Nel cuore del cratere del sisma dell’Aquila del 2009, undici comuni si sono uniti per mettere in campo un progetto capace di connettere arte, rigenerazione e partecipazione sociale. ARCA è l’iniziativa che punta a coinvolgere i cittadini, soprattutto i giovani, proponendo un modello di sviluppo culturale che vuole rilanciare territori segnati dal terremoto tramite interventi artistici e comunitari.
Il ruolo del usrc nel sostegno e nella promozione del lavoro di rete
L’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere ha dato un supporto fondamentale ad ARCA, promuovendo questo come un modello di collaborazione territoriale da replicare. Raffaello Fico, responsabile dell’USRC, ha sottolineato come la dimensione culturale debba andare di pari passo con la ricostruzione materiale, affinché la rinascita assuma un volto completo e condiviso.
In effetti l’USRC gioca una funzione di ponte tra enti, associazioni e cittadini, facilitando le relazioni e la governance partecipativa. Sostenere iniziative come ARCA significa alimentare processi che coinvolgono la società nelle sue componenti più diverse, favorendo dialogo e scambio. Chi abita questi luoghi non resta osservatore, ma diventa protagonista di un lavoro che incide sulla qualità della vita e sull’identità dei territori.
Partner e collaborazioni al servizio della cultura e della comunità
Al progetto aderiscono realtà di spessore culturale come il Museo Nazionale d’Abruzzo , il MAXXI L’Aquila, il Teatro Stabile d’Abruzzo e l’Università dell’Aquila, con il suo incubatore di creatività. A queste si aggiungono enti internazionali come il centro d’arte contemporanea The Current degli Stati Uniti, e organizzazioni che operano a livello locale quali la cooperativa AppStart Onlus e la Comunità 24 Luglio.
La presenza di artisti locali e internazionali arricchisce il percorso, portando nuovi sguardi e favorendo scambi culturali che fanno di ARCA una piattaforma dove si sperimentano forme d’arte con un approccio partecipato. Non si tratta solo di eventi artistici ma di un impegno collettivo per abitare i luoghi attraverso la cultura, dando forma a storie condivise che parlano dell’identità e della resilienza di queste comunità.
Il progetto arca: arte e rigenerazione nei comuni del cratere
Il progetto ARCA, presentato il 22 maggio 2025 nella sala consiliare di Barisciano, ha come cuore pulsante il lavoro collettivo tra realtà locali diverse, coordinate dalla direttrice artistica Silvia Di Gregorio. Finanziato dal Programma Restart Priorità C, ARCA durerà fino a novembre 2025 e coinvolgerà non solo gli abitanti ma anche artisti internazionali attraverso residenze creative distribuite nei territori dei comuni partner.
Obiettivo di questa iniziativa è trasformare l’arte in un’occasione concreta per riannodare legami sociali e generazionali, rendendo i borghi luoghi non solo da visitare ma da vivere e animare con progetti culturali nuovi. Laboratori nelle scuole, eventi partecipativi con le associazioni, e creazioni artistiche condivise diventano strumenti per una rigenerazione che parte dal basso, affidata alla comunità stessa. Così, i paesi di Acciano, Fontecchio, Fossa, Ocre, Poggio Picenze, Sant’Eusanio Forconese, Tione degli Abruzzi, Villa Sant’Angelo, Scoppito, Tornimparte insieme a Barisciano provano a scrivere un nuovo capitolo di rinascita.
L’impatto sui giovani e la nuova sfida per i borghi del cratere
L’attenzione verso le nuove generazioni attraversa ogni fase del progetto ARCA. I laboratori nelle scuole puntano a coinvolgere le ragazze e i ragazzi nel racconto e nella costruzione di un futuro possibile nel loro territorio, spesso messo in crisi da fenomeni di spopolamento e difficoltà economiche. Dare voce e spazio ai giovani significa creare occasioni concrete di partecipazione e appartenenza che possono rivelarsi decisive per la tenuta sociale dei borghi coinvolti.
Il sindaco di Barisciano, Fabrizio d’Alessandro, ha ricordato che questa iniziativa offre una sfida e una possibilità concreta per accompagnare la rinascita, restituendo alla comunità la centralità nell’uso e nella preservazione delle risorse locali. Così la cultura diventa leva per costruire una quotidianità che non dimentica il passato ma guarda con attenzione alle nuove prospettive. L’esempio di ARCA potrebbe ispirare altri territori a perseguire strade analoghe per non lasciare indietro chi sceglie di restare.
Lo sviluppo di queste attività proseguirà per tutto il 2025, arricchendo il calendario culturale e sociale del cratere. Il progetto si conferma come un esperimento concreto di rigenerazione attraverso l’arte e la coltivazione di una comunità che sceglie di abitare i suoi spazi a modo nuovo.