L’appuntamento con la prima edizione dell’Aquilonia Jazz Fest segna un momento importante per il borgo irpino, che dal 7 agosto 2025 ospiterà quattro giorni dedicati alle diverse sfaccettature del jazz. L’evento porterà musica, cultura, e momenti di confronto con presentazioni di libri, creando un dialogo tra tradizioni musicali locali e quelle afroamericane, che sono all’origine stessa del jazz.
Un festival che unisce radici mediterranee e afroamericane
L’Aquilonia Jazz Fest nasce con l’idea di mettere in luce il legame storico tra la cultura musicale del Sud Italia e quella afroamericana. Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, questi mondi si incontrarono dando origine a quel primo jazz che ha avuto tra i suoi protagonisti i musicisti delle bande musicali italiane. Un’eredità che il festival intende celebrare nei suoi concerti e nelle iniziative che animeranno le strade del borgo. La Banda Musicale di Calitri, ospite speciale del festival, rappresenterà simbolicamente questo ponte culturale, portando in strada il proprio repertorio e contribuendo alla festa dell’Aquila irpina.
Organizzazione e apertura
Il festival è curato dal Comune di Aquilonia e dalla Pro Loco “Dante Castucci“, con la direzione artistica affidata al chitarrista Antonio Onorato. La cerimonia di apertura, prevista il 7 agosto alle ore 17.30 nella Casa della Cultura, vedrà la partecipazione delle istituzioni locali e un intervento musicale che darà il via al festival. La serata si concluderà con una performance al Midnight Jazz Bar, in corso Vittorio Emanuele, affidata al duo formato da Rocco Melillo alla tromba e Michele Di Martino al piano, che accompagneranno il pubblico fino a tarda notte.
Concerti di rilievo e premi per artisti del jazz italiano
Il cuore musicale dell’Aquilonia Jazz Fest si concentrerà dal 8 al 10 agosto con tre concerti serali alle 21.30, tra piazza Marconi e largo Belvedere. Questi appuntamenti punteranno sul jazz italiano, con interpreti di qualità come il chitarrista Gigi Cifarelli e la fisarmonicista Rita Di Tizio. Antonio Onorato, anima dell’evento, sul palco presenterà anche uno special guest, il sassofonista Pasquale Innarella, a cui sarà consegnato il “Premio Aquilonia Jazz Fest 2025”. Le esibizioni includeranno l’omaggio ai leggendari tanghi di Astor Piazzolla, attraverso lo stile raffinato di Di Tizio, e le intense sonorità del jazz mediterraneo che si intrecciano con i suoni degli Stati Uniti.
Un incontro di tradizioni
Gli spettacoli rappresenteranno l’incontro fra le grandi tradizioni afroamericane e le atmosfere locali del sud Italia, valorizzando la propria radice mediterranea e mostrando la versatilità di questo linguaggio musicale. L’evento si rivolge a un pubblico attento e appassionato, portando il jazz nelle piazze centrali di Aquilonia, valorizzando così il borgo anche come una cornice perfetta per la musica.
Presentazioni di libri che raccontano il jazz e la musica napoletana
Il festival non tralascia la parte culturale che accompagna la musica. Saranno tre le presentazioni di libri di rilievo dedicate al jazz e alla musica italiana. Venerdì 8 agosto, alle 17.30, Fabio Mariani illustrerà il suo testo “Chord melody. Jazz standard”, una raccolta di 50 studi utili per approfondire i temi tecnici e teorici del jazz, destinata a musicisti e appassionati che vogliono affinare le proprie competenze.
Il giorno successivo, alle 17.30, Carmine Aymone proporrà il suo racconto su Pino Daniele con il libro “Yes I Know… Pino Daniele. Tra pazzia e blues: storia di un Masaniello newpolitano”, a dieci anni dalla scomparsa del cantautore. L’opera ripercorrerà l’infanzia difficile di Daniele nei vicoli di Napoli, i suoi album storici e le collaborazioni con grandi nomi della musica mondiale, fino al commosso omaggio in piazza del Plebiscito.
Chiusura con uno sguardo sul jazz contemporaneo
Domenica 10 agosto chiuderà il ciclo di incontri “A bordo palco”, l’ultimo libro di Paolo Romano. Il testo, descritto come ironico e tagliente, esplora i mutamenti del jazz contemporaneo, tra la fine delle grandi scuole del Novecento, l’ingresso dell’elettronica, i cambiamenti nel pubblico e l’impatto delle nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale e le autoproduzioni musicali. Carlo Pecoraro e Valeria Saggese guideranno i dialoghi con gli autori in questi appuntamenti.
Musica dal vivo e jam session, oltre alle escursioni culturali
Le notti del festival continueranno fino alle due del mattino con jam session al Midnight Jazz Bar. Il trombettista Rocco Melillo, protagonista dell’apertura, guiderà gli incontri musicali insieme a Michele Di Martino, Marco Contardi e la voce di Luana Croella. Queste serate offrono occasioni di improvvisazione e scambio tra musicisti, creando un’atmosfera densa di energia nel centro di Aquilonia.
Escursioni tra natura e storia
Accanto alla musica, i partecipanti avranno modo di scoprire la storia e le ricchezze naturali e culturali del territorio. Il Museo Etnografico, uno dei maggiori in Italia, conserva tracce della vita contadina e artigiana della zona, narrando gesti e attività della comunità locale con un taglio concreto e diretto. Il Parco Archeologico di Carbonara, noto come “Pompei medievale”, costituisce un patrimonio prezioso per la memoria storica della regione e rappresenta un punto di riferimento per gli abitanti di Aquilonia, legati a questa identità millenaria.
Non manca la visita alla Badia di San Vito, costruzione risalente alla metà del XIII secolo, con la sua caratteristica facciata e la quercia roverella secolare accanto al portale, al centro del catalogo degli alberi monumentali della Campania. Questi spazi stimolano la curiosità e offrono un contesto variegato alle giornate di musica e confronto.
Tutti gli spettacoli e le iniziative saranno a ingresso gratuito, consentendo agli spettatori di godere dell’evento senza barriere. Aquilonia si prepara così a trasformarsi in un luogo di incontro della cultura jazz, ma anche della storia, invitando il pubblico a vivere un’esperienza completa tra suoni, racconti e bellezze locali.