Una grave interruzione dell’erogazione idrica coinvolge da giorni due anziani residenti a ferentino. I genitori della lettrice che ci ha scritto non ricevono acqua dal 21 giugno e devono affrontare una situazione complicata, aggravata dalla mancanza di comunicazioni ufficiali e di soluzioni temporanee da parte del gestore acea ato5. Il caso mette in luce una situazione difficile per chi dipende totalmente dall’acqua per motivi di salute e solleva interrogativi sul rispetto delle norme di servizio pubblico.
La denuncia della famiglia: mancanza di acqua da giorni senza supporto
La comunicazione ricevuta dalla lettrice descrive una realtà preoccupante. I suoi genitori, di 77 e 83 anni, vivono a ferentino e sono rimasti senza acqua da sabato 21 giugno. Nonostante la lunga durata del disservizio, acea ato5 non ha fornito alcuna informazione né ha inviato un mezzo sostitutivo come un’autobotte. Questo silenzio sta causando molte difficoltà, considerato il fatto che gli anziani sono cardiopatici e devono poter contare sull’acqua per l’igiene personale e per motivi di salute stretti.
Le richieste di spiegazioni e aiuto inviate ai canali ufficiali risultano senza risposta, lasciando la famiglia senza notizie e privando due persone fragili di un servizio essenziale. L’assenza di dialogo, oltre a crearsi problemi pratici, aggrava il senso di abbandono e isolamento dei soggetti coinvolti.
Implicazioni del mancato servizio: tutela dei diritti e norme violate
L’interruzione idrica prolungata senza comunicazioni viola le disposizioni contenute nella Carta dei Servizi e negli standard fissati da ARERA, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente. Queste norme stabiliscono che i gestori idrici debbano garantire continuità del servizio o fornire soluzioni alternative in caso di interruzioni, soprattutto per situazioni particolari come quella degli anziani o persone con problemi di salute.
La mancanza di risposte da parte di acea ato5, il mancato invio di una autobotte e l’assenza di notifiche ufficiali mettono a rischio il rispetto della dignità umana e il diritto di accesso all’acqua, fondamentale anche per la salute. Il caso denuncia una situazione che oltrepassa la semplice carenza funzionale per diventare una vera e propria lesione di diritti previsti dalle leggi italiane.
Appello agli organi di stampa e segnalazione pubblica
La lettera della lettrice si conclude con un appello rivolta ai media perché portino attenzione sulla vicenda. La famiglia spera che la diffusione della notizia possa accelerare un intervento e mettere pressione perché acea ato5 risponda e risolva il problema presto. Da parte loro, gli utenti sottolineano come nel 2025 sia assurdo vivere senza acqua per giorni senza spiegazioni o assistenza.
La richiesta di visibilità punta a movimentare il dibattito pubblico, affinché casi simili non passino inosservati e perché enti e gestori rispettino le regole e l’obbligo di cura a favore della collettività, senza lasciare indietro chi è più vulnerabile. ferentino e acea ato5 ora si trovano sotto i riflettori per una sfida che riguarda il ruolo e la responsabilità di chi gestisce servizi essenziali.