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Arrestato un 20enne a napoli dopo rapina con disabile scaraventato a terra e investito

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Un episodio violento scuote la periferia di Napoli: un giovane di vent’anni è stato arrestato per una rapina che ha coinvolto un uomo con gravi problemi di disabilità. La vicenda, intrecciata a un tentativo di furto in abitazioni private, ha visto le forze dell’ordine mettere fine a una serie di reati grazie a un’indagine serrata. La dinamica conferma ancora una volta quanto siano presenti rischi e violenze in alcune zone della città.

Dettagli dell’arresto e accuse a carico del 20enne

Il giovane di 20 anni, di origine serba, è stato fermato dai carabinieri della stazione di Boscoreale a Secondigliano, una zona nota per fenomeni di criminalità diffusa. L’arresto è avvenuto a seguito di un provvedimento emesso dal gip di Torre Annunziata, che ha accolto la richiesta della Procura. Le accuse a carico del ragazzo comprendono tentato furto, rapina aggravata e lesioni personali.

Secondo quanto emerso dall’indagine, il ventenne non avrebbe agito da solo. Era parte di un gruppo di almeno cinque persone, fra cui un connazionale ora ricercato, ritenuto complice nelle azioni criminali. Dopo aver fallito in due tentativi di furto in appartamenti, i delinquenti hanno messo a segno una rapina straziante ai danni di una donna e di suo padre, disabile grave, scagliandolo fuori dalla vettura per poi investirlo durante la fuga.

Questa escalation di violenza ha acceso un faro sulle dinamiche delinquenziali nei quartieri più difficili di Napoli.

Ricostruzione degli eventi: dal tentativo di furto alla rapina violenta

La sequenza degli eventi si è sviluppata in modo impressionante. Il gruppo avrebbe prima tentato due furti in case private, servendosi di armi improprie e mascherandosi per non essere riconosciuti. I due tentativi, però, sono andati a vuoto. A quel punto, per sfuggire alla cattura, hanno deciso di rapinare una donna del posto rubandole l’auto sulla quale si trovava anche il padre.

Il fatto più grave è proprio lì: per impadronirsi del mezzo, il gruppo ha scaraventato fuori dall’abitacolo l’uomo affetto da una grave disabilità, provocandogli gravi lesioni causate anche dall’investimento successivo. Subito dopo, i criminali hanno abbandonato rapidamente il luogo, dileguandosi nel quartiere napoletano.

Un comportamento particolarmente feroce e spietato, che testimonia l’aggressività di questa banda.

Indagini e prove che hanno portato all’arresto

Le forze dell’ordine hanno messo in campo risorse importanti per il successo dell’indagine. Il contributo fondamentale è arrivato dalle immagini registrate nei circuiti di videosorveglianza della zona e da numerose testimonianze raccolte direttamente dai presenti.

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In più, l’analisi scientifica sulle tracce biologiche individuate sui berretti usati dagli autori ha fornito un ulteriore indizio a carico del 20enne e del suo complice. Questi elementi, messi insieme, sono stati ritenuti “gravi indizi di colpevolezza” dal giudice, giustificando così l’emissione della misura cautelare.

Il ventenne arrestato si trova ora nel carcere di Poggioreale, mentre le ricerche per rintracciare il connazionale latitante proseguono senza sosta.

Impatto sulla comunità e tensione nei quartieri coinvolti

L’episodio ha suscitato forte preoccupazione tra i residenti di Secondigliano e dintorni. Un’aggressione così violenta, che coinvolge una persona disabile, lascia il segno e alimenta il senso di insicurezza. In molti raccontano di una zona dove i furti e le rapine nei mesi scorsi si sono fatti più frequenti, accrescendo la tensione sociale.

Le autorità locali, dopo questo caso, hanno intensificato il controllo con più pattugliamenti e presidi, per prevenire altri reati simili. Il lavoro dei carabinieri di Boscoreale sarà cruciale per ricostruire la rete criminale e fermare i responsabili rimasti in libertà.

La vicenda evidenzia la necessità di interventi più decisi in alcune aree urbane, dove la presenza della criminalità condiziona gravemente la vita quotidiana dei cittadini.

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