Nei weekend di Arpino, un afflusso importante di visitatori anima il centro storico, ma a creare disagi sono le condizioni in cui si trovano alcuni vicoli. Una residente ha catturato con un video la situazione di vicolo domenico gizzi, dove un vero e proprio fiume di urina scorre sulla pavimentazione, con pozze sparse ovunque. Il fenomeno interessa diverse zone al centro della città, trasformando le vie in luoghi sgradevoli e maleodoranti.
Degrado e urina in vicolo domenico gizzi e dintorni
Il video realizzato da una residente durante un recente weekend ha portato alla luce uno scenario preoccupante. Vicolo domenico gizzi, dedicato al musicista e compositore arpinate, appare letteralmente invaso da urine, con pozzanghere diffuse lungo tutta la sua estensione. Le immagini mostrano come alcune persone si liberino anche sui ciclomotori parcheggiati, ignorando qualsiasi rispetto per l’arredo cittadino e per chi abita in zona. Il problema non riguarda solo questo vicolo ma rappresenta un fenomeno diffuso nei pressi delle principali vie di aggregazione serali.
Effetti sulla pavimentazione artistica e sul decoro urbano
In effetti, la pavimentazione artistica del vicolo, pensata per valorizzare il contesto storico e culturale, viene deturpata ogni fine settimana da questa condizione. Le frequenti pozze di urina creano disagi soprattutto a chi si muove con scarpe aperte, come sandali o infradito, e mettono a disagio le famiglie che passeggiano con bambini piccoli. Questa situazione crea un senso di trascuratezza che non solo limita il godimento degli spazi pubblici, ma alimenta anche un tanfo persistente di cattivo odore.
Arpino e la chiusura dei bagni pubblici nel fine settimana
Arpino, città ricca di storia e di spazi suggestivi, durante il fine settimana si anima con un gran numero di persone che si muovono dal centro verso i vari quartieri, tra cui ponte. La popolazione in transito comprende persone di ogni età, attirate dagli eventi e dalle occasioni di incontro nelle piazze e viali principali. Il fenomeno della presenza massiccia di visitatori, però, si scontra con una carenza di servizi igienici accessibili.
I bagni pubblici cittadini restano chiusi alle 20:00 per evitare atti vandalici, anche se in qualche occasione, durante eventi speciali, rimangono aperti fino a orari più avanzati. Questa scelta, comprensibile sul piano della tutela delle strutture, lascia però scoperti un numero consistente di frequentatori che si trovano nella necessità di cercare altri punti per l’uso dei servizi.
Comportamenti incivili e conseguenze per i residenti
Molti locali, da parte loro, hanno servizi igienici interni ma non è scontato che i clienti decidano di entrarvi. Questo porta diverse persone a cercare angoli appartati nei vicoli del centro storico o nelle aree limitrofe, provocando situazioni di pubblica indecenza e danno ai residenti. Il fenomeno coinvolge in modo particolare i ragazzi ma anche adulti che non evitano di urinare vicino alle abitazioni, sotto le finestre, o davanti ai portoni, generando un impatto negativo sul decoro urbano.
Le aree più colpite e i disagi per la comunità
Non soltanto vicolo domenico gizzi subisce questo degrado. Strade come via maiura, via latina e le zone intorno a piazza san francesco saverio sono frequentemente interessate dal fenomeno delle urine a cielo aperto. Questi passaggi sono spesso situati vicino ai luoghi di aggregazione e consumo, dove il movimento di persone aumenta soprattutto nelle ore serali.
Tra i passanti e i residenti, il rischio di camminare su superfici imbrattate è elevato. Le donne e i bambini, con scarpe aperte, sono particolarmente esposti a questo disagio. Chi si sposta tra le piazze sente talvolta il tanfo anche nelle strade principali, non raro imbattersi in odori sgradevoli che si irradiano dal centro ai dintorni. A volte, la situazione è talmente critica da impedire soste in piazza san francesco saverio o al piazzale pasquale rotondi, a causa degli odori forti che ristagnano.
I residenti hanno segnalato la questione ripetutamente agli amministratori locali, ottenendo finora poche risposte concrete. La condizione di incuria alimenta il senso di abbandono e spinge a trovare iniziative di tutela autonoma.
Iniziative dei residenti per contrastare il degrado
Davanti al persistere del problema, alcuni residenti hanno deciso di agire privatamente per proteggere gli spazi dove vivono. L’idea è quella di installare telecamere di sorveglianza in punti particolarmente critici, con lo scopo di individuare e denunciare in modo diretto le persone che si rendono responsabili di atti di inciviltà.
L’uso di dispositivi privati rappresenta una mossa pragmatica per tutelare il proprio ambiente, in attesa di soluzioni più organiche. Le telecamere, infatti, oltre a fungere da deterrente, dovrebbero consentire di documentare gli episodi di degrado, offrendo una base concreta per azioni legali o amministrative.
Nel frattempo, resta il disagio dovuto all’odore persistente che con il caldo estivo si diffonde in tutto il centro. L’immagine della città risente visibilmente di questo stato di cose, compromettendo sia l’esperienza dei visitatori, sia la qualità della vita dei cittadini.