La comunità di Fontana Liri e la diocesi locale sono state informate il 23 luglio 2025 della scomparsa di don Ascenzo Venditti, sacerdote missionario impegnato da anni in Brasile. La notizia, diffusa dalla Segreteria del Vescovo, ha richiamato l’attenzione sul percorso di fede e servizio che il sacerdote ha compiuto lontano dalla sua terra natale, suscitando commozione e ricordi tra chi lo conosceva.
La notizia della morte e il coinvolgimento della diocesi
Il 23 luglio 2025 la Segreteria del Vescovo ha comunicato alla comunità diocesana la scomparsa di don Ascenzo Venditti, sacerdote originario di Fontana Liri attivo come missionario in Brasile. La ricaduta emotiva di questa notizia è stata forte in una diocesi dove don Ascenzo era considerato figura di riferimento spirituale. Il messaggio ufficiale ha invitato tutti a pregare per il riposo dell’anima del sacerdote, sottolineando il legame intenso tra la comunità e la sua opera missionaria.
La divulgazione della notizia da parte della Segreteria ha ribadito la centralità del ruolo di don Ascenzo nella missione religiosa e sociale intrapresa. La richiesta di accompagnare il suo ricordo con una preghiera riflette il riconoscimento del contributo umano e spirituale offerto lungo gli anni. Ogni fedele è stato chiamato a partecipare a questo momento di condivisione e memoria, in attesa del ricongiungimento spirituale con il Padre celeste.
Tenere viva la memoria di un sacerdote così impegnato fuori dai confini nazionali testimonia legami forti che uniscono il territorio con le sue radici culturali e religiose. Attraverso questo annuncio la diocesi ha voluto rafforzare il senso di comunità e solidarietà davanti alla perdita di un sacerdote missionario.
Il cammino vocazionale e la missione di don ascenzo venditti
Don Ascenzo Venditti ha abbracciato la sua vocazione con un impegno totale, dedicando la vita al servizio del Vangelo e a portare conforto spirituale tra le popolazioni più bisognose del Brasile. Ordinato sacerdote nel suo paese d’origine, ha scelto il cammino della missione come vocazione principale, lasciando Fontana Liri per lavorare tra realtà lontane.
La sua attività è stata segnata dall’annuncio del Vangelo e dalla somministrazione dei Sacramenti, azioni compiute con costanza e cuore aperto. Proprio sul sito della diocesi locale si legge come, durante il suo ministero, don Ascenzo abbia sempre seguito l’esempio di Cristo, impegnandosi a vivere i consigli evangelici in prima persona.
Il lavoro nelle comunità brasiliane ha significato anche promuovere solidarietà e sostegno a chi vive condizioni di difficoltà. Don Ascenzo è stato sacerdote attivo nel costruire relazioni solide con le famiglie, guidandole nel cammino di fede e sostenendole nei momenti di prova. La sua presenza ha rappresentato un punto di riferimento sia religioso sia umano.
Il messaggio diffuso al momento della sua morte sottolinea la dedizione e l’amore con cui ha servito la comunità, immagini che confermano i valori del suo ministero e l’impatto lasciato nella vita di chi lo ha incontrato. La sua esperienza missionaria spicca per una testimonianza di vita e impegno spirituale.
La preghiera come forma di commiato e ricordo nella comunità
La voce dalla Segreteria del Vescovo ha invitato tutti i fedeli a unire il proprio pensiero e la preghiera per accompagnare don Ascenzo nel “suo incontro con il Padre”. Questa chiamata alla preghiera rappresenta un gesto comune nelle comunità cristiane per esprimere vicinanza spirituale e condividere il dolore legato alla perdita di un sacerdote.
Il messaggio della diocesi non si limita a riportare la scomparsa, ma si fa portavoce di una speranza religiosa: quella del riposo eterno e della partecipazione al convito dei santi. L’invocazione al “Padre misericordioso” riflette una tradizione di fede orientata alla consolazione e alla promessa di vita oltre la morte.
Per la comunità di Fontana Liri e per i credenti coinvolti in questa vicenda, pregare per don Ascenzo rappresenta un modo per non perdere le tracce di un percorso di fede e per onorare l’eredità spirituale lasciata. La preghiera diventa un atto concreto di sostegno invisibile che si prolunga oltre il tempo della vita terrena.
Questo momento acuisce il sentimento di appartenenza e ricorda l’importanza del legame tra il mondo locale e la missione
Un ponte che don Ascenzo ha costruito con la sua scelta di vita. L’invito a raccomandare l’anima del sacerdote all’amore diventa un gesto collettivo di custodire e proteggere la memoria.
L’eredità e il ricordo di un sacerdote missionario
Don Ascenzo Venditti lascia un ricordo di servizio e devozione che resta inciso nella memoria della diocesi e delle tante persone incontrate lungo la sua strada in Brasile. La sua storia racconta la vita dedicata al ministero in ambienti spesso difficili, dove la figura del missionario assume un ruolo centrale nell’affrontare sfide spirituali e materiali.
L’impegno di don Ascenzo rappresenta un esempio concreto di dedizione a valori religiosi e umani. Le comunità missionarie in cui ha operato hanno beneficiato di una guida che univa la trasmissione della fede all’ascolto e al sostegno quotidiano. Lavorare lontano da casa, in contesti culturalmente diversi, richiede coraggio e determinazione, qualità che gli sono state riconosciute.
L’assenza fisica non cancella il legame che si è creato. Il ricordo rimarrà vivo nei racconti di chi lo ha conosciuto e nella presenza che ha lasciato tra le persone aiutate. La diffusione della notizia da parte della diocesi vuole mantenere saldo questo legame e valorizzare l’importanza del suo impegno missionario.
Questo tipo di missione sottolinea anche il rapporto tra l’italia e il brasile
Due realtà unite da flussi culturali e spirituali. Don Ascenzo ha incarnato questo legame, portando la voce della Chiesa italiana in una realtà lontana, dove l’attenzione a ogni persona ha rappresentato il fulcro del suo lavoro.