Le strade tra latina e sabaudia sono state teatro di un’operazione che ha fermato sul nascere un piano criminale volto a rubare mezzi da lavoro. Il ritrovamento di un camion rubato ha fatto scattare un’indagine nelle campagne pontine, con le forze dell’ordine che hanno messo sotto osservazione un possibile gruppo responsabile di una serie di furti di autocarri e attrezzature pesanti. Ecco i dettagli di quanto accaduto e le implicazioni per la sicurezza nella zona.
La scoperta è avvenuta durante un normale pattugliamento notturno delle forze dell’ordine della compagnia carabinieri di latina. Una gazzella ha fermato l’attenzione su un camion parcheggiato in un piazzale a poca distanza dallo svincolo della strada statale pontina, un punto isolato dove era insolito trovare un veicolo in orario notturno.
Il camion, dotato di cassone e rampe ribaltabili per il carico di altri mezzi, non è passato inosservato al maggiore paolo perrone e ai suoi carabinieri della sezione radiomobile. Una verifica del numero di targa ha immediatamente rivelato che quel mezzo era stato rubato qualche notte prima in un comune della periferia di roma. Il camion era sparito dall’hinterland romano, portando gli investigatori a sospettare che fosse stato nascosto intenzionalmente nei dintorni di latina per preparare un colpo.
Il luogo scelto dai malviventi appare non casuale: le campagne fra latina e sabaudia spesso si prestano a operazioni di occultamento di veicoli rubati, difficilmente visibili in una zona poco trafficata e scarsamente illuminata. Quando i carabinieri hanno trovato il camion, hanno subito eseguito tutti i rilievi del caso per cercare tracce o indizi dei responsabili prima di restituirlo al legittimo proprietario.
L’analisi dell’episodio ha suggerito agli investigatori che il camion non fosse l’obiettivo finale della banda criminale, ma piuttosto uno strumento per compiere un furto più grande. Veicoli come questo, con il cassone predisposto al carico di altri mezzi, vengono infatti usati da ladri specializzati per trasportare attrezzature pesanti rubate da cantieri o aziende agricole.
Nei giorni precedenti erano stati riscontrati episodi simili: la polizia stradale aveva recuperato un camion con un escavatore rubati, uno proveniente da milano e l’altro da un cantiere vicino frosinone. A marzo, invece, erano stati sottratti tre escavatori da un deposito vicino a pontinia. Questi episodi delineano un quadro di attività criminale che coinvolge più regioni ma trova un passaggio centrale proprio nel territorio pontino.
I carabinieri e la polizia indagano quindi per scoprire i componenti della rete criminale che manovra questi furti con precisione. La presenza di camion attrezzati come quello recuperato dimostra una pianificazione precisa e una conoscenza approfondita del mercato illegale di mezzi da lavoro. L’attenzione si concentra su gruppi specializzati nella sottrazione, ricettazione e riciclaggio di attrezzature pesanti.
La zona di latina e i comuni limitrofi risultano un punto nevralgico per queste operazioni criminali. Aziende agricole e cantieristiche, infatti, sono spesso prese di mira per rubare macchinari e mezzi costosi destinati poi alla rivendita o al mercato nero. La presenza di strade statali come la pontina facilita il movimento rapido e l’occultamento temporaneo di veicoli rubati.
Le forze dell’ordine monitorano da tempo questo fenomeno, che registra un aumento dei furti di autocarri e macchine da lavoro. Dietro c’è una rete criminale con esperienza e risorse, capace di muoversi tra diverse regioni italiane. La modularità degli attrezzi rubati, il valore elevato e la difficoltà nell’identificare i veicoli rendono questi furti particolarmente complicati da contrastare.
L’operazione recente con il recupero del camion rubato testimonia la necessità di intensificare i controlli proprio nelle aree rurali e lungo le vie di collegamento. Anche la collaborazione tra carabinieri, polizia stradale e altre forze è fondamentale per smantellare queste organizzazioni. I risultati degli ultimi sequestri danno una spinta alle indagini, puntando a interrompere il flusso dei furti e restituire ai proprietari gli strumenti fondamentali per il loro lavoro.
Il territorio pontino resta sotto osservazione, con nuovi controlli previsti nei prossimi giorni per cercare tracce di quella banda e bloccare altri possibili attacchi. Le indagini proseguono senza sosta alla ricerca degli elementi che possano portare a identificare e arrestare gli autori di questi raid su mezzi da lavoro.
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