La situazione nelle case popolari di via Lussemburgo ad Aprilia sta creando allarme dopo le recenti piogge intense. Le infiltrazioni d’acqua causano allagamenti che mettono a rischio la sicurezza delle famiglie, costringendo gli abitanti a una difficile convivenza con problemi che persistono da mesi. Le richieste al Comune per la riparazione urgente sono rimaste finora senza risposta concreta.
La pioggia fa emergere i problemi nascosti nelle case popolari di via lussemburgo
Domenica scorsa un violento temporale ha riportato al centro dell’attenzione le condizioni precarie dell’edificio di via Lussemburgo, di proprietà comunale. Il tetto, in particolare la terrazza, si è riempito d’acqua fino a tracimare all’interno dello stabile. Le scale condominiali si sono allagate, impedendo l’accesso regolare agli ingressi e costringendo gli inquilini a intervenire con i secchi per limitare i danni.
Questa emergenza, però, è il frutto di un problema ormai noto da tempo: le infiltrazioni d’acqua hanno iniziato a manifestarsi da circa un anno e mezzo, ma senza un intervento risolutivo. L’acqua che penetra dal tetto bagnato si riversa sulle scale e nelle aree comuni, causando danni agli intonaci e possibili rischi di degrado strutturale. A peggiorare la situazione, la mancanza di un piano di manutenzione ordinaria, che avrebbe potuto evitare il peggioramento progressivo delle condizioni dell’immobile.
Le richieste dei residenti e la risposta tardiva del Comune
I residenti, circa 24 famiglie, hanno più volte sollecitato il Comune di Aprilia — proprietario del palazzo — chiedendo un intervento immediato per la messa in sicurezza del tetto e la riparazione della terrazza. Le lamentele si concentrano sulla durata e sull’aggravarsi delle infiltrazioni, che rendono la vita quotidiana difficile e preoccupante per chi abita nello stabile.
Nonostante le segnalazioni, gli uffici comunali incaricati di Lavori Pubblici e Patrimonio hanno comunicato che i lavori di riparazione potrebbero partire soltanto in autunno, tra settembre e ottobre, rimandando la soluzione del problema per questioni di disponibilità economica. Una risposta che ha lasciato insoddisfatti gli abitanti del condominio che temono un ulteriore peggioramento con il prossimo periodo di pioggia, chiedendo una rapida azione.
La preoccupazione delle famiglie per i rischi causati dall’emergenza idrica
I residenti manifestano forte preoccupazione per i rischi che possono derivare dall’ingresso dell’acqua nei locali comuni o, peggio, nelle abitazioni. Il pericolo di danni strutturali, il rischio di muffe e la possibilità di allagamenti che mettono a repentaglio la sicurezza delle persone sono temi costanti nei loro appelli. In più, lamentano che il palazzo, per le sue condizioni precarie, rimane aperto ai portoni, esponendo ancora di più le famiglie a possibili intrusioni e problematiche di sicurezza.
Le famiglie ribadiscono che, pur essendo in affitto e versando regolarmente i canoni di locazione all’ente comunale, dovrebbero poter vivere in ambienti salubri e sicuri. La situazione di disagio prolungato finisce per intaccare la qualità di vita degli inquilini, che denunciano livelli di attenzione insufficienti da parte dell’amministrazione locale.
La situazione attuale e le prospettive per la risoluzione del problema
Al momento, la sistemazione del tetto resta un intervento previsto ma non ancora avviato. La delicatezza della faccenda richiede un’azione rapida, vista la frequenza dei temporali e il persistente problema dell’acqua che entra nel palazzo. Gli abitanti di via Lussemburgo continuano a insistere per un’accelerazione dei lavori, sottolineando che i rischi non possono essere sottovalutati.
A settembre e ottobre potrebbero arrivare gli interventi promessi, ma gli inquilini temono ulteriori ritardi o intoppi burocratici. La richiesta è chiara: la protezione delle famiglie e della struttura deve venire prima di ogni altra considerazione. In attesa di risposte più rapide, le famiglie affrontano ogni peggioramento delle condizioni con difficoltà crescenti, sperando che i mesi estivi non portino nuovi danni o pericoli.