L’edizione 2025 dell’Ischia Global Film&Music festival ha premiato il lungometraggio “è tornado“, firmato dal regista britannico John MacLean. Questo action drama, interpretato da Tim Roth e Jack Lowden, ha convinto la giuria grazie a una narrazione che intreccia temi di vendetta e riferimenti ai samurai, segnando il ritorno sulle scene di un regista noto nel panorama europeo. La manifestazione, storicamente dedicata al cinema e alla musica, ha messo in luce produzioni da diverse nazioni, premiando anche opere prime e cortometraggi di rilievo.
Il trionfo di è tornado tra vendetta e cinema europeo
Il film “è tornado” si è imposto per la sua capacità di fondere generi e atmosfere differenti. La trama segue personaggi coinvolti in un intreccio di vendetta, inserito in un contesto che richiama l’estetica e i valori del cinema giapponese sui samurai. Tim Roth, noto per le sue interpretazioni intense, e Jack Lowden, giovane attore emergente, hanno dato corpo a una storia avvincente. La giuria ha evidenziato come questa pellicola rappresenti il ritorno di un talento consolidato del cinema europeo, capace di offrire un prodotto denso di emozioni contrastanti e di azione calibrata. L’accoglienza del pubblico sull’isola d’Ischia ha sottolineato l’interesse verso film che sanno coniugare narrazione profonda e spettacolarità.
La menzione speciale a even, un debutto che racconta la violenza di genere
Tra le opere prime è emerso “even” di Giulio Ancora, film italiano che affronta un tema delicato come la violenza di genere tra i giovani. La storia ruota attorno a un’adolescente che vive liberamente la propria età, finché un episodio traumatico cambia tutto. La regia di Ancora è stata apprezzata per la sincerità con cui porta sullo schermo la realtà spesso nascosta della violenza contro le donne. Il film non si limita a descrivere un fatto, ma si immerge nell’impatto emotivo e sociale che ne deriva. Questo racconto di crescita e confronto con una realtà dolorosa ha colpito la giuria, che ne ha premiato il valore sociale e narrativo.
Oroboro di pablo lobato vince come miglior documentario
Il premio al miglior documentario è andato a “oroboro” di Pablo Lobato, opera proveniente dal Brasile. Il lavoro si distingue per una narrazione che mostra il rapporto tra arte e formazione nelle fasi delicate della giovinezza. Attraverso storie di esperienze personali, dolori e scoperte, il film esplora anche la contrapposizione tra la vita rurale e l’urbanizzazione rapida nel Paese sudamericano. Lobato offre uno sguardo poetico e sensibile, facendo emergere con forza gli elementi culturali e sociali che influenzano le generazioni più giovani in Brasile. La pellicola è stata valutata positivamente per la sua capacità di raccontare una realtà complessa con delicatezza e profondità.
I cortometraggi vincitori: tra angoscia, solitudine e periferia milanese
Il premio per il miglior cortometraggio è stato assegnato ex aequo a due titoli differenti. “aria” di Federica Belletti, coproduzione Italia-Usa, narra il momento di crisi interiore di una giovane donna dopo un incontro sessuale. La protagonista interpretata da Pauline Chalamet vive ore di angoscia e solitudine che emergono attraverso un racconto intenso e concentrato sull’interiorità. Dall’altra parte, “fellini” di Hleb Papou dorme un ritratto forte e realistico di due ragazzi cresciuti nella periferia di Milano. Il cortometraggio si serve di immagini crude e di dialoghi essenziali per dare voce a una realtà spesso marginalizzata. Entrambi i lavori hanno mostrato freschezza e profondità, mettendo in luce temi contemporanei con sensibilità e attenzione ai dettagli.
Il ruolo di ischia global film&music festival nella promozione culturale
L’Ischia Global Film&Music festival, organizzato dall’Accademia Internazionale Arte Ischia e prodotto da Pascal Vicedomini, rappresenta un appuntamento importante per il cinema e la musica. La manifestazione riceve un sostegno istituzionale dalla DG Cinema e Audiovisivo del MiC e dalla Regione Campania, con il patrocinio del Ministero del Turismo. La collaborazione con enti come Enit, Givova, Rainbow e Caremar conferma il valore culturale e turistico del festival. Quest’anno, l’evento ha confermato la sua capacità di attirare produzioni internazionali di qualità e di stimolare dibattiti su tematiche attuali che coinvolgono artisti e pubblico. La cornice di Ischia si conferma così un luogo di incontro tra creatività e riflessione.