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Il tribunale di Viterbo dispone il carcere per due uomini in condizioni igieniche e strutturali precarie agli arresti domiciliari

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Il tribunale di Viterbo ha deciso la revoca della misura degli arresti domiciliari per due uomini, a causa delle condizioni gravemente insicure e insalubri delle loro abitazioni. La situazione è emersa durante controlli da parte dei carabinieri, che hanno rilevato un ambiente inadatto sia dal punto di vista igienico che strutturale. I due soggetti, accusati di spaccio di stupefacenti, sono stati trasferiti in carcere.

Controllo dei carabinieri e condizioni delle abitazioni

I carabinieri di Vetralla hanno effettuato una serie di controlli nelle abitazioni di persone sottoposte agli arresti domiciliari. Durante uno di questi, hanno riscontrato gravi problematiche in due casi distinti. Nel primo, un giovane di 29 anni viveva in una casa priva dei requisiti minimi igienico-sanitari. Gli ambienti presentavano condizioni tali da non garantire la sicurezza e la salute del ristretto.

Nel secondo caso, un uomo di 40 anni risiedeva in un appartamento senza allaccio alla corrente elettrica. L’assenza di energia elettrica non solo rendeva l’abitazione inadatta a una detenzione domiciliare, ma metteva a rischio la salute e la sicurezza di chi vi si trovava. I carabinieri hanno documentato queste carenze durante l’ispezione, denunciando le condizioni inadeguate alle autorità competenti.

Il pronto intervento delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco

A seguito della scoperta delle abitazioni in stato di degrado, i militari hanno chiesto la collaborazione della polizia locale e dei vigili del fuoco. La presenza dei vigili del fuoco è stata necessaria per valutare eventuali rischi legati alla struttura, mentre la polizia locale ha supportato gli accertamenti riguardanti l’igiene e la sicurezza ambientale.

Le abitazioni sono risultate in condizioni pessime: superfici sporche, impianti non funzionanti e presentazione generale di degrado. Questi elementi hanno fatto emergere rischi concreti per l’incolumità dei due arrestati e per la possibilità di rispetto delle misure cautelari. I vigili del fuoco hanno valutato che l’edificio era inadatto a ospitare detenuti, con gravi mancanze riguardo sia alla sicurezza strutturale che ai servizi primari indispensabili.

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Conseguenze giudiziarie e trasferimento in carcere di nicandro izzo a Viterbo

In base ai rilievi effettuati durante i controlli e alle segnalazioni delle forze di polizia, il tribunale di Viterbo ha modificato la misura cautelare in carcere per entrambi gli uomini. La decisione riflette la necessità di garantire condizioni dignitose e sicure ai detenuti, previste dalle norme vigenti.

Entrambi gli arrestati, accusati di coinvolgimento nello spaccio di sostanze stupefacenti, sono stati trasferiti presso il carcere Nicandro Izzo di Viterbo. La struttura carceraria può infatti assicurare il rispetto dei diritti e la custodia necessaria, superando le criticità emerse dagli arresti domiciliari.

Importanza dei controlli nelle abitazioni con restrizioni cautelari

Questa vicenda mette in luce l’importanza dei controlli nelle abitazioni dove si svolgono restrizioni cautelari. Le autorità hanno dimostrato attenzione nel verificare che il luogo di detenzione rispondesse a condizioni adeguate, attraverso un’azione coordinata e tempestiva. “Garantire ambienti sicuri è fondamentale per il rispetto dei diritti dei detenuti e per l’efficacia delle misure cautelari”, hanno commentato fonti delle forze dell’ordine.

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