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Una fiaccolata a scampia per commemorare il crollo della vela celeste che un anno fa causò tre morti

La sera del 22 luglio 2024 ha segnato una tragedia profonda nel quartiere di Scampia a Napoli. Un pezzo della Vela Celeste si è sgretolato improvvisamente provocando la morte di tre persone e ferendo undici, tra cui sette bambini. Questa sera alle 21, in via Gobetti, è prevista una fiaccolata organizzata dal comitato vele Scampia per ricordare la sciagura e mantenere viva l’attenzione sulle conseguenze di quell’evento che ha lasciato un segno indelebile nella comunità.

Il crollo della vela celeste e il suo impatto drammatico

Il 22 luglio del 2024, attorno alle 22.30, una porzione consistente della Vela Celeste è venuta giù in pochi secondi. La violenza del crollo non diede scampo a Roberto, Patrizia e Margherita, tre residenti che persero la vita. Undici persone furono ferite, tra cui sette bambini, amplificando la tragedia in un quartiere già provato da difficoltà sociali ed economiche.

La comunità di Scampia si è trovata a dover affrontare un dolore improvviso e indicibile, senza avere immediatamente risposte o soluzioni. Il comitato vele Scampia ha ricordato quell’inizio nel modo più crudo: “È sembrato di vivere la notte più brutale, quella in cui nessuno sapeva cosa fare o dire”. La tragedia non ha semplicemente tolto vite, ha segnato profondamente la percezione di sicurezza e appartenenza al territorio, lasciando una ferita ancora aperta nel tessuto sociale.

La risposta immediata della solidarietà popolare

Dopo il crollo, è stata la solidarietà a emergere come primo sollievo per chi ha subito la perdita di una casa o di una famiglia. Il comitato parla di un “sole di solidarietà” che ha illuminato quei momenti difficilissimi. In poche ore, l’Università di Scampia si trasformò in un centro di raccolta vivo e pulsante. Brandine, cibo a lunga conservazione, giocattoli per i bambini, carta igienica e omogeneizzati sono arrivati da tante mani, mettendo al bando la distanza istituzionale che sembrava insormontabile nelle ore successive al disastro.

Questa rete improvvisata e spontanea di aiuti ha colmato con rapidità le carenze nelle risposte ufficiali, garantendo una presenza concreta accanto alle famiglie rimaste senza casa. Per chi abitava nelle vele e ha vissuto in prima persona la tragedia, questa solidarietà ha rappresentato più di un sostegno materiale: un segnale di vicinanza umana che ha evitato l’abbandono totale. Eppure, nel racconto del comitato non c’è spazio per i facili trionfalismi. Quel gesto rimane comunque la testimonianza di una risposta naturale alla sofferenza in attesa che arrivino soluzioni definitive.

La fiaccolata come gesto di memoria e vicinanza alle famiglie

L’evento previsto in via Gobetti punta a celebrare il ricordo di chi è scomparso e a non dimenticare chi ha subito ferite profonde, non solo fisiche. Il percorso della fiaccolata si estenderà dalla via Gobetti fino al luogo della Vela Celeste, tornando nei luoghi che furono teatro di un momento drammatico. L’obiettivo del comitato è semplice e diretto: continuare a stare al fianco delle famiglie colpite, mantenere viva la comunità di persone che ancora oggi si confrontano con i segni del crollo.

La commemorazione non sarà terreno di polemiche o accuse dirette. Il comunicato del comitato vela Scampia richiama alla cautela e alla fiducia nel lavoro della giustizia, che dovrà stabilire le responsabilità del disastro. Il punto resta andare oltre la rabbia e il dolore, trovando forza nel ricordo e nel sostegno a chi vive in alloggi provvisori in attesa di poter tornare nella propria abitazione.

Giustizia e attesa di risposte un anno dopo la tragedia

Un anno dopo, la parte ufficiale della vicenda resta aperta. Le autorità competenti hanno l’incarico di accertare eventuali negligenze o colpe che hanno portato al crollo della Vela Celeste. Questo processo è atteso dalla comunità con la speranza che porti chiarezza e giustizia per le vittime e i loro cari.

Nel frattempo, molte delle persone coinvolte nel disastro vivono ancora in condizioni temporanee, lontane dalle proprie case. La memoria dell’evento si intreccia con la concretezza delle difficoltà quotidiane. La fiaccolata, dunque, rappresenta un punto di incontro tra passato e presente, un momento per ribadire che il dolore continua e che quello che è accaduto non si dimentica. In questo modo, la comunità di Scampia vuole difendere la propria storia e fare in modo che la tragedia della Vela Celeste resti un monito per tutti.

Clarissa Abile

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