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Guardia di finanza di Ponza sequestra un chilo di cocaina nascosta in mare con attrezzi da officina

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La guardia di finanza di Ponza ha messo a segno un intervento cruciale contro il traffico di droga nelle acque dell’isola, recuperando quasi un chilo di cocaina abilmente nascosta. Il carico era stato mascherato con strumenti da lavoro e conservato in una busta impermeabile, una tecnica studiata per nascondere lo stupefacente nel mare, in attesa di un successivo recupero. L’azione si inserisce in un quadro di controlli più stringenti sull’isola, dove la presenza delle forze dell’ordine si è intensificata nelle ultime settimane.

Modalità di occultamento della droga nelle acque antistanti ponza

Il carico di cocaina, circa un chilogrammo suddiviso in 15 panetti, era stato infilato in una busta impermeabile resistente all’acqua e appesantito con chiavi da meccanico e un martello. Questi oggetti sono serviti da zavorra per agevolare il parziale affondamento della busta, consentendo un occultamento efficace nelle acque vicine all’isola. Tecniche simili si stanno diffondendo tra i trafficatori, incentivati dalle operazioni di prevenzione che impediscono i consueti metodi di trasporto e consegna.

L’utilizzo di attrezzi meccanici come peso dimostra una strategia studiata per evitare che la droga galleggi o venga ritrovata facilmente durante i controlli di superficie. L’idea sembra essere quella di lasciare la busta in mare temporaneamente, prima di poterla recuperare in un secondo momento, limitando così le possibilità di intercettazione durante la fase di movimentazione via terra o via mare.

Intensificazione dei controlli e interventi recenti nella zona

Nei giorni e nelle settimane passate le forze dell’ordine hanno rafforzato la presenza sull’isola, con l’impiego dell’unità cinofile del gruppo di Formia e pattuglie della guardia di finanza e polizia. Solo nel ultimo weekend, le attività di controllo hanno portato alla segnalazione di sette persone, tra i 17 e i 35 anni, alle prefetture di Roma e Latina per detenzione di droga ad uso personale.

Parallelamente, è stato deferito alla procura della repubblica di Cassino un individuo per detenzione di stupefacenti finalizzata allo spaccio: durante l’intervento sono stati sequestrati più di 40 grammi di varie sostanze tra cocaina, hashish e marijuana. Questi numeri mettono in luce come il fenomeno dello spaccio, specie in estate, sia presente e radicato anche in un luogo isolato come Ponza.

Il rafforzamento dei controlli è probabilmente la risposta agli aumentati flussi di turisti e residenti, che hanno reso l’isola un punto focale per lo spaccio e la diffusione di sostanze illegali. La presenza delle unità cinofile ha potuto facilitare le perquisizioni e identificare rapidamente soggetti coinvolti.

Valore economico della cocaina sequestrata e impatto sul mercato locale

Le autorità stimano che la quantità di droga trovata avrebbe consentito la produzione di circa 5.000 dosi. Considerando un valore al dettaglio tra gli 80 e i 100 euro per dose, il carico avrebbe raggiunto un valore stimato tra i 400.000 e i 500.000 euro sul mercato illecito.

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Questi numeri non rappresentano solo una perdita economica per i trafficanti, ma anche un indizio sulla vastità e organizzazione dei canali che riforniscono la zona, soprattutto in estate. Il mercato locale, favorito dall’incremento dei visitatori sull’isola, può sostenere quantitativi considerevoli di droga.

Il risultato del sequestro evidenzia la portata del fenomeno e la necessità di interventi mirati per ostacolare la distribuzione e la diffusione delle sostanze, evitando che finiscano nelle mani di minorenni o persone vulnerabili che frequentano l’isola.

Indagini in corso per chiarire il giro di spaccio e la provenienza del carico

La sostanza stupefacente è stata consegnata all’autorità giudiziaria e le indagini proseguono per ricostruire l’intera filiera del traffico. È probabile che il carico fosse stato abbandonato da un corriere in attesa di recupero, destinato a rifornire il mercato della droga di Ponza.

Questo modus operandi fa pensare a una strategia pianificata per sfruttare la località come punto di smistamento, soprattutto nei mesi estivi quando l’afflusso turistico rende più complessa la sorveglianza. Le attività investigative punteranno a scoprire chi ha organizzato il trasporto, chi doveva ritirare la droga e come si sviluppano i canali di spaccio sull’isola.

L’azione della guardia di finanza segna un colpo importante contro i traffici illeciti in una zona delicata, che richiede interventi continui per garantire la sicurezza pubblica e contrastare la diffusione di sostanze pericolose.

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