Cinecittà sta cambiando volto. Dopo un periodo in cui sembrava quasi abbandonata, il celebre complesso cinematografico romano ha ripreso a ospitare numerose produzioni, grazie anche alla gestione recente che ha invertito una tendenza negativa durata anni. Il ministro della cultura, Alessandro Giuli, ha raccontato i dettagli di questa trasformazione durante un evento politico a Roma, sottolineando l’impatto della nuova governance e il ritorno di interesse internazionale per Cinecittà.
Il ruolo e la trasformazione di cinecittà sotto la nuova gestione
Fino all’estate del 2024, Cinecittà appariva in uno stato di inattività, quasi come un “cratere estivo“. Il ministro Giuli ha spiegato che, mentre in passato la struttura era governata da un sistema burocratico pesante e poco produttivo, oggi è piena di produzioni attive. Questa situazione è stata attribuita a un cambio di passo nella gestione, guidata dall’amministratore delegato Manuela Cacciamani.
Governance e rilancio
Cacciamani, giunta dopo una fase di analisi approfondita , ha iniziato a stabilire un dialogo diretto con i ministeri competenti, in particolare il ministero della cultura e il ministero dell’economia. Questo ha permesso di superare anni di isolamento e di burocrazia soffocante, che secondo Giuli ricordava più “l’Unione Sovietica” che un centro di produzione creativa. La nuova governance di centrodestra è stata definita come silenziosa ma concreta, capace di ottenere finanziamenti e reintegrare Cinecittà nel circuito internazionale.
L’importanza strategica di cinecittà per l’industria cinematografica italiana
Cinecittà non è solo un complesso di studi cinematografici: è un simbolo della reputazione italiana nel mondo, un luogo che ha dato vita a produzioni di rilievo internazionale. Il ministro Giuli ha ricordato che la struttura era quasi sparita dai radar nella scena del cinema globale a causa della gestione passata, che si limitava a produzioni monotematiche, ben lontane dalle ambizioni di un grande teatro della cinematografia.
Valorizzazione dei giovani talenti
La svolta arriva con progetti volti a valorizzare non solo le produzioni di grande livello, ma anche lavori più piccoli e innovativi, che spesso sono opera di giovani talenti usciti dal Centro sperimentale di cinematografia. In questo modo, si crea un ecosistema che produce valore contribuendo a una rinnovata vivacità artistica e produttiva.
L’interesse internazionale e le nuove opportunità di collaborazione
Il rilancio di Cinecittà ha già attirato l’attenzione di grandi nomi internazionali. Giuli ha raccontato di un incontro recente con Ted Sarandos, amministratore delegato di Netflix, con il quale ha discusso dell’importanza di storie legate alla cultura italiana. A Sarandos, per un malinteso, era parso che ci fosse l’intenzione di cambiare il logo di Netflix, ma il punto vero era promuovere produzioni italiane di qualità.
Personaggi famosi e tax credit
Anche personalità del cinema come Mel Gibson hanno mostrato interesse verso Cinecittà, pronti a tornare a lavorare nel cuore della produzione italiana. Sono in preparazione modifiche al tax credit per favorire le produzioni serie, reali, e incentivare progetti di giovani cineasti, che spesso producono con budget più contenuti ma grandi idee.
La rinascita di cinecittà e le prospettive per roma
Con la nuova direzione, Cinecittà ha riacquistato un ruolo centrale nel panorama internazionale, riempiendo i propri teatri per la produzione e riuscendo a sbloccare fondi importanti, come quelli del Pnrr, fino a poco tempo fa fermi. Il ministro Giuli ha menzionato anche il progetto di rilanciare via Veneto, un tempo simbolo del cinema a Roma. Stilisti, produttori e figure di spicco del settore chiedono che questa zona torni a diventare una vetrina per le attività legate a Cinecittà e alla cultura in generale.
Giuli ha invitato a pazientare per questo rilancio urbano, dato che la nuova amministrazione comunale è fresca e si aspettano iniziative coordinate che possano dare nuova linfa anche a questo quartiere storico, integrando la ripresa del cinema con la vita cittadina.
Le dichiarazioni del ministro mostrano un cambiamento netto rispetto al passato, con Cinecittà tornata protagonista e riconosciuta come uno dei luoghi chiave per la produzione cinematografica non solo in Italia, ma nel mondo. La strada è segnata e i prossimi mesi saranno decisivi per consolidare questi risultati.