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Crisi abc a latina: caos gestionale, bilanci assenti e emergenza rifiuti in aumento tra proteste e silenzi

La partecipata pubblica abc di Latina attraversa una fase critica segnata dall’assenza di bilanci di previsione per tre anni consecutivi. Questo ha bloccato qualsiasi possibilità di investimento e assunzione, aggravando la situazione di degrado urbano e le condizioni di lavoro degli impiegati. Le tensioni istituzionali si sono acuite, mentre la cittadinanza osserva una città invasa dai rifiuti e da servizi in contrazione.

Il buco nei bilanci e le richieste di trasparenza

Da tre anni consecutivi, abc si trova a operare senza bilanci di previsione approvati, il che rappresenta un’anomalia grave e fuori dalle norme. I documenti contabili relativi al 2023 e 2024 sono stati messi a disposizione solo dopo reiterate richieste formali di accesso agli atti e non prima come previsto dalla legge. Ancora più preoccupante è l’assenza totale del bilancio 2025, nonostante la richiesta presentata da settimane.

Questa situazione ha creato forti dubbi sulla trasparenza dell’operato amministrativo e sulla volontà dell’amministrazione comunale e dei vertici di abc di rendere conto pubblicamente della situazione finanziaria. Il regolamento comunale impartisce tempi certi di risposta, qui però ignorati, creando un clima di opacità che alimenta ulteriori sospetti fra consiglieri e cittadini.

La mancata approvazione dei documenti contabili impedisce qualsiasi programmazione degli investimenti e blocca le risorse, con effetti diretti sulla qualità dei servizi offerti alla popolazione. Gli organismi preposti al controllo sembrano non aver esercitato un’azione incisiva, mentre le istituzioni coinvolte restano in stato di inattività.

Le ricadute sul servizio e le condizioni del personale

La carenza di budget ha prodotto conseguenze pesanti sul funzionamento quotidiano di abc. I lavoratori affrontano turni massacranti e hanno proclamato lo stato di agitazione per protestare contro condizioni ormai al limite. La raccolta dei rifiuti subisce forti riduzioni, con un impatto immediato sulla vivibilità della città.

Marciapiedi invasi da erbacce e polloni, cumuli di rifiuti nei quartieri provocano malumore nei residenti e danno l’immagine di un’area urbana abbandonata a se stessa. L’aumento ripetuto della Tari non è accompagnato da un miglioramento effettivo dei servizi, alimentando critiche diffuse.

La persistenza di questo stato d’emergenza si collega direttamente all’assenza di bilanci e alla mancata programmazione. Questo blocco ha paralizzato anche nuove assunzioni necessarie a garantire un servizio più efficiente e a cambiare uno scenario in peggioramento.

Responsabilità politiche e gestione del consiglio di amministrazione

La crisi è anche frutto di una gestione poco trasparente da parte dei soggetti politici e dirigenziali che controllano abc. Il presidente del consiglio di amministrazione nominato è stato giudicato inconferibile dall’Anac, un fatto che ha complicato ulteriormente la già difficile situazione aziendale.

Le decisioni prese in esercizio provvisorio, compresa l’autorizzazione alle assunzioni, sembrano violare le norme, a discapito delle regole di gestione pubblica. Le iniziative della giunta comunale hanno concentrato l’attenzione su presunte irregolarità delle amministrazioni precedenti, senza intervenire sulle criticità attuali che minano la tenuta stessa della società.

Nel corso del 2023 abc ha chiuso con un utile, ma pesanti aumenti della Tari e delle bollette hanno aggravato la situazione delle famiglie cittadine, senza che si notassero reali cambiamenti nei servizi forniti.

Richieste di intervento e prospettive future

Le opposizioni e i sindacati reclamano un piano di risanamento serio, che coinvolga cittadini e lavoratori, chiarisca i conti e avvii un processo di recupero della qualità del servizio. La tutela di chi lavora in abc è considerata imprescindibile, perché non devono pagare sulla loro pelle le carenze gestionali.

La situazione affonda le radici in anni di mancate risposte e scelte politiche discutibili. La sfida ora è fermare il degrado crescente e riportare trasparenza nelle procedure. Le responsabilità devono emergere con chiarezza, per comprendere la reale portata dei danni e trovare soluzioni efficaci.

Latina si trova dunque davanti a una situazione complicata, con un’azienda di pubblico servizio centrale per la città in crisi profonda. Le tensioni istituzionali testimoniano che il tema resta aperto e richiede decisioni non più rinviabili, pena il rischio di un collasso che ricadrebbe sui cittadini e sulla gestione urbana stessa.

Clarissa Abile

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