L’azienda leonardo ha aperto le porte del suo stabilimento di nola, in provincia di napoli, a 74 bambini tra i 9 e i 12 anni. L’iniziativa coinvolge i figli e i nipoti dei dipendenti insieme a giovani legati all’associazione E.V.A., impegnata in azioni di cambiamento sociale. L’evento fa parte di “Ad Astra – Costellazione Leonardo”, un progetto nato per avvicinare i più giovani al mondo delle materie scientifiche e tecnologiche.
Il progetto “Ad Astra” e il coinvolgimento delle associazioni locali
Il progetto “Ad Astra – Costellazione Leonardo” si inserisce nel piano di sostenibilità di leonardo e viene realizzato in collaborazione con “Il cielo itinerante”, un’associazione no profit che promuove l’inclusione sociale ed educativa. L’obiettivo dell’iniziativa è offrire ai bambini di contesti diversi la possibilità di sviluppare capacità cognitive e un approccio critico attraverso attività legate alle discipline STEM: scienza, tecnologia, ingegneria e matematica. Queste competenze vengono considerate fondamentali per chi dovrà affrontare le sfide del futuro in modo consapevole e preparato.
L’attenzione alla sostenibilità, accompagnata dal contatto diretto con realtà industriali di alto livello, è al centro del messaggio promosso da leonardo. Il progetto punta a coinvolgere non solo i figli dei dipendenti ma anche giovani provenienti da enti che operano nel tessuto sociale locale come l’associazione E.V.A., così da allargare l’accesso a esperienze educative di qualità.
L’accesso alle linee di produzione dello stabilimento di nola
Lo stabilimento leonardo di nola è noto per la produzione di fusoliere destinate a importanti programmi aeronautici. Qui si realizzano sezioni del velivolo airbus A321, componenti per programmi militari come JSF e EFA, oltre a parti per i Boeing 787/767 e gli ATR. Durante la visita, i bambini sono stati accolti da addetti e tecnici, che hanno introdotto il lavoro svolto nella fabbrica. In seguito, i giovani ospiti hanno potuto osservare direttamente le varie fasi di produzione, guidati da personale specializzato.
La visita includeva aree come la meccanica, dove si trovano centri di lavoro a controllo numerico, e la grande lamiera, dedicata alle lavorazioni sugli “skin” cioè le superfici esterne dei velivoli. La parte dedicata al montaggio della sezione 14A dell’airbus A321 ha permesso ai piccoli di vedere da vicino come si assemblano elementi complessi di un aereo. Questa esperienza immersiva ha offerto una testimonianza concreta delle tecnologie e delle procedure in uso presso uno stabilimento di alta precisione.
Laboratori interattivi e attività di divulgazione scientifica
Oltre alla visita alle linee produttive, i giovani partecipanti hanno preso parte a due laboratori organizzati dall’associazione “Il cielo itinerante”. I laboratori dal titolo “Costruisci la tua missione spaziale” e “Segnali dallo spazio” avevano lo scopo di stimolare curiosità, creatività e capacità di ragionamento critico. Attraverso attività pratiche e giochi scientifici, i bambini hanno sperimentato alcuni principi base delle discipline STEM e approfondito il legame tra tecnologia spaziale e vita quotidiana.
Il confronto con i divulgatori scientifici ha reso più accessibili temi altrimenti complessi ed è stato uno stimolo diretto per avvicinare i partecipanti a un metodo di apprendimento basato sulla concretezza. La scelta di coinvolgere ragazzi di età compresa tra 9 e 12 anni ha evidenziato l’importanza di captare l’interesse sin da una giovane età, quando la curiosità è ancora fresca ed esplosiva.
Un ricordo collettivo e il valore dell’esperienza
Al termine dell’evento ogni bambino ha ricevuto un diploma di partecipazione, simbolo del percorso educativo intrapreso. Inoltre è stata allestita un’area dove i ragazzi hanno scritto pensieri su un pannello aeronautico, lasciando traccia personale di quanto vissuto durante la giornata. Questo gesto ha trasformato l’esperienza in un momento di condivisione collettiva, capace di rafforzare il senso di appartenenza e la memoria di un’occasione unica.
Lo stabilimento leonardo di nola ha così dimostrato la volontà di instaurare un dialogo diretto con la nuova generazione, mettendo in luce come cultura scientifica e attività industriale possano convivere. Il progetto “Ad Astra” conferma l’attenzione verso un futuro in cui conoscenza e sviluppo tecnologico possano crescere insieme alla responsabilità sociale.