalia. Non ci sono state chiamate o transazioni che potessero tracciare una possibile destinazione o coinvolgimento in eventi esterni. È come se si fosse dissolto nel nulla, senza lasciare dietro di sé alcun indizio tangibile.

Il cellulare e la posizione dell’ultimo segnale

Il cellulare di Vettese ha agganciato l’ultima volta la rete telefonica lungo le pendici di monte Cassino, nell’area tra valle e collina che circonda l’abbazia. Questa porzione di territorio, caratterizzata da un terreno misto fra boschi e strade secondarie, è diventata immediatamente il fulcro delle ricerche.

Le operazioni di ricerca e le difficoltà del terreno

Sin dai primi giorni, forze dell’ordine, carabinieri di Cassino e numerosi volontari hanno scandagliato la zona, impiegando mezzi e tecniche diverse per tentare di trovare tracce dell’uomo. La conformazione aspramente articolata del terreno, però, complicava ogni sforzo, rallentando avanzamento delle squadre e deteriorando nel tempo eventuali segni lasciati da Vettese.

I sopralluoghi hanno escluso la presenza di oggetti personali recuperabili o segni di passaggio nelle aree ispezionate più di frequente. Nessun sentiero mostrava tracce fresche o indizi che potessero ricondurre all’uomo scomparso. La situazione, nel corso dei mesi, ha lasciato spazio a ipotesi di carattere accidentale ma senza conferme.

L’impiego del drone molecolare e termico

A nove mesi dalla sparizione, le autorità hanno deciso di impiegare strumenti avanzati per rinnovare le operazioni nei luoghi più impervi. Una squadra tecnica specializzata del corpo dei Vigili del Fuoco di Milano ha sorvolato con un drone molecolare e termico l’area dell’ultimo contatto telefonico di Vettese.

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Il drone, dotato di sensori sofisticati in grado di rilevare fonti di calore umano e tracce molecolari tipiche di presenza recente, ha battuto un’ampia zona sopra sentieri, radure e pendii difficilmente accessibili a piedi. L’obiettivo era trovare indizi che sfuggissero agli occhi umani o confermare la presenza di eventuali oggetti o resti.

Nonostante i rilievi prolungati e l’analisi dei dati raccolti, l’esito dell’intervento non ha prodotto elementi nuovi. Non sono scorsi segnali termici o molecolari riconducibili a Vettese, né altri indizi rilevanti. Questa situazione ha evidenziato le difficoltà oggettive nel processo di ricerca all’interno di un ambiente vasto e mutevole.

Il coordinamento delle indagini e il ruolo delle autorità locali

Le indagini sono condotte sotto la direzione del sostituto procuratore Alfredo Mattei, che opera con la collaborazione della compagnia dei carabinieri di Cassino. La scelta di coinvolgere personale dei Vigili del Fuoco di Milano nasce dalla necessità di affrontare un contesto ambientale complesso, con figure specializzate in ricerche in luoghi impervi.

Le autorità hanno mantenuto un contatto stretto con la famiglia di Vettese, sostenendo la comunicazione e garantendo l’impegno massimo nelle operazioni. Le ricerche rimangono aperte nonostante il tempo trascorso e la carenza di riscontri concreti. L’assenza totale di indizi concreti, però, impone un lavoro meticoloso e senza tralasciare alcuna pista, per non trascurare nessuna possibilità.

La comunità di cassino in allerta

Nel frattempo la comunità di Cassino resta vigile e partecipe. Le richieste di collaborazione e di segnalazioni di eventuali avvistamenti permangono attive, in attesa che una nuova traccia possa riportare alla luce il destino di Franco Vettese.

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