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Giffoni film festival 2025 apre un’area relax dedicata ai bambini e ragazzi neurodivergenti

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Il giffoni film festival, in programma dal 17 al 26 luglio 2025 a Giffoni Valle Piana, inaugura per la prima volta uno spazio pensato per bambini e ragazzi neurodivergenti. Questo nuovo ambiente, chiamato Quiet Place – il luogo della calma – vuole offrire sollievo e un punto di tranquillità durante le giornate intense del festival. L’iniziativa nasce da un accordo tra giffoni experience e il gruppo Asperger Campania, con l’obiettivo di rendere l’evento più accessibile e attento alle esigenze di chi vive la realtà in modo diverso.

Il quiet place, uno spazio creato su misura per la neurodivergenza

Quiet Place non è una semplice area relax, ma un luogo progettato con cura per prevenire sovraccarichi sensoriali tipici di alcuni profili neurodivergenti. Gli ambienti ospitano arredi morbidi come cuscini e poltrone contenitive, giochi tattili e visivi, libri illustrati e cuffie antirumore. Le scelte riguardano materiali naturali e luci calibrate per non creare stimoli eccessivi, dando così modo a chi ne ha bisogno di autoregolarsi e ritrovare calma. Le dimensioni e l’organizzazione seguono le necessità di comfort e sicurezza, evitando ogni possibile fonte di stress.

Il progetto risponde dunque a esigenze concrete di chi partecipa al festival con disturbi sensoriali o altre condizioni legate alla neurodivergenza. L’idea è accompagnare questi ragazzi nel percorso di partecipazione al festival, facendo sentire ciascuno a proprio agio e supportato. Il quiet place rappresenta un passo avanti nell’accessibilità culturale, offrendo un angolo protetto in un contesto altrimenti movimentato e pieno di stimoli forti.

Protocolli e modalità di accesso riservate ai giurati neurodivergenti

L’accesso al quiet place sarà aperto esclusivamente ai giurati del giffoni 2025 che ne faranno richiesta. Le famiglie dovranno compilare un modulo dedicato e inviare una certificazione diagnostica valida. Questa procedura di iscrizione anticipata permette agli organizzatori di preparare lo spazio e il servizio in base alle esigenze specifiche di ciascun partecipante.

Una gestione attenta del numero di utenti e delle loro necessità garantirà un ambiente adeguato senza sovraffollamenti o disagi. In questo modo, la funzione del luogo come spazio di sollievo non verrà compromessa da affollamenti o da stimoli imprevisti. La trasparenza e la precisione nella comunicazione con le famiglie rappresentano elementi fondamentali per mantenere la funzione originale dell’area e darle valore come strumento di inclusione reale.

Il quiet place si propone quindi come una risorsa concreta per accompagnare un’esperienza intensa e impegnativa come quella del festival, che può risultare faticosa per chi ha un maggiore bisogno di pause e di ambienti controllati.

Il festival come spazio inclusivo sotto il segno del rispetto delle differenze

Il fondatore e direttore di giffoni, Claudio Gubitosi, ha evidenziato come il tema dell’edizione 2025, “diventare umani”, implichi riconoscere e accogliere la diversità in tutte le sue forme. L’attivazione del quiet place è stata descritta come una conquista emotiva e culturale, segno di ascolto verso i bisogni di chi vive esperienze sensoriali e relazionali particolari.

Il festival vuole consolidarsi come luogo accogliente per tutti i ragazzi, garantendo spazi in cui ognuno possa sentirsi libero di esprimersi e protetto. Questo progetto nasce dalla volontà di creare un ambiente dove il rispetto per le differenze non sia solo un valore astratto, ma una pratica quotidiana concreta, in grado di offrire un supporto tangibile ai partecipanti.

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In questo scenario, giffoni si propone come casa comune aperta a tutte le diversità, senza escludere nessuno. Il tema della neurodivergenza trova così una prima risposta strutturale e tangibile all’interno di un evento di grande richiamo, arricchendo l’offerta culturale con una nuova sensibilità.

Il ruolo del gruppo asperger campania e l’impatto sul territorio

Il gruppo Asperger Campania, rappresentato da Tiziana Valeriani, vicepresidente e referente per la sezione di Salerno, ha spiegato che l’associazione opera da anni per sostenere famiglie e ragazzi con disturbi dello spettro autistico. Si tratta di un’organizzazione radicata nel territorio che lavora contro l’isolamento sociale di molti giovani.

Per il gruppo Asperger questo spazio ha un valore simbolico molto forte, in quanto testimonia l’apertura di un evento come il giffoni nei confronti della neurodivergenza. Il progetto va al di là dell’accessibilità fisica, toccando il modo in cui è percepito e vissuto lo spazio pubblico da chi ha bisogni speciali.

Questa iniziativa lancia un segnale chiaro verso quella parte della società ancora poco considerata in molti contesti. Un festival può diventare luogo di inclusione solo quando si dimostra sensibile anche a chi si confronta con modi diversi di percepire e reagire agli stimoli. Il quiet place rappresenta dunque un primo passo importante, che potrebbe ispirare altri eventi culturali e sportivi a seguire questa strada.

Tale impegno testimonia quanto sia necessario creare contesti che rispettino l’unicità delle persone, andando oltre l’omologazione tradizionale e costruendo occasioni di partecipazione autentica anche per chi spesso resta ai margini.

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