Napoli ha fatto da palcoscenico a un evento che unisce due passioni molto radicate in Italia: il ciclismo e la cucina locale. In occasione della quattordicesima tappa del “Giro gastronomico d’Italia”, svoltasi in Campania ma dedicata alla Sicilia, si è tenuto un incontro per presentare il libro di Giampaolo Porreca, intitolato “Il Giro racconta”, che raccoglie la storia della corsa rosa attraverso 122 arrivi in Campania. L’appuntamento ha visto la presenza di figure importanti dello sport e del giornalismo, mentre i partecipanti hanno potuto assaporare piatti ispirati alla tradizione siciliana.
Il libro ‘il giro racconta’ e la sua storia nel cuore della campania
Giampaolo Porreca ha firmato un volume che ricostruisce gli episodi più rilevanti del Giro d’Italia, soffermandosi in particolare sulla regione Campania con un racconto di ben 122 arrivi della corsa rosa. Il libro, pubblicato da LeVarie di Marco Lobasso, si presenta come una testimonianza scrupolosa del rapporto tra il territorio e la corsa a tappe che da oltre un secolo attraversa l’Italia. La nuova edizione del 2025 è arricchita da contributi importanti, come quello di Gianfranco Coppola, giornalista noto per la sua attenzione alle radici culturali del ciclismo. Coppola ha portato in primo piano la figura di Alfonso Gatto, poeta e “poeta del ciclismo”, che rappresenta un legame tra letteratura e sport unico nel suo genere.
Ospiti e ricordi
Tra gli ospiti spiccava Raffaele Illeano, ex campione campano e unico atleta della regione a indossare una maglia al Giro: quella azzurra dell’Intergiro, conquistata nel 2004. Illeano ha raccontato la sua esperienza e l’importanza che questa maglia ha avuto per lui e per la sua carriera, sottolineando la forte connessione che lega il territorio campano alle gare ciclistiche. L’evento si è dunque configurato come un momento di celebrazione della storia e del presente del ciclismo, inserito nel contesto di una narrazione culturale più ampia.
Un menù in omaggio alla sicilia durante il giro gastronomico d’italia
La cucina ha preso il centro della scena nella zona collinare di Posillipo, nel locale ‘Riserva Rooftop‘, dove l’appuntamento ha abbinato sapori e tradizioni siciliane alla passione per il Giro d’Italia. I piatti, ideati dallo chef Davide Cannavale, hanno raccontato la Sicilia attraverso pietanze tipiche come lo sfincione, il pane e panella e l’arancina in versione “inversa”. Un anello siciliano arricchito da ragù di modicana e arancia candita ha aggiunto un tocco di originalità, mentre la carne alla brace e la birioche con gelato al limone hanno chiuso il menu nel segno del territorio.
Iniziativa e promozione
L’iniziativa è stata promossa dagli imprenditori Sasi Maresca, Roberto e Andrea Bianco, che da tempo lavorano per valorizzare i legami tra eventi sportivi e cultura gastronomica. La serata ha abbinato così l’esperienza culinaria con un racconto corale sulla corsa rosa, facendo diventare il cibo un veicolo per la riscoperta delle tradizioni e dei luoghi visitati durante il Giro. L’unione di queste due passioni ha reso la serata un’occasione speciale per gli appassionati e per chi si avvicina per la prima volta al mondo del ciclismo e della cucina regionale.
Il drink ‘il giro racconta’ e l’atmosfera della serata a napoli
A completare la cena letteraria c’era anche un cocktail, creato appositamente per l’evento dallo specialista Mickael Reale. Il drink, chiamato “Il Giro racconta”, è composto da gin infuso alla rapa rossa, cordiale di champagne, soda al pompelmo rosa e una tintura di fava tonka. Questo accostamento delicato e dal colore deciso ha voluto omaggiare il libro e il suo autore, dando un tocco di originalità alla serata.
L’atmosfera a Posillipo si è inoltre arricchita grazie alla regia di Carlo Chiariello, che ha guidato l’evento mantenendo un ritmo sobrio ma coinvolgente. Raffaele Illeano ha condiviso ricordi personali legati ai giorni trascorsi in bici durante le tappe del Giro, sottolineando come questo sport riesca a sorprendere e a entusiasmare anche chi ormai è cresciuto. Ha ricordato anche come la bicicletta rimanga il primo “giocattolo” regalato ai bambini, una tradizione che lega molte generazioni all’universo delle due ruote.
Atmosfera e ricordi
Ricordi e aneddoti di porreca legati al ciclismo e alla sua vita a napoli
L’incontro si è chiuso con le memorie di Giampaolo Porreca che richiamano tempi trascorsi a pedalare insieme agli amici sulle colline di Posillipo. Un’ambientazione che ben sposa la passione per il ciclismo con la vita quotidiana della città di Napoli, tra panorami e strade che ancora oggi si animano grazie a questo sport. Porreca ha raccontato come proprio in questo contesto abbia incontrato la moglie Gabriella, un episodio che unisce la dimensione personale con la storia della corsa e della regione.
Il racconto di questi momenti ha restituito un’immagine calda e intima di una passione vissuta da vicino, capace di legare esperienze sportive, tempo libero e rapporti umani. Napoli, città di cultura e tradizioni, si conferma così protagonista di un evento che intreccia storie, sapori e biciclette in modo concreto e concreto, con una forte attenzione alla sua identità locale e alla sua storia ciclistica.