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A Gragnano inaugurata sala controllo video con 164 telecamere e 24 lettori targhe: nuovo sistema sicurezza urbana

Un nuovo centro operativo per la sicurezza è stato attivato nel pomeriggio a Gragnano, in provincia di Napoli. Qui confluiranno le immagini acquisite da 164 telecamere distribuite in diversi punti della città, incluse 24 apparecchiature per la lettura automatica delle targhe. Questo investimento punta a rafforzare la prevenzione e il controllo del territorio, riducendo le possibilità di azioni criminose.

Attivazione della sala controllo a Gragnano: dettagli tecnici e distribuzione delle telecamere

Il cuore dell’impianto appena inaugurato è una sala controllo dedicata al monitoraggio continuo delle immagini provenienti dalle 164 telecamere installate su tutto il territorio comunale. Tra questi dispositivi, 24 sono specificamente predisposti per leggere le targhe dei veicoli in transito, permettendo un controllo più puntuale e mirato su spostamenti sospetti o veicoli ricercati.

Le telecamere sono state posizionate nelle zone strategiche, capaci di coprire vie principali, piazze e punti di accesso alla città. La rete è stata progettata per garantire una copertura quasi totale, con particolare attenzione alle aree dove si registrano frequenti episodi di microcriminalità o traffico illecito. Le immagini raccolte da questi dispositivi si concentrano nella nuova sala di controllo, che permette agli operatori di intervenire tempestivamente in caso di situazioni anomale.

L’installazione delle telecamere è frutto di un progetto finanziato con fondi ministeriali. Gli investimenti tecnici hanno riguardato anche la realizzazione di collegamenti diretti e sicuri con le forze dell’ordine per garantire una risposta rapida e coordinata su tutto il territorio.

Ruolo del prefetto Michele di Bari e gli investimenti del ministero dell’Interno

Alla cerimonia di inaugurazione ha partecipato anche il prefetto di Napoli, Michele di Bari, che ha evidenziato l’importanza di questo progetto per la sicurezza della comunità. Ha sottolineato come l’iniziativa sia stata possibile grazie all’impegno del ministero dell’Interno e ai finanziamenti stanziati direttamente dal ministro Matteo Piantedosi.

Il prefetto ha definito il sistema come un passo decisivo contro la criminalità locale, sostenendo che si tratta di un modello esportabile anche in altre città della regione. Ha inoltre rivelato che il sindaco di Gragnano ha già presentato un nuovo progetto per ottenere altre risorse dal ministero, per un importo di circa 410mila euro. Questa seconda tranche di fondi servirà ad ampliare ulteriormente il sistema di videosorveglianza, aumentando la copertura e migliorando la qualità delle immagini.

L’intervento del prefetto ha ribadito che l’efficacia di questi strumenti si misura nella capacità di prevenire reati e creare un senso di sicurezza diffuso tra i residenti, rafforzando la collaborazione tra istituzioni e comunità locale.

Collegamento con le forze dell’ordine e impatto previsto sul controllo del territorio

Le immagini raccolte dal sistema di videosorveglianza di Gragnano saranno trasmesse direttamente alle centrali operative dell’Arma dei carabinieri e della Polizia di Stato. Questo collegamento diretto permette una verifica immediata delle segnalazioni e un intervento tempestivo sul territorio.

Il flusso continuo di dati video contribuisce a creare un quadro dinamico della situazione cittadina, rendendo possibile riconoscere movimenti sospetti o elementi che possono indicare il rischio di reati. L’attivazione dei 24 lettori targhe si rivela cruciale per tracciare veicoli coinvolti in furti, rapine o altri crimini, favorendo indagini più rapide e precise.

Sistema integrato a supporto della sicurezza urbana

Questo sistema integrato doppia la capacità di controllo e sorveglianza della città, riducendo i tempi di risposta delle forze dell’ordine e aumentando la percezione di sicurezza tra abitanti e commercianti. L’operazione fa parte di una strategia più ampia che punta a disincentivare azioni criminose, limitando le occasioni per i malviventi.

Il progetto a Gragnano si inserisce in una serie di interventi che, negli ultimi anni, hanno messo al centro il controllo tecnologico come mezzo per sostenere le attività investigative e di prevenzione nelle città italiane.

Monica Ghilocci

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Monica Ghilocci

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