A partire da domani ad Avellino si terrà un congresso dedicato al diabete e ai disturbi legati ai comportamenti alimentari come bulimia e binge eating disorder. L’evento, organizzato dall’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati, riunirà medici e specialisti per approfondire il ruolo della nutrizione nel trattamento di queste patologie, con particolare attenzione al miglioramento della qualità di vita dei pazienti.
Focus sulla nutrizione come percorso di cura per i pazienti diabetici e in sovrappeso
Il congresso ha come obiettivo principale mettere in luce l’importanza della nutrizione nel trattamento delle persone affette da diabete e in sovrappeso, spiegano gli organizzatori. Anna Luisa Leo, responsabile dell’Unità operativa di malattie endocrine, nutrizione e ricambio, precisa che si vuole evidenziare come un percorso alimentare personalizzato possa influire positivamente sul benessere generale e sulla qualità della vita di questi pazienti. La gestione alimentare non è vista solo come una prevenzione, ma come una vera e propria terapia, integrata nel percorso clinico quotidiano di chi convive con obesità, diabete e disturbi del comportamento alimentare.
Strategie nutrizionali e approccio multidisciplinare
Le strategie nutrizionali saranno affrontate da diversi punti di vista, considerando le sfide specifiche che le diverse patologie comportano. In particolare, si discuterà di come intervenire non soltanto per controllare la glicemia o ridurre il peso corporeo, ma per migliorare la salute metabolica complessiva e favorire un equilibrio psicofisico duraturo. La nutrizione approcciata come cura richiede infatti un coordinamento tra specialisti in endocrinologia, psicologia e dietologia, in un lavoro multidisciplinare. Nel corso degli incontri verranno analizzati protocolli terapeutici e casi clinici che mostrano i risultati ottenuti grazie a questa visione.
Dati preoccupanti sull’obesità e sovrappeso in campania e provincia di avellino
Il congresso si svolge in un contesto regionale e provinciale che registra tassi elevati di obesità e sovrappeso, con numeri che pongono la Campania tra le regioni italiane con maggiore incidenza di queste condizioni. Secondo i dati più recenti, più del 40% della popolazione adulta in provincia di Avellino manifesta eccesso ponderale, mentre la quota di persone obese supera il 10%. Questi numeri hanno effetti diretti non solo sull’aumento delle patologie metaboliche come il diabete, ma anche su disturbi alimentari associati, che possono aggravare lo stato di salute generale e complicare i trattamenti.
Necessità di interventi medici e sociali
Il fenomeno evidenzia una necessità urgente di interventi medici e sociali mirati, capaci di affrontare le cause profonde di questo aumento, tra cui stili di vita sedentari, abitudini alimentari scorrette e fattori ambientali. Il congresso avellinese rappresenta un appuntamento per condividere esperienze e mettere a punto azioni per contrastare efficacemente questa emergenza. Si discuterà delle criticità regionali e delle proposte concrete per migliorare la prevenzione e la gestione clinica.
Presenza e contributo di specialisti da campania e altre regioni italiane
L’evento vedrà la partecipazione di numerosi specialisti e primari provenienti da strutture sanitarie della Campania e di altre regioni italiane. Questi professionisti porteranno le loro esperienze cliniche e di ricerca su diabete, obesità e disturbi del comportamento alimentare. Il confronto diretto tra centri diversi favorirà un arricchimento reciproco e un aggiornamento sulle migliori pratiche attualmente adottate.
Confronto su cure e nuove linee guida
Le relazioni e tavole rotonde toccheranno i diversi aspetti della cura, dal trattamento farmacologico all’intervento nutrizionale, passando per il supporto psicologico necessario nei casi di bulimia e binge eating disorder. La collaborazione tra centri e specialisti, mostrata dall’organizzazione di questo congresso, è fondamentale per costruire un modello assistenziale che tenga conto della complessità di queste condizioni e dei bisogni reali di chi ne soffre.
In questo contesto, si attendono anche aggiornamenti su nuove linee guida nazionali e studi clinici in corso che possono orientare le strategie future. La giornata di apertura rappresenterà un momento di confronto e di scambio, utile per migliorare la risposta sanitaria a queste malattie che coinvolgono un numero crescente di persone in Italia.
