Torre Annunziata ospita, dal 5 agosto a fine ottobre, il premio oplonti – siamo gocce dello stesso mare, un evento che mette in luce chi si è distinto nella difesa dei diritti umani e della città stessa. L’iniziativa, ideata e diretta da Marisa Laurito, si svolge nell’ambito della manifestazione “Torre Annunziata, miti, leggende e futuro“, realizzata con il comune e sostenuta dalla Regione Campania. L’evento unisce la valorizzazione delle figure coraggiose al recupero di tradizioni locali, per raccontare una città alla ricerca del proprio rilancio.
Il programma culturale e la rievocazione storica sulla spiaggia di roviglano
La manifestazione prende il via con un appuntamento particolare: la rievocazione del ritrovamento della Madonna della Neve, prevista sulla spiaggia antistante lo scoglio di Roviglano a partire dalle 18.30. Sul palco, sotto la regia e il coordinamento di Gennaro Monti, si alternano performer musicali come Sonia De Rosa, Massimo Masiello, Vincenzo D’Ambrosio e altri artisti con strumenti tradizionali tra cui mandolino e chitarra, con l’obiettivo di immergere il pubblico in atmosfere legate al folclore locale.
Rievocazione e valori condivisi
Questa rappresentazione, più di una semplice messa in scena, mira a fare riaffiorare ricordi e valori condivisi dalla comunità oplontina. Il richiamo alla Madonna della Neve si lega a un passato carico di missaggi tra storia e fede popolare, e la scelta della spiaggia come location integra natura e cultura offrendo un’esperienza immersiva.
Le storie di donne e madonne negli scavi di oplontis
Il 26 settembre l’attenzione si sposta negli scavi archeologici di Oplontis con lo spettacolo “Storie di Donne e Madonne“, diretto da Marisa Laurito. Qui, il racconto si concentra su figure femminili e sacre che intrecciano tradizione e suggestioni religiose. Tra le interpreti figurano nomi noti come Fiorenza Calogero, Cristina Donadio e Sabrina Efionayi, affiancate dal coro polifonico Kore della Sirena.
Collegamento tra cultura e immaginario collettivo
La scelta di una location storica come gli scavi sottolinea il legame stretto tra cultura materiale e immaginario collettivo. Questo evento getta luce su percorsi di vita e di fede femminili che hanno lasciato tracce profonde nel tessuto sociale e spirituale della zona. La narrazione si concentra sul coraggio e sulla determinazione di donne spesso rimaste in ombra, creando un dialogo tra passato e presente.
La festa della madonna della neve e la cerimonia di premiazione
Il 22 ottobre Torre Annunziata si animerà con la festa in onore della Madonna della Neve, momento centrale della manifestazione. L’immagine venerata verrà portata in processione per le strade, coinvolgendo cittadini e fedeli in un segno visibile di identità e tradizione religiosa. La processione rappresenta un rito che lega la comunità, rinsaldando il senso di appartenenza con le sue radici storiche e spirituali.
Cerimonia di premiazione e riconoscimenti
Il giorno seguente, il 23 ottobre, è previsto il momento clou del premio con la cerimonia di premiazione al Cineteatro Nexus – Maximall Pompei alle ore 20. La giuria, composta da figure istituzionali e culturali di spicco come il sindaco Corrado Cuccurullo, Ileana Del Bello di Amnesty International Italia e il coordinatore di Articolo 21 Giuseppe Giulietti, selezionerà i protagonisti meritevoli. Durante la cerimonia si ricorderà anche Giancarlo Siani, giornalista ucciso dalla camorra 40 anni fa, richiamando lo spirito di resistenza e giustizia alla base del premio.
Le motivazioni e il valore sociale del premio secondo marisa laurito e le istituzioni locali
Marisa Laurito, ideatrice del premio, ha spiegato che l’iniziativa nasce dall’esigenza di riconoscere chi, attraverso impegno concreto e coraggio, ha contribuito a migliorare la società. L’attenzione non si rivolge solo a personalità pubbliche ma anche a cittadini comuni che si sono distinti nella difesa dei diritti e nella valorizzazione del territorio. Laurito ha sottolineato come questi esempi rappresentino un modello cui guardare per ripensare positivamente al futuro della città.
Interventi delle istituzioni
Il sindaco Corrado Cuccurullo ha richiamato la storia di Torre Annunziata, una realtà urbana con radici profonde e desiderio di riscatto. Il riconoscimento, per lui, va oltre il semplice premio: è un invito a guardare al domani con una prospettiva fondata su valori concreti e su persone capaci di fare la differenza. Felice Casucci, assessore regionale, ha definito i riti e le celebrazioni come espressioni di un bisogno collettivo di sacralità che supera barriere culturali e sociali. A suo giudizio, questi momenti aiutano a rinsaldare legami e promuovere unità attorno a una storia condivisa.
Questa edizione del premio oplonti combina, così, la dimensione culturale e identitaria con la celebrazione di chi non si è tirato indietro davanti a sfide che riguardano tutti, preservando la memoria dei sacrifici passati e accendendo speranze per nuove vie di impegno civico nel territorio campano.