Il festival pontino di musica accoglie venerdì 11 luglio una giovane formazione vocale guidata da dodo versino. Il coro, attivo dal 2019, si esibirà nel suggestivo chiostro dell’abbazia di valvisciolo a sermoneta. Con un repertorio che mescola musica leggera, pop e cantautorato, il gruppo conferma la sua crescente popolarità, spinta anche dai successi sui social e dalle apparizioni in location prestigiose in tutta italia.
L’identità e la nascita del coro che non c’è
Il coro che non c’è nasce all’interno di un gruppo di giovani tra 14 e 26 anni, provenienti da vari cori scolastici di roma. La peculiarità principale, spiegata dal direttore dodo versino, è proprio l’assenza di una struttura rigida: il coro non ha una sede fissa, non indossa una divisa, né segue un calendario fisso di prove. Il numero dei partecipanti varia a seconda dei giorni, passando da una trentina fino a un centinaio di voci. Questa flessibilità permette di mantenere viva la voglia di cantare unita a un entusiasmo molto spontaneo. Il nome “non c’è” sottolinea, con un tocco di ironia, questa natura informale e fluida. Nato nel 2019, il gruppo ha costruito la sua reputazione anche online, con video che hanno raggiunto milioni di visualizzazioni.
Repertorio e performance che hanno segnato la crescita del coro
Il repertorio del coro che non c’è si concentra soprattutto sulla musica leggera e pop, con arrangiamenti fatti in casa spesso inediti. Al repertorio pop si aggiungono incursioni nel cantautorato italiano e internazionale e nel tradizionale compagnia cantando. Tra i successi mediatici da citare ci sono i video “Queencubo” del 2019 che propone un medley a cappella delle canzoni dei queen, e “Helplessly Hoping” , un arrangiamento di Crosby, Stills e Nash registrato durante la quarantena. Entrambi i video hanno superato un milione di visualizzazioni su YouTube, guadagnando al coro la possibilità di esibirsi in molte sedi prestigiose come l’auditorium parco della musica “ennio morricone” di roma, il quirinale e diverse città italiane. La capacità di innovare nel repertorio, unita alla freschezza dei giovani interpreti, ha fatto conoscere il gruppo anche fuori dal circuito tradizionale dei cori scolastici.
Programma del concerto all’abbazia di valvisciolo: un viaggio nella musica italiana e internazionale
Per il concerto dell’11 luglio, il coro che non c’è presenterà una selezione di brani che coprono vari generi e decenni. Tra gli artisti proposti ci sono grandi nomi della musica italiana come francesco de gregori e lucio battisti, accanto a pezzi degli u2 e della band folk-rock poor man’s poison. Gli arrangiamenti del coro contribuiscono a donare una nuova vita a queste canzoni, con una lettura spesso vocale e originale. Si ascolteranno pezzi celebri come “buonanotte fiorellino” di de gregori e “dieci ragazze” di battisti, ma anche brani meno noti come “daûr san pieri” di marco maiero. Le esecuzioni promettono di catturare il pubblico grazie a un mix di sensazioni diverse, dal pop al cantautorato, passando per il folk moderno.
Altri eventi del festival pontino di musica all’abbazia di valvisciolo
Il festival pontino di musica non si limita al coro che non c’è: il 12 luglio è in programma il recital dell’arpista brian meloni lebano. Il musicista propone un repertorio che tocca il flamenco, il barocco e la musica operistica, sfruttando le sonorità dell’arpa con brani originali e trascrizioni. Questo concerto si terrà sempre nel chiostro dell’abbazia di valvisciolo, offrendo una serata dai toni eleganti e intensi. Il 13 luglio toccherà invece al pianista axel trolese, con un omaggio a maurice ravel nel centocinquantesimo anniversario della nascita. L’esecuzione comprenderà pagine come la “rhapsodie espagnole” in versione per pianoforte e “le tombeau de couperin”, insieme alla sonata op. 2 n. 3 di beethoven. Per chi volesse seguire il programma completo e aggiornato, il sito campusmusica.it offre tutte le informazioni utili, con date e dettagli sui vari appuntamenti.
Il coro che non c’è
Dodo Versino direttore
Chiostro dell’Abbazia di Valvisciolo, Sermoneta
11 luglio, ore 21
Programma estratto:
- Helplessly Hoping di Crosby, Stills e Nash
- La città vecchia di Fabrizio De André
- Daûr San Pieri di Marco Maiero
- Boum di Charles Trenet
- Buonanotte Fiorellino di Francesco De Gregori
- Run To You di Pentatonix
- Coney Island Baby
- Dieci ragazze di Lucio Battisti
- MLK degli U2
- Sanmatio di Bepi De Marzi
- The Hymn of Acxiom di Vienna Teng
- Feed the Machine di Poor Man’s Poison