antonio d’amato esclude per ora la candidatura alle regionali campane e parla di politica e impresa
Antonio d’amato, presidente e amministratore delegato di Seda International Packaging Group, ha risposto alle domande sulla sua possibile candidatura alle prossime elezioni regionali in Campania durante l’incontro “Napoli 2050 Costruiamo insieme il futuro della città”, tenutosi a Napoli e organizzato dal Corriere della Sera. Le sue dichiarazioni hanno chiarito la distanza dal mondo politico, almeno per il momento, ma anche offerto spunti sulla relazione tra impresa e istituzioni necessaria per il rilancio del territorio.
D’Amato ha spiegato con chiarezza la sua visione sull’impegno politico. “Fare politica è il più alto servizio per il Paese”, ha detto, sottolineando però che chi conduce un’attività imprenditoriale non dovrebbe entrare in politica contemporaneamente. Questa distinzione riflette un principio che ha guidato la sua carriera: concentrare l’attenzione sull’impresa finché questa è attiva, per evitare conflitti di interesse o distrazioni. L’imprenditore ha chiarito che questa posizione non deriva da una rinuncia definitiva, ma da una scelta attuale legata al suo ruolo aziendale e alle responsabilità che ne derivano.
Equilibrio tra economia e impegno civico
Questa posizione è inserita dentro una riflessione più ampia sul rapporto tra politica ed economia, soprattutto in aree complesse come il Mezzogiorno. D’Amato riconosce il valore del servizio pubblico, ma ritiene che chi guida un’impresa debba assumersi uno specifico ruolo e un tempo dedicato. Questo approccio porta a un equilibrio tra lo sviluppo aziendale e l’impegno civico.
L’importanza dell’allineamento tra governo nazionale, regione e città di napoli
Un tema centrale emerso dall’intervento di d’amato riguarda l’allineamento tra le istituzioni. L’imprenditore ha insistito sulla necessità che il governo nazionale, la regione Campania e la città di Napoli lavorino insieme. Solo così, ha detto, si possono raggiungere risultati capaci di far compiere al territorio un salto di qualità.
Coesione tra livelli istituzionali
D’Amato ha richiamato l’attenzione sulla coesione tra livelli diversi del potere, evidenziando come spesso il mancato coordinamento rallenti lo sviluppo. Il modello auspicato prevede un confronto costante tra amministrazioni per costruire strategie sostenibili che beneficiino non solo Napoli, ma l’intero Mezzogiorno.
Questa visione risuona anche nel dibattito politico e sociale della regione, che cerca strade concrete per migliorare le condizioni economiche e infrastrutturali. D’Amato si è fatto portavoce di un approccio pragmatico e condiviso, in cui l’unità di intenti diventi motore di crescita. Il settore industriale e imprenditoriale, secondo lui, può giocare un ruolo decisivo in questa direzione se supportato da istituzioni allineate.
Napoli 2050: l’evento sul futuro della città e il ruolo delle imprese
L’incontro “Napoli 2050 Costruiamo insieme il futuro della città”, organizzato dal Corriere della Sera, ha offerto uno spazio per riflettere sul destino della città e delle sue realtà produttive. Tra i partecipanti, d’amato si è fatto portavoce di un messaggio che punta all’unione di forze e alla collaborazione tra politica e imprese.
Questo tipo di eventi rappresenta un momento importante per mettere sul tavolo idee concrete e progetti che guardano lontano, soprattutto in una città come Napoli, dove questioni sociali ed economiche si intrecciano. L’intervento di d’amato ha evidenziato il bisogno di entrare in un dialogo costruttivo e permanente tra istituzioni e mondo del lavoro.
La sfida per il territorio campano resta complessa ma non mancano le occasioni per costruire insieme un futuro migliore. Da queste occasioni, il contributo di imprenditori e politici può convergere in iniziative capaci di incidere sul benessere della popolazione e sull’attrattività del territorio.