Una donna di 94 anni residente ad Acuto è stata recentemente vittima di una truffa telefonica che ha preso spunto dal racconto di un fantomatico incidente stradale. La truffa si è svolta nel pomeriggio del 3 luglio 2025, un episodio che conferma la persistenza di queste frodi nelle aree della ciociaria.
Un uomo ha chiamato l’anziana, presentandosi come avvocato e dicendole che il nipote aveva avuto un grave incidente. Il finto legale ha utilizzato la minaccia di un possibile arresto per il ragazzo e ha richiesto una somma di soldi da consegnare rapidamente a un incaricato per evitare conseguenze legali. Questa storia ha convinto la donna ad affrettarsi nel raccogliere contanti e gioielli in oro, poi consegnati al truffatore che si è presentato a casa sua poco dopo.
L’episodio è stato denunciato alle forze dell’ordine, che adesso indagano per identificare i responsabili del raggiro. I carabinieri di Anagni e della stazione di Acuto stanno raccogliendo testimonianze e controllando le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona per trovare tracce importanti.
Il modus operandi della truffa telefonica ai danni degli anziani
La tecnica usata nel caso di Acuto non è nuova: il truffatore telefona, dice di essere un legale o un rappresentante delle forze dell’ordine e racconta di un grave incidente che coinvolge un parente della vittima. Da qui parte la richiesta urgente di denaro per risolvere la situazione. Il bersaglio preferito è sempre la persona anziana, spesso avanti con gli anni e più facile da impressionare. I truffatori sanno che la preoccupazione per i familiari li rende più vulnerabili e meno inclini a dubitare.
Nel caso specifico, il racconto di un nipote in difficoltà ha spinto la 94enne a fidarsi e a consegnare denaro e preziosi. Chi si presenta poi a ritirare il denaro dice di essere un incaricato ma sparisce rapidamente, lasciando la vittima senza nulla. È un sistema che purtroppo funziona perché sfrutta l’ansia e la pressione del momento, combinati a una finestra di tempo breve che impedisce alla vittima di riflettere o chiedere aiuto.
Le indagini dei carabinieri di anagni e acuto per fermare i responsabili
Dopo la denuncia, i carabinieri della compagnia di Anagni e della stazione di Acuto hanno avviato le indagini. Gli investigatori stanno interrogando i vicini e la vittima stessa per chiarire i dettagli della visita del truffatore e ricostruire la dinamica. Vengono controllate anche le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza installate in zona. Queste immagini potrebbero fornire elementi utili all’identificazione del malvivente o dell’auto usata.
La priorità degli inquirenti resta individuare i responsabili e bloccare eventuali altre truffe simili. In casi come questo la velocità nell’intervento è cruciale perché spesso le organizzazioni criminali operano su più province, cambiando target rapidamente. Il lavoro si concentra anche sulla verifica di soggetti già noti alle forze dell’ordine coinvolti in truffe a persone anziane, una pratica sempre più comune in tutto il paese.
Il problema sociale delle truffe agli anziani e le strategie di prevenzione
Le truffe rivolte agli anziani sono ormai un fenomeno diffuso in molte aree italiane, compresa la ciociaria. Chi mette in atto questi raggiri approfitta delle condizioni di fragilità emotiva e cognitiva dei cittadini più anziani, facendo leva sui legami familiari e sulla paura di perdere i propri cari. Le richieste di denaro urgente, le storie inventate di incidenti o problemi legali sono strumenti di persuasione studiati per creare panico.
Gli ufficiali di polizia e carabinieri continuano a raccomandare prudenza: non bisogna mai aprire la porta a sconosciuti né cedere a richieste telefoniche senza prima contattare direttamente i familiari interessati. Se si ricevono telefonate sospette, va chiamato immediatamente il 112, per verificare la fondatezza delle notizie.
La prevenzione passa anche attraverso iniziative di informazione rivolte agli anziani e ai loro familiari, per far conoscere questi trucchi e insegnare a riconoscere i segnali di una possibile truffa. Spesso la distrazione o la fretta spingono a reazioni immediate, ma una verifica minima può evitare danni economici e psicologici gravi. Lo sappiamo, proteggere chi non è più in grado di difendersi è una responsabilità di tutti, e la conoscenza è l’arma migliore.