Una donna di 32 anni è stata ritrovata senza vita in via del Mandrione, una zona a sud-est di Roma, dopo che era scomparsa da Colli Aniene da circa sette giorni. Le ricerche erano iniziate immediatamente, spinte anche dall’appello disperato della madre, che aveva diffuso l’allarme sui social chiedendo aiuto per ritrovare la figlia. Le autorità hanno identificato il corpo grazie ai documenti e ad alcuni tatuaggi riconoscibili, ma restano misteriose le cause della morte, che verranno accertate dall’autopsia.
Il ritrovamento del corpo in via del Mandrione
Ieri sera le forze dell’ordine hanno trovato il cadavere della donna in via del Mandrione, zona di Roma spesso frequentata ma non lontana da aree meno trafficate e più isolate. La scoperta è avvenuta poche ore prima di mezzanotte e gli investigatori hanno raggiunto il posto dopo aver ricevuto una segnalazione anonima. Il corpo era in condizioni tali da rendere necessaria l’autopsia per chiarire con precisione la causa del decesso. La vittima è stata identificata con certezza grazie ai documenti trovati addosso, ma anche tramite alcuni tatuaggi particolari, che hanno aiutato gli agenti a escludere errori. La zona è stata transennata e posta sotto sequestro per permettere agli inquirenti di lavorare senza contaminazioni.
La scomparsa da colli aniene e l’appello della madre
La donna era scomparsa la sera del 14 luglio da Colli Aniene, un quartiere a nord di Roma. Secondo quanto riferito dalla mamma, la figlia era uscita di casa alle 20,35 per andare a un appuntamento con un’amica, senza più dare sue notizie. La donna aveva subito denunciato la scomparsa alle autorità e attraverso i social ha chiesto pubblicamente aiuto. Il suo messaggio era semplice e diretto: “Sono disperata, aiutatemi a trovarla”. Le ricerche si sono estese su tutta la città, coinvolgendo polizia, carabinieri e volontari, ma la svolta è arrivata solo ieri sera, quando il corpo è stato ritrovato nella zona opposta di Roma rispetto a dove la donna era scomparsa.
Le indagini in corso e l’autopsia come chiave per capire le cause
Dopo l’identificazione, gli investigatori si concentrano sul chiarire cosa sia successo alla donna durante quei sette giorni. L’autopsia disposta nei prossimi giorni dovrà stabilire se la morte è stata naturale, accidentale, o se si tratta di un episodio criminale. Al momento non si escludono ipotesi, ma “nulla è dato per scontato” spiegano fonti investigative. Gli inquirenti stanno anche ascoltando persone vicine alla vittima per ricostruire l’ultima giornata e capire chi fosse questa amica che la donna avrebbe dovuto incontrare. La mobilitazione sui social ha portato diversi utenti a segnalare possibili problemi legati alla vittima, ma niente di concreto finora. L’attenzione resterà alta fino a che non si avranno esiti certi dagli esami medici.
Riflessioni sulla sicurezza e la solitudine nelle grandi città
La città di Roma resta scossa dalla notizia che ha aperto scenari di riflessione su sicurezza e solitudine in ambienti urbani, specialmente per le donne giovani. Intanto si attende che l’autopsia faccia chiarezza sul caso che ha coinvolto una famiglia e un’intera comunità.