La programmazione delle manifestazioni estive a Ferentino crea tensioni tra maggioranza e opposizione. I consiglieri comunali di minoranza criticano il calendario appena diffuso dall’amministrazione che, a loro avviso, risulta scarno e poco curato. Il confronto si concentra sulla mancanza di eventi nel giugno scorso, sull’assenza di una vera strategia culturale e sulle condizioni del centro storico, che non stimola né residenti né turisti.
La polemica sull’organizzazione estiva e la mancanza di eventi a giugno
I consiglieri comunali Alfonso Musa, Giancarlo Lanzi, Fabio Magliocchetti e Antonio Pompeo hanno definito la programmazione estiva del 2025 del tutto insufficiente per una città come Ferentino, che conta circa ventimila abitanti. Hanno sottolineato il vuoto di iniziative nel mese di giugno, contrapposto a centri vicini che già da tempo accolgono eventi estivi e si preparano ad attrarre visitatori. Questi esponenti della minoranza hanno puntato il dito contro l’amministrazione guidata da Fiorletta, che secondo loro presenta ogni anno un calendario all’ultimo momento e con scarsa qualità.
Critiche sulla qualità e tempestività
Oltre alla tardività, viene rimarcata la modesta entità degli eventi in programma, percepiti come frammentari e poco coordinati tra loro. Le uniche iniziative rilevanti originano dal mondo associativo locale, che viene apprezzato proprio per la dedizione e la passione nel colmare i vuoti lasciati da Palazzo Comunale. La critica principale verte sulla mancanza di una visione complessiva capace di valorizzare il turismo e il patrimonio storico-culturale della città, aspetti che invece dovrebbe puntare a rafforzare un centro come Ferentino.
Il degrado del centro storico e l’assenza di interventi per i commercianti
A corollario della contestazione sulla scarsa offerta culturale, la minoranza evidenzia il peggioramento dell’aspetto e della vivibilità del centro cittadino. La piazza e le strade principali si presentano agli occhi dei cittadini e visitatori in condizioni di degrado e trascuratezza, senza interventi di riqualificazione. Questo stato di abbandono contribuisce a scoraggiare sia il passeggio sia la partecipazione agli eventi, privando la città di un suo naturale fulcro.
Proposte per il sostegno ai commercianti
I consiglieri contestano anche la totale mancanza di iniziative concrete da parte dell’amministrazione per sostenere i commercianti che potrebbero animare spazi pubblici con iniziative e spettacoli. Propongono l’adozione di sconti fiscali o misure burocratiche meno rigide per incoraggiare questi operatori a investire nell’animazione estiva. Secondo loro, invece si assiste ad un immobilismo che acuisce il problema dello spopolamento delle aree centrali, con rischi evidenti anche per la sicurezza e il tessuto sociale della città.
Mancanza di un modello estivo coinvolgente e il tema di agosto per i residenti
L’opposizione stimola una riflessione sul futuro immediato, focalizzandosi sul mese di agosto e sulle aspettative dei cittadini impossibilitati a lasciare Ferentino per le vacanze. Ricordano le passate estati con rassegne e manifestazioni che richiamavano persone anche da altri centri, rendendo viva la cittadina e incrementando l’economia locale. Si chiedono “che cosa verrà offerto quest’anno a chi resta in città e quali occasioni di socialità potranno avere i residenti”, rischiando altrimenti di vivere settimane di stasi e isolamento.
Questo interrogativo mostra il senso del disagio provocato da un calendario estivo che sta faticando a trovare una sua direzione e che rischia di allontanare pubblico e operatori culturali. L’opposizione indica che la gestione degli eventi non è migliorata dopo tre stagioni estive con Fiorletta alla guida, nonostante ingenti risorse spese. Da parte loro, propongono di tornare a modelli affermati in passato, caratterizzati dal coinvolgimento attivo delle associazioni e degli operatori locali. Dicono anche che “bisognerebbe abbandonare il clima di lamentele che sta soffocando la città da tempo.”
Un bivio per ferentino
Ferentino si trova dunque a un bivio: o riequilibrare il rapporto tra amministrazione e comunità, oppure rischiare di vedere il centro storico impoverirsi ulteriormente e il turismo scemare. La questione della programmazione estiva del 2025 evidenzia inoltre la necessità di ripensare il modo in cui si gestiscono eventi e spazi pubblici, soprattutto quando si cerca di valorizzare un patrimonio culturale. A breve, forse, si potranno osservare nuove mosse per affrontare queste criticità, in una fase cruciale per la vita cittadina.