Nel pomeriggio del 3 luglio 2025 la polizia di stato di latina ha fermato due uomini originari della campania, residenti nella provincia di roma, con l’accusa di tentata truffa aggravata in concorso. I fatti sono avvenuti a terracina, dove i malviventi avevano messo in atto uno stratagemma basato su un presunto incidente stradale mai realmente avvenuto, tentando di estorcere soldi a un automobilista ignaro. Le forze dell’ordine hanno agito dopo la segnalazione della vittima, riuscendo a bloccare i sospetti proprio mentre aspettavano un’ulteriore somma di denaro.
Il raggiro sulla ss 148 pontina: come si è svolta la truffa
Tutto è nato sulla statale 148 pontina, durante un normale spostamento in auto. La vittima stava guidando la sua vettura quando un altro veicolo, occupato da due individui, gli ha letteralmente tagliato la strada. Il conducente del secondo automezzo ha iniziato a suonare insistentemente il clacson, costringendo l’altro a fermarsi. A quel punto, l’uomo è sceso con un atteggiamento aggressivo e ha accusato il guidatore di aver provocato un danno al suo veicolo.
Questo falso testimone, con toni violenti, ha chiesto un rimborso immediato, minacciando conseguenze se non avesse ricevuto una somma di denaro. La persona accusata, convinta di non aver commesso alcun danno, ha cercato di spiegare la situazione ma è stata spinta a cedere una prima tranche di 600 euro in contanti. Non soddisfatto, il truffatore ha preteso subito altri cento euro, ottenuti dal malcapitato prelevando da un bancomat nelle vicinanze.
Tuttavia, la richiesta non finiva lì: la vittima è stata costretta a spostarsi verso una banca vicina per prelevare una cifra ulteriore, da fornire ai truffatori. Nel tragitto verso la filiale, l’uomo ha contattato il numero unico di emergenza 112 e ha raccontato ciò che stava accadendo. Così gli operatori hanno subito attivato la polizia di terracina.
L’intervento delle forze dell’ordine
Gli agenti del commissariato di terracina sono arrivati rapidamente sul posto e hanno sorpreso i due truffatori fuori dalla filiale bancaria dove aspettavano di ricevere il denaro finale. Durante il controllo della loro auto, la polizia ha trovato della carta vetrata. Questo materiale, probabilmente usato per creare dei graffi sulla vettura della vittima, serviva a convincere circa il contatto tra i due veicoli, elemento chiave per la richiesta di risarcimento.
D’accordo con la procura della repubblica di latina, i due uomini sono stati arrestati e portati in carcere. Il giorno seguente l’arresto è stato convalidato, con la conferma della custodia cautelare in carcere. Tutta la somma estorta – che superava i 850 euro – è stata restituita alla vittima.
La truffa estiva: avvertimenti e consigli dalla polizia di stato
Questo caso si inserisce in un contesto già noto, dove con l’avvicinarsi del periodo estivo aumenta la frequenza di truffe ai danni di cittadini anche in provincia di latina. Gruppi organizzati mettono in atto raggiri telefonici e di persona. Non è raro che usino tecniche di ingegneria informatica per far sembrare le chiamate provenienti da numeri ufficiali, come quelli di questure, carabinieri, guardia di finanza, polizia locale, o anche banche e poste.
La polizia di stato ricorda a tutti di non fidarsi di sconosciuti che chiedono denaro con la scusa di emergenze familiari o incidenti. Per evitare di cadere in truffe, è fondamentale mai aprire la porta di casa a persone non identificate. Se si riceve una richiesta sospetta, il comportamento corretto è chiamare subito il 112, dove risponde un operatore reale, formato per aiutare e consigliare sulle situazioni critiche.
Importanza della collaborazione civile
La vicenda di terracina dimostra quanto sia importante mantenere alta la guardia e affidarsi alle forze dell’ordine. Il controllo diretto della sicurezza pubblica, collegato alla collaborazione dei cittadini, rappresenta l’arma più efficace contro i tentativi di raggiro in un territorio dove la presenza criminale resta attiva, soprattutto nei mesi caldi.