L’estate 2025 porta temperature oltre la media nel Lazio, e con esse il rischio per i lavoratori esposti al caldo intenso. In questo contesto la Regione ha emanato precise disposizioni per tutelare chi lavora all’aperto durante le ore più calde. Nonostante il divieto, un’impresa edile di Anagni ha ignorato le restrizioni, spingendo i propri operai a operare in pieno giorno sotto il sole, una decisione che ha attirato l’attenzione dei Carabinieri locali. Le verifiche scattate sul cantiere hanno rilevato il mancato rispetto delle norme, con conseguenze penali per il titolare della ditta.
Il divieto regionale per il lavoro nelle ore più calde
La Regione Lazio, in risposta alle temperature record e ai rischi legati all’esposizione prolungata al sole, ha introdotto l’ordinanza n. Z00002 del 4 luglio 2025. Tale normativa vieta il lavoro all’aperto tra le 12.30 e le 16.00 dal primo luglio fino al 31 agosto, nel caso in cui il rischio meteo sia classificato da medio a molto alto. L’obiettivo è proteggere la salute dei lavoratori impedendo che siano sottoposti a stress termici pericolosi. Il bollettino meteo quotidiano monitora questi livelli di rischio per ogni comune, fornendo così un parametro preciso per attuare il divieto. Quando sulle zone interessate, come Anagni, viene segnalato un rischio alto o superiore, l’attività lavorativa deve essere sospesa nelle ore indicate.
Rischio da calore e obbligo di sospensione
Questa misura non rappresenta solo un consiglio, ma una regola precisa da rispettare per evitare danni da calore, come disidratazione, colpi di calore e altre patologie correlate. Le aziende sono tenute a programmare le attività in modo da escludere il lavoro nelle fasce orarie critiche. Qualsiasi violazione di questo obbligo viene considerata grave, in quanto pone direttamente a rischio l’integrità fisica delle persone impiegate.
Cosa è successo nel cantiere di osteria della fontana
Nei giorni scorsi i Carabinieri della stazione di Anagni hanno svolto controlli mirati nei cantieri edili per verificare il rispetto di questa ordinanza. Proprio a Osteria della Fontana, una località nei dintorni della città, è stata scoperta una situazione di irregolarità. Alle 13.15, in piena fascia oraria vietata, diversi operai erano impegnati a rimuovere materiali e svolgere lavori di costruzione sotto il sole cocente. L’azione è stata documentata e segnalata come una violazione del divieto regionale. Il bollettino meteo per Anagni segnalava un rischio “alto” per quella giornata, confermando quindi l’obbligo di sospensione dei lavori in quella fascia oraria.
Conseguenze per l’imprenditore
I Carabinieri hanno immediatamente identificato il datore di lavoro, che risulta amministratore unico di una ditta edile con sede nella provincia di Frosinone. L’uomo è stato denunciato per non avere rispettato le disposizioni volte a garantire la sicurezza sul lavoro, in un periodo di emergenza caldo. L’accertamento testimonia la volontà delle autorità di intervenire con rigore in situazioni che possono mettere a rischio la salute dei lavoratori.
Il piano regionale di controlli per prevenire i rischi legati al caldo
Questa non è un’azione isolata, ma fa parte di un piano più ampio promossa dall’Arma dei Carabinieri per mantenere alta l’attenzione sulle misure di prevenzione relative al caldo estivo. In tutta la Regione Lazio, le forze dell’ordine stanno monitorando i luoghi di lavoro all’aperto per verificare il rispetto delle regole e prevenire eventuali abusi. La stagione estiva 2025, caratterizzata da temperature elevate, rende necessaria una sorveglianza continua soprattutto nei settori più esposti come l’edilizia, l’agricoltura e i cantieri stradali.
L’intervento nel cantiere di Anagni mostra la concretezza con cui le autorità intendo applicare le norme per la tutela della salute dei lavoratori. La segnalazione all’autorità giudiziaria rappresenta un segnale chiaro sul fatto che “non saranno tollerati comportamenti imprudenti o inadempienze, anche davanti alla crescente emergenza calore.” Il sistema di controllo e vigilanza è dunque attivo e mira a limitare i rischi derivanti dall’esposizione prolungata a condizioni meteo estreme.
Le imprese sono chiamate a rispettare le indicazioni che mirano a preservare condizioni di lavoro sicure, modificando turni e orari laddove necessario. Solo così si potrà ridurre il numero di incidenti e problemi di salute legati alle elevate temperature, assicurando una maggiore protezione soprattutto per quelle figure più vulnerabili alle ondate di calore.