Archi, piccolo borgo in provincia di Chieti, ospiterà un evento dedicato a anìbal troilo, noto come pichuco, musicista argentino di tango con origini arcesse. Il 26 luglio nel centro storico del paese si terrà il pichuco festival, una giornata ricca di iniziative pensate per celebrare il legame tra l’arte di troilo e la sua terra d’origine. L’appuntamento richiama residenti e appassionati di musica da diverse regioni, offrendo un’occasione unica per riscoprire la storia personale e artistica di uno dei protagonisti del tango.
Il legame di anìbal troilo con il borgo di archi
Il legame di anìbal troilo con Archi affonda le radici nella migrazione dei suoi nonni paterni. Quirino Troilo e Concezia lasciarono Archi a fine Ottocento, spinti dalla speranza di trovare un futuro migliore a Buenos Aires, come molti abitanti dell’area abruzzese di quel periodo. In Argentina costruirono una nuova vita che ha permesso al loro nipote di diventare uno dei volti più noti del tango mondiale. I nonni materni di troilo erano originari di Agnone, in Molise, ma fu da Archi che arrivò l’eredità culturale che ha influenzato l’identità familiare. Nato l’11 luglio 1914 nella capitale argentina, troilo ha scelto il bandoneon come strumento e ha creato una vasta produzione musicale composta da ben 485 brani, collaborando con i maggiori esponenti della musica tango come osvaldo pugliese e astor piazzolla.
Riflessi del passato nel festival di archi
Questa storia di migrazione e ritorno si riflette nel festival di Archi, che intende riconoscere sia le radici del musicista sia l’impatto culturale che ha avuto a livello mondiale. L’evento lega idealmente il passato del borgo con il presente della musica internazionale, ponendo l’accento sul valore della memoria e della tradizione. La celebrazione nel centro storico, dove vivono poco più di duemila persone, assume così valore simbolico ma anche pratico, attirando l’attenzione di pubblico e media.
Il programma del pichuco festival e le attività in calendario
La prima edizione del pichuco festival si svolgerà a partire dalle 17, con una tavola rotonda intitolata “anìbal troilo pichuco. il mito, la musica e le origini”, organizzata in largo fontana tommaso melchiorre. L’incontro vedrà la partecipazione di esperti del tango e di familiari del musicista. Leonardo porreca, presidente dell’associazione “pichuco and friends”, aprirà la serata, seguito da francisco alejandro torné, nipote diretto di troilo. Interverranno poi daniela fidanza, direttrice dell’orchestra “lo que vendrà”, e lia giancristofaro, antropologa dell’università d’annunzio di chieti-pescara. Questo momento offrirà ai presenti un’analisi dettagliata che spazia dall’eredità musicale fino agli aspetti culturali legati alle radici del compositore.
Concerti e spettacoli dedicati a troilo
Dalle 18 proseguiranno gli eventi con il concerto di simone marini e la gran tango, che offrirà una selezione dei brani più famosi di troilo. Accanto alla musica, si esibiranno maestri di tango argentino come gianluca viola, monica chiavarini e fabian braña, con performance che uniscono danza e musica in un’esperienza comunicativa diretta. La serata entrerà poi nella sua seconda fase alle 21, nella sala consiliare “vittime di rigopiano”, dove verrà presentato il libro “aníbal troilo. el bandonéon mayor de buenos aires”, scritto da nicola corona. Questa presentazione aggiungerà dettagli biografici e storici molto apprezzati dagli studiosi e dagli appassionati.
Alle 21.45 la piazza g. marconi ospiterà lo spettacolo “danzando l’invisibile. viaggio tra tango e arte” curato da carla cerbaso. A seguire, sempre nella stessa piazza, si svolgerà la milonga con musica dal vivo di simone marini e la gran tango, accompagnata dal tj danilo caravaggio. Il pubblico potrà così immergersi completamente nell’atmosfera del tango.
Esposizioni e stand gastronomici per celebrare troilo e la cultura argentina
Oltre agli spettacoli, il festival propone una mostra fotografica intitolata “toda una vida. la musica, gli affetti e le passioni di anìbal troilo”, che raccoglie materiali inediti provenienti dal museo casa carlos gardel di buenos aires. L’esposizione mette in luce aspetti sconosciuti della vita del musicista e permette di osservare più da vicino il percorso che ha segnato il suo successo. Le fotografie rivelano momenti privati e pubblici, approfondendo la conoscenza del personaggio e del contesto in cui si è sviluppato.
Non mancherà uno stand gastronomico, denominato “le sfiziosità di pichuco”, che proporrà una selezione di piatti tipici a base di empanadas, dolci tradizionali abruzzesi e altri sapori legati alla cultura italo-argentina. Questi sapori rappresentano un ponte tra la cucina locale e le radici di troilo, rafforzando l’idea che il festival si presenti come un momento di incontro e scambio culturale. Il cibo diventa così parte integrante della festa, capace di unire i partecipanti attraverso gusti cari sia a Buenos Aires sia a Archi.
I numerosi appuntamenti in programma per il 26 luglio a Archi rappresentano una tappa significativa per omaggiare un artista che ha segnato la storia del tango e che, pur vivendo dall’altra parte del mondo, continua a mantenere un legame vivo con le sue origini. Il festival permette di riscoprire questa storia con nuovi occhi, aprendo uno spazio per la musica, la riflessione e la convivialità.