La provincia di Latina affronta con crescente attenzione i casi di virus West Nile che da inizio luglio hanno colpito 41 persone. Un incontro tra sindaci e la direzione della Asl Latina ha confermato un impegno diretto per prevenire la diffusione del virus, mettendo in campo disinfestazioni mirate, informazione pubblica e un coinvolgimento attivo dei medici di base. Il confronto si è svolto nell’aula consiliare del Comune di Latina ed è stato organizzato per definire strategie comuni e ottimizzare le risposte sul territorio.
Il 9 aprile 2025, presso il Comune di Latina, si è tenuta la conferenza dei sindaci pontini dedicata al virus West Nile. La convocazione è partita dalla sindaca Matilde Celentano, su richiesta della direttrice generale della Asl Latina, Sabrina Cenciarelli. All’ordine del giorno c’erano le misure di monitoraggio e prevenzione da mettere in atto. La riunione ha visto la partecipazione di 29 dei 33 sindaci o loro delegati, un segnale importante della preoccupazione e della volontà di collaborare attivamente contro il virus.
Al tavolo erano presenti, oltre a Cenciarelli, responsabili della direzione strategica Asl, direttori dei distretti socio-sanitari, del Dipartimento di Prevenzione e rappresentanti degli ospedali più coinvolti nella gestione dei casi. Il dialogo tra enti istituzionali e sanitari si è focalizzato sull’attuazione di interventi coordinati che permettano di gestire la situazione con prontezza. Il coinvolgimento diretto delle amministrazioni comunali, viste le diverse realtà territoriali, assume un ruolo chiave nel riconoscere le zone più a rischio e nell’attivare i protocolli mirati.
Le amministrazioni coinvolte hanno già attivato interventi di disinfestazione specifici in quelle aree dove si presume si siano verificati i focolai di contagio. Nel corso della riunione è stato sottolineato come le operazioni di bonifica e disinfestazione si svolgano da aprile e proseguano fino a ottobre in tutta la provincia. Le azioni mirate si concentrano soprattutto nelle zone con presenza di corsi d’acqua stagnante o con scarsa circolazione idrica.
Una richiesta ricorrente dei sindaci presenti riguarda il maggior coinvolgimento del Consorzio di Bonifica Lazio Sud Ovest, considerata la rilevante presenza di canali e corsi d’acqua a bassa attività, che possono favorire la proliferazione delle zanzare vettori del virus. L’intento è quello di inserire il consorzio nei tavoli tecnici per allargare il coordinamento operativo.
Le attività di disinfestazione si svolgono su più fronti: dal trattamento delle aree verdi e dei fossi fino alla sensibilizzazione della popolazione sui rischi connessi ai ristagni d’acqua nelle abitazioni private e negli spazi comuni.
La Asl di Latina ha messo in campo un programma di azioni preventive e di monitoraggio che coinvolge direttamente i medici di medicina generale, fondamentali per identificare rapidamente i casi sospetti. Per questo, è in corso un percorso formativo e informativo indirizzato ai medici di base, che già nei prossimi giorni vedrà ulteriori sessioni.
Queste misure mirano a migliorare il riconoscimento della malattia e a garantire un trattamento precoce, in particolare nelle fasce più fragili della popolazione. Il coordinamento tra ospedali, distretti sanitari e i medici territoriali cerca di costruire una rete capace di intercettare contagio e sintomi nella loro fase iniziale.
La direttrice generale Cenciarelli ha dichiarato che “la collaborazione con la regione Lazio e con enti di sorveglianza epidemiologica, come INMI Lazzaro Spallanzani, SERESMI e l’Istituto Zooprofilattico, rappresenta un punto fermo per un intervento tempestivo.” Alla base del lavoro c’è la volontà di mantenere alta la soglia di attenzione e intervenire subito sulle singole situazioni di rischio.
Un punto cruciale emerso nella conferenza ha riguardato le comunicazioni rivolte ai cittadini. I sindaci hanno chiesto di coordinare i messaggi per evitare confusioni o informazioni contrastanti. Lo scopo è diffondere indicazioni chiare sulle pratiche da seguire per evitare le punture delle zanzare e limitare così i contagi.
Tra le precauzioni suggerite, si ricordano l’uso di abiti coprenti nelle ore serali, evitare le esposizioni durante il crepuscolo, eliminare l’acqua stagnante da sottovasi e contenitori, usare repellenti e installare zanzariere alle finestre. Queste semplici azioni si rivelano indispensabili per tutelare le persone più vulnerabili, soprattutto chi soffre di malattie o ha condizioni di salute particolari.
Il sindaco Celentano ha precisato che, “in caso la curva dei contagi non dovesse diminuire nelle settimane a venire, la conferenza sarà riconvocata per aggiornare le misure e intensificare la risposta territoriale.” Gli enti locali dal canto loro mantengono alta l’attenzione su ogni segnale che possa indicare un ampliamento del contagio.
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