La gestione di Abc si trova in una fase delicata che rischia di condizionare pesantemente il servizio di gestione rifiuti per la città. La discussione sul bilancio previsionale 2025 ha messo a nudo diverse criticità, portando la maggioranza a uno stallo senza soluzioni immediate. I nodi da sciogliere riguardano costi del personale, possibili conseguenze economiche per cittadini e amministrazione e scenari poco confortanti che potrebbero ripercuotersi sull’intera organizzazione dell’azienda.
Maggioranza bloccata dopo la riunione sul bilancio Abc
Martedì sera la maggioranza si è confrontata per diverse ore sui conti di Abc senza trovare una soluzione condivisa. Il confronto ha confermato dubbi forti sulla possibilità di votare il bilancio così com’è. Enrico Michetti, esperto in materia amministrativa, ha chiarito che “il documento non è approvabile in queste condizioni”, una posizione in linea con quella di alcuni consiglieri, del dirigente del settore Diego Vicaro e dei revisori dei conti di Abc. Questi ultimi hanno evidenziato alcune incongruenze che mettono a rischio la validità del bilancio. La maggioranza si è quindi presa un giorno di riflessione che, piuttosto di dissipare i dubbi, li ha accentuati. C’è chi teme che la situazione possa portare a scelte drastiche, ma al momento l’unica certezza è un immobilismo preoccupante.
Un puzzle complicato senza punti di riferimento
Gli interlocutori si trovano davanti a un puzzle complicato, senza chiari punti di riferimento. L’assenza di una proposta concreta agita l’aula e lascia la decisione su un piano incerto. I conti in rosso e le anomalie riscontrate sono ostacoli evidenti che compromettono la governabilità di Abc. L’attuale contesto politico e amministrativo non aiuta una risoluzione rapida, evidenziando quanto sia delicato e complesso il riassetto dell’azienda.
Le possibili conseguenze dell’assenza di bilancio approvato
Non votare il bilancio di previsione equivale quasi certamente a mandare Abc in liquidazione. Questo scenario, già vissuto in passato con un’altra partecipata dei rifiuti, Latina Ambiente, avrebbe un impatto significativo sulle casse comunali. L’ente pubblico, a quel punto, dovrebbe farsi carico dei costi di liquidazione con un inevitabile aggravio per i cittadini. Va considerato il peso di questa scelta su tutta la città, perché trasferire le spese delle anomalie gestionali direttamente agli utenti rappresenta un problema sociale ed economico rilevante.
Riflessioni sull’impatto economico
L’esito opposto, l’approvazione del bilancio, implicherebbe un aumento del Pef di circa il 30%. Quel rialzo si tradurrebbe in un più pesante onere sulle bollette Tari, di nuovo a carico dei cittadini. Questa strada copre i costi ma mette in difficoltà famiglie e imprese alle prese con spese più alte per il servizio rifiuti.
Esiste una terza via, la più complicata sotto il profilo dei tempi e del confronto: riunire sindacati e azienda per rivedere insieme tutte le anomalie denunciate dall’amministrazione comunale. Risolvere a tavolino, in un clima già teso, le questioni più spinose, potrebbe richiedere tempo e una volontà che al momento sembra vacillare. In questa ipotesi, l’azienda potrebbe ripartire da regole più chiare e controbilanciare gli squilibri emersi nel bilancio. Ma resta un percorso incerto.
Anomalie fra costi del personale e scelte passate nel bilancio Abc
Uno dei principali dubbi riguarda l’aumento dei costi per il personale. La relazione del comitato di controllo analogo richiama come già dal 2021 si siano registrati incrementi salariali e avanzamenti di categoria senza procedure selettive trasparenti o concorsi. In pratica, circa cento dipendenti hanno beneficiato di promozioni contrattuali in modo non completamente giustificato. Questo ha fatto lievitare le spese per stipendi e indennità a un livello molto alto, in un momento che coincideva con la campagna elettorale per la carica di sindaco tra Coletta e Zaccheo. Il riferimento a quel periodo non è casuale: alcuni consiglieri suggeriscono che quelle decisioni abbiano avuto motivazioni “più politiche che tecniche”.
Preoccupazioni tecniche e politiche
Dal punto di vista tecnico, la crescita spropositata dei costi per il personale, che nel 2025 dovrebbe superare il 59% dei ricavi derivanti dalle vendite, rappresenta una spia rossa troppo evidente. Se un’azienda pubblica consacra più della metà dei suoi guadagni solo per pagare il personale, perde capacità di investimento e di equilibrio finanziario. I revisori e i dirigenti hanno puntualizzato come questa dinamica rischi di compromettere la sostenibilità stessa di Abc.
L’attenzione si concentra anche sui meccanismi decisionali degli ultimi anni, che hanno permesso tali aumenti senza un controllo rigoroso. Questo ha minato la fiducia nelle scelte gestionali e complicato la definizione del bilancio 2025. Il rischio di ulteriori ricadute economiche grava ora direttamente sui consiglieri, chiamati a una votazione che appare sempre più problematica.
Le prossime settimane saranno decisive. La città e l’amministrazione si trovano a un bivio: accettare sacrifici economici importanti o affrontare una riorganizzazione delicata dai contorni ancora poco chiari. Ogni mossa sarà attentamente esaminata da chi segue con interesse la gestione pubblica dei servizi essenziali.