Da più di un giorno, diversi incendi stanno colpendo le colline intorno a caserta, causando danni ingenti e tenendo impegnate squadre di emergenza e mezzi aerei come i canadair. Le fiamme si estendono su vaste aree della provincia, coinvolgendo sia la costa sia l’entroterra. Il fenomeno è alimentato da temperatura elevata e vento, creando condizioni difficili per i soccorritori.
Incendi sulla costa e area di mondragone
Sulle coste della provincia di caserta il fuoco ha interessato diverse zone, una delle più colpite è il monte pietrino a mondragone, dove le fiamme si sono sviluppate in modo rapido e hanno minacciato sia l’area boschiva che abitazioni vicine. Nelle scorse ore è stata posta sotto controllo una parte del rogo devastante a baia domizia, dove sono andati distrutti molti ettari di pineta. Questo incendio ha provocato danni ambientali importanti, alterando il paesaggio e causando allarmi nella popolazione residente.
Le squadre antincendio hanno utilizzato mezzi terrestri e aerei per limitare la diffusione del fuoco lungo il litorale. Il lavoro è risultato complesso per la natura della vegetazione e la presenza di vento che ha spinto le fiamme ad espandersi con maggiore rapidità, complicando le operazioni.
Incendio a san cipriano d’aversa e focolai nell’entroterra
Nel cuore dell’entroterra casertano, a san cipriano d’aversa, è scoppiato un vasto incendio che ha coinvolto un deposito di materiali edili; il fumo nero, visibile da diversi chilometri, ha provocato allarme tra la popolazione locale. Il rogo ha richiesto l’intervento immediato dei vigili del fuoco e di squadre antincendio, data la presenza di materiali potenzialmente infiammabili.
Altri piccoli focolai sono stati attivati in varie località dell’entroterra, rendendo la gestione complessiva delle emergenze ancora più complicata per le autorità preposte. L’attenzione rimane alta su queste aree anche per evitare che incendi più piccoli possano riconcentrarsi in eventi più gravi.
La situazione critica sui monti tifatini tra caserta, casagiove e san prisco
La zona dei monti tifatini intorno a caserta rappresenta l’area più critica in queste ore. Già nei giorni precedenti un incendio aveva distrutto importanti estensioni di bosco lungo la strada panoramica verso casertavecchia, borgo noto per il suo valore storico e paesaggistico. Il fuoco era stato dichiara spento, ma nelle ultime 24 ore nuovi focolai hanno ripreso a bruciare la vegetazione rimasta, alimentandosi anche grazie al vento e alle alte temperature registrate.
Le fiamme si sono rapidamente diffuse, interessando territori comunali come casagiove e san prisco, ampliando il fronte dell’incendio. Questa situazione ha messo in difficoltà le squadre di soccorso, costrette a lavorare con continuità per contenere l’avanzamento dei roghi e proteggere le zone abitate.
Le autorità locali hanno invitato a mantenere alta la cautela, mentre continuano le operazioni di spegnimento, con l’ausilio di canadair e elicotteri per raggiungere le aree più impervie.
Altri roghi di minore entità nella provincia di caserta
Oltre alle emergenze più serie, si registrano diversi incendi di dimensioni contenute in vari punti della provincia, tra cui maddaloni e santa maria capua vetere. Questi roghi più piccoli impegnano comunque vigili del fuoco e volontari per essere domati prima che possano espandersi.
Nonostante l’entità più ridotta, anche questi episodi contribuiscono a rendere complessa la gestione delle emergenze, soprattutto considerando le condizioni climatiche sfavorevoli. Le autorità continuano a monitorare la situazione per prevenire nuovi sviluppi e limitare i danni a persone e ambiente.