Due bambini di otto e dieci anni sono stati assaliti da un rottweiler mentre giocavano nel giardino della nonna a Lavinio. L’aggressione ha costretto i soccorsi a intervenire rapidamente e a trasferire i piccoli in ospedale con l’elicottero del 118. Emergono dettagli sullo svolgimento dell’incidente e sulle condizioni dei fratellini, mentre il cane è stato posto sotto controllo delle autorità veterinarie.
L’episodio è avvenuto nel pomeriggio, quando i due fratellini si trovavano nel cortile dell’abitazione della loro nonna. Il rottweiler, che normalmente era confinato in un’area recintata, sarebbe riuscito a scavalcare la recinzione e ha attaccato improvvisamente i bambini. Al momento si sta cercando di capire cosa possa aver provocato la reazione del cane, dato che si trattava dell’animale di famiglia.
Sono scattati subito i soccorsi, con una telefonata al 118 da parte di chi era presente o ha assistito all’aggressione. L’intervento è stato rapido, vista la gravità delle ferite riportate dai bambini. Il luogo preciso del fatto è stato isolato per permettere l’accesso dei mezzi sanitari e degli agenti incaricati delle indagini.
L’area recintata dove era tenuto il rottweiler ha fatto sorgere interrogativi sulla sicurezza e sulla gestione del cane, in particolare su come sia stato possibile oltrepassare la barriera protettiva. Al momento non sono stati forniti dettagli sulle condizioni della recinzione o sulla presenza di eventuali malfunzionamenti.
Dopo la chiamata di emergenza, il 118 ha inviato sul posto personale sanitario specializzato e un elicottero per il trasporto rapido dei due fratellini verso una struttura ospedaliera. L’uso del velivolo indica la necessità di un intervento immediato e una stabilizzazione tempestiva dei bambini.
Le condizioni dei piccoli sono state definite serie, ma non tali da mettere a rischio imminente la vita. Il ricovero in ospedale ha previsto verifiche approfondite delle lesioni causate dall’aggressione del cane. L’assistenza è stata messa in campo per monitorare ogni possibile complicanza, soprattutto considerando la giovane età dei pazienti.
Il personale ospedaliero ha aggiornato le famiglie e le autorità sulle cure in atto, mentre la polizia locale e sanitari hanno raccolto testimonianze e informazioni utili a ricostruire l’accaduto in modo dettagliato.
Il cane oggetto dell’aggressione è un rottweiler regolarmente registrato con microchip. Per precauzione, è stato affidato al Servizio veterinario della Asl romana, dove resta sotto osservazione per valutazioni cliniche e comportamentali. Questo passaggio è fondamentale anche per evitare rischi per altre persone e per stabilire le motivazioni dell’attacco.
L’autorità veterinaria ha il compito di valutare eventuali problemi di salute o di comportamento che potrebbero aver indotto l’aggressione. I risultati di queste analisi contribuiranno alla decisione su eventuali provvedimenti riguardo alla detenzione del cane.
Al momento non sono emerse cause certe che abbiano scatenato la reazione violenta del rottweiler, elemento che rende necessaria una valutazione approfondita sia dell’animale sia dell’ambiente in cui è detenuto.
L’incidente riapre il dibattito sulla sicurezza degli animali domestici, sulla responsabilità dei proprietari e sull’importanza di garantire condizioni sicure soprattutto quando nelle vicinanze ci sono bambini. Le autorità proseguono nelle verifiche in attesa di ulteriori aggiornamenti.
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