Il film Bunny-Man apre una nuova fase di riprese nella capitale italiana, aggiungendo al cast due figure di rilievo: Giancarlo Giannini, celebre attore nominato all’Oscar, e Tatiana Luter. La pellicola, prodotta da Andrea Iervolino, mescola un cast internazionale e una trama che intreccia arte, vendetta e corruzione. La storia si svolge intorno alla doppia vita di un artista hip-hop di successo che cerca giustizia per la sorella vittima di violenza, affrontando un sistema giudiziario corrotto. L’uscita nelle sale è fissata al 2026.
Le riprese di Bunny-Man a Roma partiranno la prossima settimana e segneranno l’ingresso sul set di Giancarlo Giannini e Tatiana Luter. Giannini vestirà i panni del giudice Gladwell, mentre Tatiana interpreterà la moglie Luise, due ruoli cruciali sul piano narrativo. La loro partecipazione si aggiunge a un gruppo composto da nomi come James Franco, Bella Thorne, Mike Tyson, Debora Nascimento, Meredith Mickelson e Lexi Coons. Questo cast eclettico mescola volti del cinema e dello sport, creando un insieme unico. La presenza degli attori italiani rappresenta un punto di forza e apre a un dialogo tra diverse culture cinematografiche.
Andrea Iervolino ha sottolineato come Giannini e Luter portino sul set “eleganza e forza scenica”, contribuendo a dare spessore ai personaggi immersi in una vicenda dalle molte pieghe. La variabilità del cast si riflette nella trama, che si muove tra thriller e drammaticità, toccando temi anche delicati. Un mix che mira a catturare l’attenzione del pubblico internazionale, mantenendo una base solida sulla scena italiana.
Bunny-Man segue la vita di un artista hip-hop miliardario, noto con quel nome d’arte, la cui esistenza pubblica è una maschera che nasconde ferite profonde. La sua vita scorre tra concerti, fama e ricchezze fino al momento in cui la sorella decide di togliersi la vita, spinta da un trauma devastante: una violenza sessuale subita da due giovani rampolli. Quel suicidio scatena in Bunny-Man una volontà di verità che lo porta a indagare dietro la facciata dorata.
Il suo cammino non si limita a scoprire i responsabili ma lo trascina in un labirinto di corruzione e complicità. Diverse figure del potere, intrecciate nel film, ostacolano il percorso verso la giustizia. La trama mette in luce le contraddizioni di un sistema giudiziario che diventa terreno per giochi di potere. Il protagonista trova nella rabbia e nella determinazione i motori per affrontare una rete di silenzi e manovre nascoste.
La storia di Bunny-Man non è solo un racconto di vendetta, ma un viaggio nelle zone grigie di un ambiente dove arte e crimine si intrecciano.
Il personaggio del giudice Gladwell svolge un ruolo centrale nel bloccare la giustizia nel racconto. Grazie alla sua manipolazione, i responsabili della violenza sulla sorella del protagonista riescono a ottenere l’assoluzione. Gladwell non agisce da solo: la moglie Luise, un personaggio ambiguo e seducente, ha un rapporto complesso con il malavitoso Mr. Fox. È proprio Mr. Fox a orchestrare le trame che coinvolgono i due giovani ricchi, spingendo la vicenda verso un livello più oscuro.
La presenza di questi personaggi mette in evidenza la complicità e il potere occulto dietro le porte del tribunale. Bunny-Man dovrà ricostruire con pazienza i pezzi di questo piano criminale, affrontando ogni complice o copertura messa in atto. La dinamica tra giudice, moglie e malavitoso mostra come la giustizia possa essere piegata dagli interessi personali e dalle pressioni esterne.
L’intreccio tra i protagonisti evidenzia come il cinema indaghi i meccanismi di controllo e manipolazione nel campo legale, offrendo spunti di riflessione importanti sulla fiducia nel sistema giudiziario.
Andrea Iervolino è il produttore di Bunny-Man e ha espresso entusiasmo per l’ampliamento del cast con Giancarlo Giannini e Tatiana Luter. L’obiettivo è realizzare un lavoro che, pur mantenendo un ritmo da thriller, non si limiti all’azione ma racconti con intelligenza un tema delicato. Iervolino ha elogiato la qualità degli attori italiani che entrano nel progetto, sottolineando come la loro esperienza contribuisca a una narrazione più profonda.
Le riprese previste a Roma rappresentano una fase decisiva per il film, che punta a un pubblico ampio grazie a una storia che unisce elementi globali e ambientazioni riconoscibili. La combinazione di volti noti e interpreti emergenti punta a dare freschezza e attrazione, confermando l’impegno del produttore su progetti di respiro internazionale.
L’uscita prevista nel 2026 lascia spazio a una lavorazione accurata, tra riprese e post-produzione, per un film che punta a lasciare un segno entro il prossimo anno cinematografico.
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