In provincia di Frosinone si è tenuta il 28 maggio l’elezione delle cariche della Consulta della Salute Mentale e delle Patologie da Dipendenza, un organismo nato per raccordare il Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL con le realtà territoriali impegnate nel sostegno di utenti e familiari. La nomina di Walter Bianchi a presidente segna una nuova fase per l’ente, che punta a rafforzare il dialogo e il supporto alle persone in difficoltà. Anna Caliciotti è stata scelta come vicepresidente.
Il ruolo della consulta della salute mentale e patologie da dipendenza
La Consulta della Salute Mentale e delle Patologie da Dipendenza dell’ASL di Frosinone è stata istituita con Delibera 2236 del 24 dicembre 2019. Da allora svolge un ruolo fondamentale per collegare il Dipartimento di Salute Mentale con associazioni di familiari, utenti e organizzazioni no profit attive sul territorio. Questo organismo è uno strumento di partecipazione diretta, che favorisce la collaborazione tra operatori sanitari e realtà sociali impegnate nella tutela della salute psichica.
La Consulta si riunisce mensilmente presso la Direzione del Dipartimento Salute Mentale e Patologie da Dipendenza. Nei suoi incontri vengono promosse iniziative per migliorare l’assistenza, difendere i diritti delle persone con disturbi psichici e rappresentare le esigenze sanitarie della comunità locale. I tavoli di lavoro hanno dato vita a progetti concreti come “Desk impossible”, uno spazio di ascolto dedicato, “La Casa Comune”, un luogo di aggregazione, e il gruppo Utenti Familiari Esperti, che valorizza l’esperienza diretta nel percorso di cura. Sono inoltre attivi i Centri Diurni, punti di riferimento per il supporto quotidiano.
L’elezione di walter bianchi e il suo percorso professionale
Walter Bianchi, presidente dell’associazione Dike – APS, è stato eletto il 28 maggio nuovo presidente della Consulta della Salute Mentale e delle Patologie da Dipendenza. La sua esperienza come assistente sociale all’interno dei Servizi Comunali e Distrettuali si unisce alla lunga attività di Dike, che da anni promuove progetti di inclusione e tutela delle persone in difficoltà psichica e sociale.
Subito dopo la nomina, Bianchi ha sottolineato il valore del compito che lo attende, riconoscendo la delicatezza di temi che toccano la vita quotidiana di molte famiglie nella provincia di Frosinone. La sua visione si basa sulla sinergia tra competenze professionali e partecipazione attiva, ingredienti essenziali per affrontare le sfide di un settore complesso. Ha inoltre richiamato l’importanza del contributo di tutte le persone che parteciperanno alla Consulta e che metteranno esperienza e dedizione a sostegno degli obiettivi comuni.
Anna Caliciotti, nominata vicepresidente, completa il nuovo assetto della Consulta, offrendo un supporto diretto nelle attività di coordinamento e sviluppo delle iniziative.
L’impatto sul territorio e i progetti futuri
La Consulta della Salute Mentale e delle Patologie da Dipendenza rappresenta un punto di riferimento importante per la provincia di Frosinone, soprattutto per chi si trova ad affrontare problemi di salute mentale o dipendenze. Ogni mese, i suoi incontri migliorano la risposta ai bisogni dei cittadini, trasformando le segnalazioni in interventi concreti e sostenuti da una rete di associazioni e servizi sociali.
Il ruolo di Walter Bianchi alla guida dell’organo consente di rafforzare la collaborazione con l’associazione Dike – APS, nota per l’impegno nel favorire l’inclusione sociale senza barriere. L’associazione ha promosso negli anni numerose attività per sostenere le persone più fragili, in linea con i diritti sanciti dalla Costituzione e con gli obiettivi dell’Agenda 2030 sulle politiche di coesione.
Obiettivi e strategie future
Tra gli obiettivi della Consulta figura la tutela della qualità dei servizi dedicati alla salute mentale, il sostegno ai familiari e la promozione di iniziative di sensibilizzazione rivolte a tutta la comunità. La presenza continua dei tavoli di lavoro e la nascita di nuove reti collaborative aiutano a monitorare le criticità e a individuare soluzioni efficaci. La comunità locale può contare così su un dialogo aperto con i responsabili sanitari e sociali, fondamentale per migliorare l’assistenza e costruire una società più attenta ai bisogni psicologici.