Negli ultimi anni il tema della bigenitorialità ha guadagnato crescente attenzione nel dibattito pubblico italiano. Sabato 5 luglio nel Castello Vinciprova di Pioppi, frazione di Pollica in provincia di Salerno, si terrà un convegno dedicato all’uguaglianza genitoriale e alla tutela delle relazioni familiari. L’evento rappresenta la tappa conclusiva di un tour nazionale che ha attraversato diverse città, promosso per riflettere sulle difficoltà che affrontano i minori coinvolti in procedimenti di separazione e affido. La discussione riunirà esperti del diritto, psicologi e mediatori familiari che illustreranno una carta programmatica a sostegno di un principio non sempre garantito nei fatti.
L’iniziativa nata e curata da Davide Vinciprova, promotore dell’uguaglianza genitoriale in Italia, ha preso corpo come un percorso di sensibilizzazione e confronto su scala nazionale. L’obiettivo è portare all’attenzione pubblica e istituzionale le problematiche legate all’affido e alla presenza equilibrata dei due genitori dopo la separazione. Il convegno del 5 luglio a Pioppi rappresenta il culmine di questo itinerario e raccoglie i risultati delle tappe precedenti in varie città italiane. Vinciprova ha voluto dialogare con figure istituzionali e rappresentanti delle associazioni di papà separati per delineare una “Carta dell’Uguaglianza Genitoriale e della Tutela delle Relazioni Familiari”.
Questa carta propone di rendere operativa la bigenitorialità nei tribunali, elemento che secondo diversi studi e testimonianze resta spesso un diritto negato ai minori. L’accento è posto non sulle parole ma su un’effettiva presenza e un coinvolgimento paritario di entrambi i genitori, considerato un fattore fondamentale per lo sviluppo psicologico e affettivo dei bambini. Il tour ha contributo a creare un’esperienza condivisa su un tema che vede ancora conflitti e resistenze, soprattutto nell’applicazione pratica delle norme.
L’appuntamento nel castello storico del Cilento vedrà un panel articolato di relatori. Ci saranno magistrati che spiegano le criticità attuali nei processi di affido, avvocati impegnati nelle cause familiari e psicologi che riportano la dimensione umana e psicologica del problema. I mediatori familiari parteciperanno con esempi concreti sulle strategie per accompagnare le famiglie nel passaggio della separazione, mantenendo il benessere emotivo dei figli. Diverse associazioni di papà separati porteranno il loro punto di vista a sostegno di una partecipazione attiva alla vita dei loro figli.
Parte fondamentale sarà la presentazione ufficiale della “Carta dell’Uguaglianza Genitoriale e della Tutela delle Relazioni Familiari”. Questo documento programmatico sollecita una riforma culturale e legislativa per garantire la bigenitorialità come diritto, non come favore o concessione. Nel testo si chiede di superare l’applicazione solo formale delle norme per assicurare, specie nei momenti di conflitto tra genitori, la presenza equilibrata di entrambi nella crescita dei minori. Sullo sfondo, anche la divulgazione dello spot nazionale «INS?EME», un progetto audiovisivo che usa immagini e musica per raccontare l’importanza della presenza equilibrata dei genitori.
Tra i protagonisti del convegno spicca Annamaria Ascione, psicoterapeuta e mediatrice familiare, impegnata nella “Delegazione nazionale per l’uguaglianza genitoriale”. Anche responsabile del centro di psicologia Anima Iris di Pompei, Ascione sottolinea che il tema non riguarda solo aspetti giuridici ma investe profondamente la sfera psicologica dei bambini. Per lei, la bigenitorialità è un diritto del minore che non deve mai essere compromesso da dispute tra madri e padri.
La dottoressa Ascione porta esperienza clinica e pratica, spiegando come la mediazione familiare possa intervenire per prevenire o ridurre i conflitti in famiglia. Il suo ruolo permette di bilanciare gli aspetti legali e quelli emotivi nelle separazioni, aiutando a mantenere quel minimo di stabilità affettiva senza cui un bambino rischia di soffrire. Lo scambio tra specialisti del diritto e psicologi come Ascione rende il convegno un momento dove il confronto si fa concreto, con la possibilità di elaborare soluzioni che rispettino i bisogni dell’infanzia in modo completo.
Il convegno di Pioppi è stato presentato come un’occasione strategica per chiudere un percorso di riflessione iniziato mesi fa in Campania e altrove. Si intende promuovere una cultura nuova che restituisca ai genitori separati la responsabilità condivisa di crescere i figli. Questo non solo nella teoria ma coi fatti, anche quando le difficoltà di relazione trascendono accordi formali.
La Campania ha così ospitato un incontro in cui avvocati, psicologi e operatori sociali si sono confrontati andando oltre le categorie, puntando su un obiettivo concreto: tutelare i figli mantenendo vivo il rapporto con entrambi i genitori. La presenza di esperti nazionali e locali conferma il valore dell’iniziativa. Il fatto che un luogo simbolico come il castello Vinciprova sia stato scelto come scenario finale indica anche la volontà di radicare questa battaglia in un contesto storico e territoriale preciso, collegando storie personali a un cambiamento di prospettiva nel trattamento delle famiglie separate.
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