A Ischia porto si è acceso un acceso contrasto tra i tassisti locali e l’amministrazione comunale per la cancellazione di due dei pochi stalli riservati ai taxi nel cuore del paese. L’azione municipale ha scatenato una manifestazione che stamattina ha paralizzato il traffico sulle strade principali dell’isola. L’episodio assume rilievo in un momento delicato per i servizi di trasporto pubblico locale, mettendo in luce tensioni ancora irrisolte tra conducenti e autorità.
La gestione del traffico e il ritorno alla normalità dopo la protesta
Dopo alcune ore di corteo e rallentamenti, la situazione circolatoria a Ischia porto è tornata a livelli regolari. I tassisti sono rientrati in servizio, mentre la viabilità della zona centrale, fortemente congestionata durante la manifestazione, ha ripreso a scorrere. La pubblica amministrazione ha monitorato l’evolversi della protesta, pronti a intervenire in caso di necessità senza però ricorrere a misure restrittive.
La giornata ha posto l’attenzione su un problema radicato nel sistema dei trasporti isolani, che richiede soluzioni ponderate per equilibrare sicurezza e funzionalità dei servizi. I tassisti mantengono la loro opposizione, ma al momento non sono previsti nuovi blocchi. Restano aperte le trattative e necessarie ulteriori comunicazioni per evitare futuri disagi e trovare compromessi accettabili per tutti.
Intanto la cittadinanza ha potuto osservare le difficoltà e le contraddizioni nel gestire l’area urbana più frequentata, tra la presenza di mezzi pubblici e le esigenze dei pedoni. Il confronto tra amministrazione e conducenti si predispone come una questione che nei prossimi mesi richiederà ulteriori momenti di dialogo pubblico e revisione di scelte impattanti sul territorio.
Ordinanza comunale: motivazioni e impatto sugli stalli taxi
Il comune di Ischia ha pubblicato a inizio febbraio un’ordinanza che ha disposto la soppressione di due stalli per taxi in via Alfredo De Luca. La scelta nasce da un’esigenza legata alla sicurezza stradale e alla maggiore visibilità per i pedoni in un tratto di strada con alta frequentazione. L’ordinanza integra un precedente divieto risalente al 2018, ma questa volta si è deciso di estendere la restrizione con il divieto di sosta permanente proprio in corrispondenza degli spazi destinati ai taxi.
Il provvedimento mantiene intatto lo stallo posizionato davanti all’hotel Re Ferdinando, distante solo poche decine di metri, che sarà l’unico rimasto disponibile. Dal punto di vista tecnico, è stata sottolineata la necessità di migliorare la sicurezza di pedoni e ciclisti, ma la reazione delle categorie coinvolte segnala un disaccordo sulla fattibilità pratica. Secondo i tassisti, la riduzione si traduce in un peggioramento del servizio, perché aumenterà il tempo di attesa e la difficoltà di sosta in zone strategiche.
L’amministrazione ha scelto di procedere senza coinvolgere preventivamente le associazioni di categoria, elemento che ha aggravato lo scontro e generato malumori. Per i conducenti locali la mancanza di un confronto spinge a ritenere la decisione arbitraria e dannosa, vista la rilevanza del turismo nell’isola e l’aumento delle richieste nei mesi estivi.
La protesta e il corteo dei taxi per le strade di Ischia porto
Questa mattina, alla partenza dalla variante stradale esterna di Ischia porto, i tassisti si sono radunati per un corteo che ha attraversato le vie centrali della cittadina, snodandosi a passo d’uomo. Il doppio serpentone di auto bianche ha provocato rallentamenti e qualche disagio per la circolazione stradale. In molti hanno assistito al passaggio silenzioso ma deciso dei taxisti che hanno voluto esprimere il loro dissenso contro la decisione appena entrata in vigore. Il corteo, compatto e visibile, ha voluto rimarcare come la riduzione degli spazi dedicati penalizzi un settore che, già sotto pressione, fatica a mantenere il servizio nei luoghi più frequentati da residenti e turisti.
Nessun incidente, ma tensioni ancora alte
Non si sono registrati incidenti o scontri durante la manifestazione, ma le tensioni tra le parti restano alte. I tassisti hanno posto l’accento sul fatto che la protesta è stata un modo per richiamare l’attenzione su una scelta amministrativa considerata ingiusta e calata dall’alto, senza consultazioni né avvisi premonitori. La presenza di auto ferme a lungo nelle principali vie ha fatto emergere una problematica quotidiana e concreta, esprimendo una richiesta di dialogo.